LA METAMORFOSI, Franz Kafka

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view post Posted on 18/11/2009, 12:01
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Un gran brutto risveglio

Parlare di Kafka è un’impresa ardua.
E’ un autore contorto, difficile da analizzare e comprendere.
Tra le sue opere, l’unica che ho apprezzato appieno è “la metamorfosi”, un racconto che ha avuto bisogno di diverse letture da parte mia per comprenderne appieno il significato.
E’ uno dei racconti maggiormente conosciuti e uno dei più citati dagli autori contemporanei data la sua attualità.
La metamorfosi è il simbolo dell’incomunicabilità…il protagonista, Gregor, è una persona chiusa nel suo mondo, che non riesce a relazionarsi con la sua famiglia, principalmente con il proprio padre, un’incomunicabilità tale da rendere inesistente il rapporto padre-figlio.
Ma la metamorfosi è anche il simbolo dell’introversione, della sensibilità frustrata, delle fobie che il protagonista vive e che si manifestano un giorno al suo risveglio, quando si troverà mutato in un ripugnante animale.
E’ la metafora della condizione umana, misera, insignificante, umiliata…l’uomo viene disumanizzato e posto agli stessi livelli di una bestia, specchio della sua condizione interiore e dei rapporti con la società in cui vive, sempre più in declino, sempre più vicina a cadere in un baratro profondo.
Non ho mai potuto fare a meno di compatire Gregor…il suo stato d’animo così miserabile, così compassionevole commuoverebbero anche Satana in persona.
E non ho mai potuto fare a meno di compatire Kafka…l’angoscia, la tristezza, l’afflizione d’animo, il suo senso di inadeguatezza e la sua profonda solitudine con cui scrive le sue opere mi hanno sempre colpita profondamente(sarò troppo sensibile? Forse, però è un autore che non si dimentica facilmente, che ti lascia dentro un segno indelebile e questo non è da tutti).





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Baba1989
view post Posted on 18/11/2009, 17:25




Che bella recensione!
Tristezza, ansia, compassione, inquietudine, turbamento, angoscia. Questo è quello che ho provato leggendo "La metamorfosi".
Avvicinandomi così a comprendere la tragicità dell'emarginazione, ma soprattutto dell'incomunicabilità. Oltre l'aspetto, la forma, si cela il disagio esistenziale, Gregor rappresenta il soffocamento del proprio essere dietro una condizione di ripugnanza che lui stesso teme, metafora del suo isolamento, della sua prigionia interiore.
La sua incapacità di rapportarsi è la sua stessa condanna, ed il raccapriccio misto a sofferenza che i suoi familiari provano ne è chiara testimonianza: la tragedia si compie, inevitabilmente.

VOTO: 7.5
 
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view post Posted on 19/11/2009, 19:46
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Sapiente Malizioso
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Acc, avete messo due gran belle recensioni!! Mi mettete in difficoltà, anche di questa non ho nulla pronto, dovrei rileggerlo per poter scrivere qualcosa alla vostra altezza! :)
 
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2 replies since 18/11/2009, 12:01   556 views
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