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| ORGOGLIO E PREGIUDIZIO E ZOMBIE di Jane Austen/Seth Grahame-SmithRomanzo, 2009, editrice Nord, pagine 370 Io credo che uno degli elementi fondamentali che concorra nella valutazione finale di un libro, come anche di un film, sia l'aspettativa. Ebbene per questo romanzo la mia era discretamente alta: un classicone sentimentale rivitalizzato dalla presenza degli zombie. Ottimo sulla carta, peccato che il tutto si perda in una mera operazione commerciale. Grahame-Smith infatti ha semplicemente preso il romanzo della Austen (pari pari, ho controllato col testo originale a fianco; persino i capitoli hanno mntenuto la stessa numerazione) aggiungendo di tanto in tanto qualche incontro con gli Innominabili. Le sorelle Bennet hanno imparato dai monaci Shaolin "l'arte mortale", sono bravissime nell'uccidere Innominabili e tra una partita a "cripte e bare" e una battuta mattutina a "baciami cervo", riescono anche a disrigare le loro faccende amorose. L'indecisa e buonissima Jane (sorella maggiore) avrà il suo penare per Mr Bingley, la sfrontata e schiocca Elizabeth cambierà mille volte idea riguardo i suoi sentimenti per lo scontroso ed enigmatico Mr Darcy; Lydia, leggera e frivolissima si perderà dietro al dissoluto Mr Wickham; farà da contorno a questo valzer delle coppie la stupidissima, insipida e indisponente madre delle sorelle, il di lei arguto e simpatico marito, l'amica intima di Lizzy, l'infetta Charlotte e la maggior cacciatrice d'Innominabili d'Inghilterra, Lady Catherine. Gli Innominabili sono ben poco presenti, macchiette sullo sfondo che compaiono sempre di meno sino quasi a sparire nelle ultime 60 pagine. "L'Inghilterra è nella morsa di Satana", ma la vicenda delle Bennet è proprio quella arcinota e amata da un sacco di lettrici. Ho apprezzat moltissimo Mr Bennet, che tratta la moglie per quello che è ed è empre poco indulgente verso l'esuberanza delle figliole. Anche il personaggio della madre è reso magistralmente, m'ha messo a disagio il suo modo di comportarsi, quasi fossi anch'io uno dei Bennet. Probabilmente il romanzo della Austen meriterebbe VOTO 6 © Tutti i diritti riservati
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