L'uomo che vedeva gli atomi -
Murray Leinster -
Fantascienza, 1959Bud Gregory è un meccanico scansafatiche, che ama sonnecchiare al sole, e che nei rari momenti di attività compie autentici miracoli su normali autovetture.
Egli è in grado di manipolare la materia in modo sorprendente, come nemmeno un’intera equipe di scienziati coadiuvati da macchinari d’alta tecnologia riuscirebbe a fare.
Lui, semi analfabeta, pigro e indolente, inspiegabilmente conosce le leggi della termodinamica, sa creare fonti inesauribili di energia nucleare e dispositivi elettronici che nessuno è in grado di riprodurre.
Quando strani fenomeni iniziano a minacciare gli Stati Uniti, il Dottor Murfree si accorgerà che l’unico uomo ad avere il potere di scongiurare la mortale minaccia che grava sul pianeta è proprio quel rozzo garagista..
Un romanzo più che godibile, a tratti molto ironico, si fa leggere in fretta grazie a curiosi colpi di scena e fantasiose quanto surreali situazioni.
Difetta nello stile narrativo, che a tratti risulta ripetitivo: pecca derivante dal fatto che in origine la storia fosse stata scritta sotto forma di quattro racconti, successivamente assemblati; per questo motivo, spesso si citano avvenimenti già narrati in precedenza, il che rende la cronaca prolissa, ampollosa, poco scorrevole.
Voto: 6