GLI ULTIMI GIORNI - L’APOCRIFO DI JOE PANTHER di
Andrew MastersonRomanzo hard-boiled, 1998, Marsilio Black, pag. 406
“E io mi chiesi, mi chiesi: sono Cristo o no? Se sono Cristo, cosa direi in una situazione simile? Due millenni di sofferenze e apprendimento si riversarono nella mia decisione.
<ma dove cazzo eri?> strillai”Joe Panther o meglio, Joshua Ben Panther è un cinico disadattato 33enne, ultimo tra gli ultimi, occasionale omicida, barbone, spacciatore di droga e parabole; sì, perché Joe dice d’esser Gesù Cristo. Fa colte citazioni dalla Bibbia e da scrittori “classici”; rievoca colorandoli con estrosità episodi del Vangelo, ricorda di volta in volta d’esser andato a letto con Santa Brigida o d’aver conversato con vari apostoli.
La storia è ambientata ai giorni d’oggi a Melbourne: una ragazza, decapitata, viene trovata morta appesa ad un’enorme croce: il parroco locale chiede aiuto a Joe, anche il poliziotto locale lo incita a trovare l’assassino, poiché diversamente sarà proprio lui a finire in galera.
Quando penso a questo delizioso romanzo infiniti aggettivi s’affollano sulla punta della mia penna: sarcastico, grottesco, dissacrante, oltraggioso, blasfemo, crudo, corrosivo, cruento, divertente, brillante, scorrevole, sboccato, intrigante, inventivo, sorprendente ed estremamente intelligente. Caleidoscopio di immagini mistiche e di scene weird: pornografia, religione, filosofia, sacro e profano (numerose le stilettate velenose contro la Chiesa) si legano amabilmente in questo giallo saporitissimo. Accompagnano il nostro eroe in quest’avventura una serie di figure che coprono una vasta gamma dello spettro della condizione umana: traffichini, drogati, disperati, pazzi furiosi, preti, ragazze perdute, pervertiti, poliziotti fessi ed indefessi. Gli avvenimenti scivolano gradevolissimi, si viene catapultati nelle vicende di Joe Panther, che non può non ispirare subitanea simpatia; il contorno alle indagini, che porteranno ad uno stupefacente ed inaspettato finale (che già di per sé ci consegna un poliziesco di alto livello), è il piatto forte. Il brio veicolato dalle battute al fulmicotone di Joe e rinforzato dalle situazioni particolari ci consegnano un libro splendido che è impossibile non amare. A mio parere un piccolo grande capolavoro per quanto riguarda questo genere e non solo.. (chi è sensibile al linguaggio scurrile lo eviti, le parolacce si sprecano)
VOTO 8
PS: menzione d’onore per Giovanni Battista e Cerberus!
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