I PASCOLI DEL CIELO, Steinbeck

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tiresia5
view post Posted on 14/1/2010, 08:18




I PASCOLI DEL CIELO - John Steinbeck
1932

Dodici racconti legati da un unico luogo miraggio di bellezza e fulcro della frontiera americana, carico sin dalla sua scoperta di una sorta di maledizione di vita. Se nel primo racconto tutto sembra concorrere alla sconfitta del progetto dei Munroe di trasferirsi in quella valle baciata dalla fertilità, c’è una casa “stregata” da abitare, è invece proprio quella famiglia che avrà il destino migliore. Tutti gli altri attirati dal verde e dagli alberi rigogliosi, dai colori e dalla pace in un qualche modo ne vengono respinti: la celestiale quiete è comunque governata da leggi molto umane e nessuno riuscirà in quel luogo a realizzare le proprie aspirazioni e i propri desideri. Le eccentriche scelte di vita del ragioniere filosofo, la calorosa routine dai costumi liberi delle sorelle spagnole, il progetto di fondare una dinastia lunga e prospera del ricco Whiteside, tutto naufraga all’interno di quel giardino dell’eden che irretisce tutti gli abitanti dispiegando una promessa: di volta in volta è la comunità e il suo perbenismo, o il destino e l’insieme degli intrecci della vita, oppure l’incapacità di cambiare il proprio modo di essere che castigano ogni tentativo, ogni desiderio.

Sono vite di frontiera, racconti di una civiltà aspra, di una povertà ferina e di una ricchezza, a volte, arida, ma dal ritmo entusiasmante e dalla lingua cristallina, un piacere immenso. Il senso del pionierismo e delle possibilità infinite sono straordinariamente resi, il senso profondo e fondante della cultura americana.
Tanto di cappello alla traduzione di Vittorini, eccezionale, pura poesia, appunto musicale, impossibile non esserne rapiti

VOTO 8,5

Edited by LadyTriffide - 14/1/2010, 16:21
 
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view post Posted on 15/1/2010, 11:37
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Sapiente Malizioso
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E' un peccato per me non poter fare nemmeno un esile commento, troppi anni mi separano dalla lettura di questo romanzo.. Ne ho un ricordo molto sfocato, ma lo associo a qualcosa di bucolico.. Alice, dove sei, questo è il tuo autore! :)
 
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private eye
view post Posted on 28/1/2010, 00:08




Benché l'abbia riletto di recente, non lo ricordo nei minimi dettagli.
Si tratta, comunque, come spiegato efficaciemente da tiresia, di una raccolta di dodici racconti, tutti ambientati in una splendida valle californiana (valle descritta con grande lirismo verso la fine del romanzo quando un gruppo di turisti, intenti ad ammirarla da un punto privilegiato, ha la possibilità di apprezzarne a pieno la stupefacente bellezza): la valle, però, è anche culla di una natura selvaggia ed ostile, ostacolatrice e, per alcuni versi, maligna. Già in questa raccolta, composta verso gli inizi della sua carriera, John colloca storie che, sospese tra poesia e speranza, sono destinate ad avere esiti tutt'altro che felici (la disillusione rappresenta il centro di molti suoi romanzi).
Come sempre accade per le raccolte, vi sono racconti che ricordo bene (mi è rimasto patricolarmente impresso, ad esempio, quello in cui le protagoniste sono una madre ed una figlia: opprimente, patologico, si risolve in modo brusco e impenetrabilmente oscuro) e altri che ricordo meno bene. Tutto sommato, comunque, si tratta di un'opera organica ed equilibrata, con un solo fil rouge che attraversa tutte le storie e le rende parte di un'unità indissolubile, quasi si trattasse di un solo romanzo; per alcuni versi angosciante, per altri teneramente domestico, "I pascoli del cielo" è caratterizzato da un idealismo puro e da una spiritualità fiduciosa, aspetti che non si ritroveranno mai così forti in nessuna altra opera di John (se non, forse, ne "Al dio sconosciuto", con cui questa raccolta condivide la dimensione panica).
 
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2 replies since 14/1/2010, 08:18   443 views
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