A SINGLE MAN di
Tom FordNazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 99'
Cast: Colin Firth, Julianne Moore, Matthew Goode, Ginnifer Goodwin, Nicholas Hoult, Paulette Lamori, Lee Pace, Keri Lynn Pratt, Ryan Simpkins, Teddy Sears, Ridge Canipe
Produzione: Artina Films, Depth of Field, Fade to Black Productions
Trama:
Ambientato a Los Angeles nel 1962 durante la crisi dei missili successiva all’invasione USA a Cuba, "A Single Man" è la storia di George Falconer, un professore inglese di 52 anni che cerca di dare un senso alla propria vita dopo la morte del suo compagno Jim. George indugia nel passato e non riesce a immaginarsi un futuroPer uno che non fa il mestiere di regista la prova è decisamente buona: molto ricercato nei colori, una andata e ritorno fra toni smorti e smaglianti laccature, un buon uso dello stereotipo da quello gay in generale (perchè il rimando allo stereotipo è preciso e voluto) alla ricostruzione dei perfetti anni sessanta della buona borghesia americana benestante, buona la prova di Firth, Mastroianni redivivo, in alcuni momenti è impressionante la sua somiglianza con il Marcello di otto e mezzo.
La storia è molto esile, una giornata di infinito lutto nell'incapacità di ritornare alla vita normale dove tutto ricorda il compagno defunto perchè in un rapporto lungo e affiatato, in un amore saldo il mondo è un riverbero della coppia e dell'amato. Firth sopravvive al dolore, nulla lo richiama alla vita, forse in ultimo l'interesse di uno studente affascinato dalla figura del suo professore (senza espliciti richiami sessuali direi).
Ford sceglie la linearità, concede alcuni accenni alla cronaca della crisi con cuba, leggerissimi tocchi sulla condizione omossesuale (al professore è negato il funerale del compagno) soprattutto là dove il lutto viene vissuto al di fuori di ogni possibile socializzazione, la solitudine dell'uomo è una solitudine sociale acclarata, piccole concessioni all'estraneità rispetto a un modus viventi che si impone nella sua apparente perfezione.
Eppure sono tutti tocchi lasciati un po' lì, anche l'idea del risveglio iniziale con tanto di vestizione/copertura/impersonificazione di una parte che è la maschera sociale rimane un po' lì, alla fine lascia freddi .
VOTO 6,5
Edited by LordDunsany - 28/1/2010, 09:22