DEVILMAN, Go Nagai

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La Venere di cioccolato
view post Posted on 12/10/2009, 18:35




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Dopo un'estenuante ricerca sono riuscita a trovarlo(non sapete quanto sia emozionata).
Poi vi farò sapere.
 
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La Venere di cioccolato
view post Posted on 26/10/2009, 19:16




Non sono una grande conoscitrice di manga, ho sempre preferito i fumetti nostrani a quelli orientali(non c’è un perché, mi hanno sempre attirato di più).
Ho preso questi tre volumi essenzialmente per due motivi: il mio amore viscerale per Go Nagai e la ri-visione del cartone che ho fatto mesi fa dopo anni.
Come tutti quelli della mia età, sono cresciuta con i robottoni di Nagai…sono una fanatica di Jeeg Robot(lo reputo il mio secondo amore robotico)impazzisco per Gaiking e Gakeen(robot minori ma bellissimi), un po’ meno per i due Mazinga e Goldrake.
Dell’anime di Devilman avevo fino a poco tempo fa un flebile ricordo, rivedendolo dopo anni non condivido le critiche che gli sono piovute addosso, ritenendo la maggior parte ingiustificate.
Non è un capolavoro, non è la miglior opera di Nagai, ma si lascia guardare.
I primi episodi sono ottimi(il tormento di Akira/Devilman, l'amore che sovrasterà il suo animo diabolico), poi però il tutto andrà un pò scemando nel prosegui della storia, fino ad arrivare a un finale che mi ha lasciato alquanto perplessa(non lo racconto per rispetto di chi non l’ha mai visto, non vorrei rovinargli la sorpresa).
Ciò che mi ha fatto storcere un po’ il naso è il problema della trasformazione, che avviene in pochissimi secondi e senza conseguenze sulla vita del ragazzo(sembra più una specie di Flash Gordon che un ragazzino che ha scoperto di avere in corpo un demone…sembra quasi che gli autori abbiano voluto di proposito omettere questa cosa, forse perché troppo spaventosa per i bimbi?).
Comunque un cartone godibile, nella mia lunga esperienza di visioni di anime ho visto di peggio, ma molto peggio.
Il manga invece è completamente diverso, a partire dalla caratterizzazione dei personaggi(primo aspetto che mi ha colpito molto): Akira(diverso anche fisicamente rispetto al cartone) è un bambocci etto timido e insicuro mentre Miki sembra una ragazzina troppo sicura di sé, insensibile, rissosa, lontana dall’immagine di dolcezza e giustizia che ci ha dato il cartone.
La seconda cosa che mi ha colpito tantissimo è il modo di disegnare dell’autore…Nagai sfoggia uno stile grezzo, efficacissimo, che accompagna alla perfezione i toni drammatici e tenebrosi dell’opera.
La trama poteva essere sviluppata meglio secondo me, ma è ben strutturata, i personaggi ben caratterizzati(è il primo aspetto che mi ha colpito…non me li aspettavo così diversi dal cartone).
Indubbiamente una lettura che lascia il segno e che può essere soggetta a varie interpretazioni.
Però non lo consiglio a tutti…è piuttosto crudo.
 
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1 replies since 12/10/2009, 18:35   49 views
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