MATTATOIO N. 5 O LA CROCIATA DEI BAMBINI, Kurt Vonnegut

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private eye
view post Posted on 17/11/2009, 23:04




MATTATOIO N. 5 O LA CROCIATA DEI BAMBINIdi Kurt Vonnegut
1969

Vonnegut e la sua leggera disperazione, la sana tendenza a buttare i drammi della storia in pasto ad un'allegria artificiosa ma efficace, che rovescia il senso della parola e, benché con un tatto compassionevole (e autocompassionevole), esalta l'orrore grottesco della guerra; tutto questo aleggia tra le pagine di "Mattatoio n°5" e conferisce al libro un'atmosfera dubbiosa, confusionaria eppure assolutamente mirabile, originale, unica. Con questo testo (di cui è peculiare persino l'aspetto visivo, con paragrafi estremamente corti e un forte senso di frammentazione) Vonnegut non soltanto si è imposto all'attenzione del pubblico internazionale quale scrittore efficace, in gran parte grazie ad una prosa estremamente essenziale tutt'altro che elegante, piuttosto volgare o perlomeno sbrigativa, ma è soprattutto riuscito nell'intento di operare una personalissima ridefinizione del significato del termine "fantascienza" in letteratura: nella sua opera l'alterità, i mondi inventati, le creature di altri pianeti (quali sono gli abitanti di Trafalmador) non rappresentano pretesti d'evasione, terreni fertili per slanci di fantasie utopiche o distropiche, quanto piuttosto l'occasione per invitare il mondo, il nostro mondo, a guardarsi dall'esterno. La narrazione della disavventurevole vita del reduce di guerra Billy Pilgrim (forse alter ego sdoppiato e smarrito dello stesso autore e questo benché, a più riprese, l'autore parli di sé stesso come di qualcuno che Pilgrim ha incontrato; certo è che entrambi sono stati spettatori diretti del più grande sacrificio di vite umane avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale e, probabilmente, questo ha accentuato in me la sensazione che essi fossero la stessa persona, almeno in quel frangente, poiché tutti gli individui sono ugualmente sbigottiti e impotenti dinnanzi all'insensata brutalità di altri uomini) e, in particolare, di quella peculiare caratteristica che gli fa compiere inattesi salti temporali attraverso i momenti salienti di quella stessa sospesa esistenza o ancora della sua permanenza su Trafalmador (pianeta distante anni luce dalla Terra, i cui abitanti l'avrebbero rapito per esporlo in uno zoo), diverte il lettore, lo avvince e lo intenerisce con la pietà umanissima e naturale per quest'uomo. Nel presentarci la sua assurda storia Vonnegut mantiene la grazia leggera e abile dell'equilibrista: non si tradisce mai, racconta l'incredibile con la convinzione bizzarra e testarda di Pilgrim, lascia decidere al lettore se tale candida convinzione sia la verità di un uomo semplice oppure piuttosto quella di un folle, alienato dall'esperienza della guerra. Certo è che comunque "Mattatoio n°5" fornisce uno degli sguardi più originali sulla guerra; lontano allo stesso modo dal lirismo che da qualsivoglia intento moralistico (in questo senso il testo è dominato da una tanto disarmante quanto sorprendente scherzosa neutralità), il libro ha l'apice della sua poesia evocativa nella descrizione della Dresda post-bombardamento alleato: desolazione, nuda desolazione, macerie e, nell'aria una polvere sottile e bianca. Proprio come sulla luna.

VOTO 7.5

Edited by LadyTriffide - 19/11/2009, 11:57
 
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gautier sans avoir
view post Posted on 17/11/2009, 23:15




letto molti anni fa, di ritorno da una vacanza in quel di Dresda, del libro ben poco ricordavo, forse perchè non mi aveva appassionato, ora la tua recensione mi ha aperto la mente su quanto letto allora.

purtroppo dovrei rileggerlo per ridarne una valutazione obbiettiva resta fuori di dubbio che è un grande classico della letteratura.


ps (dovrebbe esserci anche una versione cinematografica, credo)
 
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Hyacint girl
view post Posted on 18/11/2009, 10:27




bella recensione! non l'ho ancora letto, ma essendo molto presente su anobii mi era venuta una certa curiosità, che ora grazie alla tua recensione si è arricchita un po' di più...sarà uno dei prossimi acquisti!
 
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private eye
view post Posted on 18/11/2009, 14:55




Felice d'aver creato interesse intorno a questo libro. Merita davvero :) e lo dico contro il mio senso estetico/letterario visto che la prosa di Vonnegut non corrisponde affatto a quella che solitamente apprezzo.
Il film, del 1972, non l'ho visto ma ci si potrebbe fare un pensierino.

:)
 
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view post Posted on 19/11/2009, 02:03
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Sapiente Malizioso
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Ho letto il libro l'anno scorso e devo dire che non m'è proprio piaciuto..
L'ho trovato troppo prolisso, assurdo, pasticciato: una serie di eventi inverosimili e sciocchi raccontati da questo personaggio che a tratti si estranea e viaggia su questo fantomatico pianeta (Trafalmadore). La fuga nella neve con l'amico inseguiti dai cani, le bombe su Dresda, non ho veramente capito se l'intento era anche quello di strappare qualche sorriso, perchè non l'ho trovato per niente divertente, nè simpatico (quando, forse, tentava d'esserlo). La certezza del mio dissenso l'ho avuta poichè non riuscivo a leggerlo, ho trovato il modo in cui è scritto, la presentazione delle scene, la concatenazione di certi pensieri, davvero ostica; ho impiegato credo 4 mesi per finirlo e molto spesso ero irritato dalle situazioni descritte. C'è solo un brano molto bello, quello che parla della "Crociata dei bambini", dove nomina la "brava gente di Genova", che ne aveva salvati molti..
Sono certo di non aver capito il senso di questo libro, nè onestamente la cosa mi turba. Va benissimo l'intento finale; far riflettere su pagine brutte della nostra storia, ma non amo questo genere di letture e mai mi piaceranno. Tra l'altro questo libro è stato il motivo della mia vacanza a Dresda due estati fa.. Città BELLISSIMA! :)

VOTO 5
 
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4 replies since 17/11/2009, 23:04   215 views
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