| AFTER DARK - Haruki Murakami
E’ stato il primo romanzo giapponese, anzi orientale in genere, che io abbia letto. Era da un po’ che volevo accostarmi a questo mondo, e la sorpresa è stata decisamente piacevole. Nonostante il romanzo non tratti argomenti leggeri, anzi siamo decisamente lontani, come scenografia, dai bellissimi giardini giapponesi, l’ho trovato in un certo senso delicato. Lo stile è asciutto, senza sbavature, le descrizioni nette, pulite, mai ridondanti. Richiama in questo, gli ambienti in cui si svolge il romanzo: un love hotel, dalle stanze impersonali, dove non c’è nemmeno il portiere, ma solo un distributore di chiavi delle stanze e preservativi, i caffè in cui la protagonista si rifugia e le strade buie della città, dove la vita però non si ferma mai. Tutta la storia si svolge di notte, il buio è una costante, che sia come mancanza di luce o che sia il sonno. Buio-sonno che ci avvolge quando ci chiudiamo al mondo, come fa la sorella della protagonista, che ha deciso di addormentarsi per sfuggire ai suoi nodi irrisolti. Durante questa notte, che sembra interminabile, le vite dei personaggi prendono direzioni fondamentali. La notte aiuta a capire, ad andare oltre l’apparenza, ti fa arrivare al fondo delle cose, di te stesso. Inquietanti e bellissime le due scene in cui i personaggi si guardano allo specchio, in seguito ad eventi chiave, aspettando di veder affiorare un altro se stesso. La notte “fa luce” anche nel rapporto tra le due sorelle, fisicamente agli antipodi , sembrerebbe un rapporto morto, una, quella dormiente, bellissima e apparentemente superficiale, l’altra, la protagonista del romanzo, molto cerebrale, incurante dell’estetica. Si riconcilieranno durante il sonno, quindi doppia chiave di lettura per questo elemento. Costellato da personaggi assolutamente improbabili (il direttore del love hotel è una donna, ex lottatrice libera, dai modi rozzi ma dal cuore d’oro, che intrattiene rapporti anche con la mafia cinese), straordinari nel senso di esser fuori dall’ordinario, getta uno sguardo sulla società giapponese, estremamente occidentalizzata, con meccanismi stritola-uomini, dove l’imperativo è produrre ….
….. fuori è buio, le lucine natalizie intermittenti sono accese, sul balcone …. Chissà come sarà questa notte ….
Edited by LadyTriffide - 11/12/2009, 00:44
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