Un film presentato con un gran battage pubblicitario che delude le aspettative
La storia non brilla per originalità, gli spunti ironici collocati qua e là nei dialoghi cadono nel vuoto; la generazione dei diciassettenni americani è modulata sui teen-drama e rappresentata per stereotipi così, come la band indie-rock di belli e dannati.
Francamente dalla tanto osannata Diablo Cody mi sarei aspettata ben altro che questa sceneggiatura deboluccia, priva di spessore ed analisi e, perché no, anche di sarcasmo; invece, il tutto resta banalmente piatto e retorico.
La regia non offre molti spunti interessanti ma, ha il pregio di saper mantenere un discreto ritmo narrativo.
Gli effetti scenici non sono innovativi ma, anzi, piuttosto scontati.
La Fox è perfetta nella parte e sostiene bene un film che, d’altronde, ruota tutt’attorno al suo personaggio o meglio al suo sex-appeal.
Discreta l’interpretazione di Amanda Seyfried, soprattutto nelle scene all’interno della prigione.
La colonna sonora è sufficiente ed in sintonia con il film.
Tutto sommato, un horror senza troppe pretese ma, che si lascia guardare, scivolando via piacevolmente, senza grandi tensioni o brividi.
Probabilmente, la cosa più oscura del film, è l’incomprensibile divieto ai minori di 18 anni..
VOTO 6,5
P.S. Ottima la tua recensione, Lord!