**Diana* |
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| CHOCOLAT di Joanne Harris1999 Se non lo avete letto e avete intenzione di farlo vi avviso che ci sono alcune anticipazioni. Vianne, Anouk e Pantoufle portati dal vento in un piccolo paesino della Francia, Lasquenet sur Tannes, creano scompiglio nella piccola comunità chiusa. L'atmosfera è surreale come sospesa in un tempo non definito. Questo vento che porta con se sussurri e presagi, la magia che rimane sotterranea, taciuta, nascosta per paura che venga scoperta eppure continua ad apparire nonostante Vianne non voglia accettarla e la usa, attraverso la sua abilità, nel preparare qualsiasi dolce al cioccolato per aiutare Josephine, Guillame, Luc e Armande un'anziana ed eccentrica signora probabilmente anche lei "magica" che la scopre subito. Con la loro presenza sconvolgono la comunità chiusa gretta e meschina che non accetta la diversità, lo straniero, dove la paura, l'avidità, l'invidia hanno ragione dell'amore ed ecco che arrivano anche gli zingari sul Tannes, a spaventare ancora di più i benpensanti del paese, con Roux (Michel) schivo e orgoglioso con la sua casetta viaggiante e con gli altri zingari che gli fanno da contorno ma decisamente inconsistenti. Il personaggio di Roux è importante ma l'autrice nè parla poco. Tra loro una notte d'amore. La narrazione è a due voci: da una parte Vianne e dall'altra il "Curè" il parroco. Il Profano e il Sacro. Dove il profano non è così profano e il sacro non è così sacro. Il racconto di Vianne è più leggero e piacevole, mentre il Curè è davvero pesante: sembra il soliloquio di un disturbato, anzi lo è sicuramente forse è un pò forzato come personaggio ma rappresenta la comunità quella che non la vuole e fa di tutto perchè lei se ne vada. Questa parte non mi è piaciuta molto credo che appesantisca il racconto che se lasciato alla sola voce narrante di lei sarebbe stato più gradevole. Questo uomo nero identificato nel Curè presente in tutto il libro alla fine svanisce così in un puf, perso nel cioccolato con cui si è abbuffato, sparito nel vento. Tutte le paure svanite. Vianne attraverso Armande si riconcilia con la morte della madre e il vento, il vento che torna che porta il cambiamento, questa volta con la certezza che non ci saranno più camere d'albergo. Una perplessità per quanto qui si parli di magia: dopo che è stata con Roux, Vianne sa che avrà un altro figlio, anzi figlia e cito: "La nuova vita dentro di me si gira piano, dolcemente" tutto questo dopo soli 3 giorni? Va bene la magia ma che si "gira" dopo tre giorni dal concepimento ha più del miracoloso. Il film mi è piaciuto di più e ora capisco perchè in alcune sue parti è stato modificato. Edited by LadyTriffide - 14/11/2009, 14:08
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