TRA LE NUVOLE, Up in the air

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tiresia5
view post Posted on 1/2/2010, 18:32




TRA LE NUVOLE (UP IN THE AIR) di Jason Reitman
Nazione: U.S.A. 2009
Genere: Commedia, Drammatico, 108'
Cast: George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick, Jason Bateman, Danny McBride, Melanie Lynskey, James Anthony, Steve Eastin, Tamala Jones, Dave Engfer

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Trama:
Sarebbe meglio la vita senza legami? Chi non ha mai pensato a fuggire o semplicemente di abbandonare tutto e tutti per vivere in libertà? Ryan Bingham, un esperto tagliatore di teste, in superlavoro e superstress per via della crisi, è riuscito a prendere questa decisione vitale. Si è staccato da tutti e da tutto. La sua agognata vita on the road, aeroporto dopo aeroporto, millemiglia dopo millemiglia, è però minacciata proprio quando sta per ottenere da una compagnia aerea il premio fedeltà, un superbingo da un milione di miglia, e subito dopo aver incontrato la donna dei suoi sogni, appassionata di viaggi e alberghi.



una piccola delusione: il suo mestiere Reitman lo sa fare, la parte ironica la sa gestire, ma poi gli sfugge la sceneggiatura e si avvia verso lo scontato.
Ad un certo punto mi sono chiesta dove fosse finita Nathalie, il film è spaccato in due in modo netto. E' vero che non è un film sui licenziamenti, ma su un uomo e sul modo di intendere la vita. Ma per fare questo Reitman ci ragala una prima parte frizzante e interessante anche per la triangolazione con le due donne, ma soprattutto per aver imperniato tutto sul dialogo/scontro generazionale: non solo ha senso dal punto di vista sentimentale e di come si programma il futuro, ma ha senso se contemporaneamente i licenziati appartengono a quella generazione di mezzo che apre un baratro sull'impossibilità quasi di riciclarsi nel mondo del lavoro.
Poi però non si sa cosa abbia voluto fare, un ritrovarsi/interrogarsi così stereotipato che quasi non ci si crede, famiglia, affetti, casa che l'antieroe Bingham aveva demolito minuziosamente ti ritornano indietro senza colpo ferire. Che il divismo di Clooney abbia influito? Non saprei, ma il film perde quota vorticosamente
Ciò che mi ha infastidito è il bisogno di ricordarci che Bingham sia comunque un bravo ragazzio: ecco la scena del matrimonio della sorella che ci viene in soccorso. Da qui in poi in fondo Reitman perde quel piglio che aveva governato la prima parte. Il film è gradevole, ma speravo in qualcosa di più, ed è un peccato perchè per 2/3 il film prometteva davvero bene

Interessante il personaggio Nathalie, la ragazzetta con i sogni romantici, ma poi no (descrive l'uomo ideale in una maniera che neppure Clooney si sognerebbe di fare), sceglie Omaha (il luogo dove lavorare) per amore diciamo, ed è capace di inventarsi il modo più spersonalizzante, più aggressivo e più freddo che ci sia da immaginare per licenziare una persona. La ragazzina è il perfetto prodotto di una educazione scolastica oliatissima che teorizza i modelli economici, sociali etc e non guarda alla realtà umana.
E' lei che cresce in questo film autocontraddicendosi in continuazione.

VOTO 6/7, più verso il 7

Edited by LordDunsany - 2/2/2010, 09:38
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 1/2/2010, 21:40




questo vorrei vederlo....me ne hanno parlato benissimo!
e poi se tiresia tende a 7.....:)
 
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tiresia5
view post Posted on 2/2/2010, 09:24




CITAZIONE (**Nefertiti** @ 1/2/2010, 21:40)
questo vorrei vederlo....me ne hanno parlato benissimo!
e poi se tiresia tende a 7.....:)

Ma la seconda parte mi ha deluso.... :rolleyes:
 
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Baba1989
view post Posted on 2/2/2010, 11:52




Questo film mi incuriosisce molto: anche se la seconda parte potrebbe rivelarsi deludente come spiegato da Tiresia, mi sembra comunque più che discreto e godibile, a presto la visione.. :)
 
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view post Posted on 3/2/2010, 12:57
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Sapiente Malizioso
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Uff, da come l'avevano pompato l'avevo incluso tra i "vedibili", però il fatto che perda punti nella parte finale è di sicuro un demerito grosso; però, il giudizio, un pò deluso di Paola mi fa ben sperare.. L'importante è, per i miei canoni, che non vi sia troppo "sentimentalismo" gratuito, pratica aberrante nei film all american.. :)
 
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amarillis
view post Posted on 14/2/2010, 01:23




l'ho appena visto.... proprio stasera. La recensione di Tiresia è certamente puntuale, la seconda parte ha un tono più dimesso, ma trovo che sia in linea con la svolta psicologica del personaggio principale, che capisce di essersi costruito una gabbia di finta libertà, con la sua filosofia del viaggiare leggeri. IO l'ho trovato godibile senz'altro, anche la seconda parte. OGni medaglia ha il suo risvolto, e se la prima parte che corrisponde al momento positivo della vista di Ryan, deve quindi essere frizzante, brillante etc, il resto deve essere più amaro.
NON ha momenti mielosi, Cristiano, tranquillo :)
IL matrimonio della sorella sembra un filmino anni '70 della media provincia americana :)

....magari domani aggiungo e perfeziono le prime impressioni. :)
 
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view post Posted on 17/2/2010, 12:40
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Sapiente Malizioso
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Se ti prendi la responsabilità Anna allora me lo cerco nel "posticino" :) :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 26/2/2010, 01:58




Niente di entusiasmante viste le prerogative dei Golden Globe...
Carino da vedersi, ma non molto profondo, non comunica niente di nuovo e non esprime niente di interessante, ho trovato piuttosto fiacco l'argomento sulle due tipologie di licenziamento, come quello del non stabilirsi per una vita più ricca e libera... Boh, non mi ha convinta, nemmeno la sceneggiatura era così brillante come mi avevano detto, George Clooney se la cava, perchè il ruolo gli è stato cucito alla perfezione... Sufficienza risicata.

VOTO 6
 
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view post Posted on 26/2/2010, 23:39
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Sapiente Malizioso
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Mamma mai ma l'hai stroncato alla grande, non pensavo fosse così brutto.. Nel posticino c'è, mi sa che me lo vedo presto.. :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 27/2/2010, 12:36




Non è "così brutto" semplicemente non è entusiasmante :)
 
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Izzy_Jane
view post Posted on 6/3/2010, 18:12




Il film è stato una gran delusione. Senza capo nè coda -_- ^_^
 
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Baba1989
view post Posted on 29/12/2010, 20:52




Up in the air è fatto di piccole idee interessanti che si incastrano, è fatto di dialoghi amari, di scontri generazionali e di scontri intimi, è fatto di domande senza risposta.
Partiamo dall'assunto di fondo, ovvero il singolare quanto crudele mestiere del protagonista: licenziare, anzi, congedare il personale in esubero; la meccanicità con qui la procedura viene effettuata, e poi insegnata alle nuove leve (Nathalie, alias Anna Kendrick), si colloca su un piano di crudo cinismo, senza mai assumere un vero e proprio taglio moralistico. Meccanico è il lavoro, meccanica la vita, meccanico il modo in cui si prepara il proprio trolley, liberandosi dai fardelli inutili; ma qualcuno può forse dire se questo sia giusto o sbagliato? Bingham vive tra le nuvole e in Hotel di lusso per più di 320 giorni l'anno, non ha legami, ha una casa inutile, una famiglia altrettanto inutile, adora il sushi scadente e l'atmosfera malinconico/euforica degli aeroporti, e piomba negli angoli più remoti degli States coi suoi "pacchetti" per devastare la vita di persone che non vedrà mai più.
Ma cosa c'è, in alternativa?
La seconda parte del film, appunto, ci mostra un'altra prospettiva esistenziale, descritta ancora cinicamente dal novello sposo Jim, una vita fatta di matrimonio, mutuoper la casa, partite di football la domenica, figli da portare a scuola, stipendi che non bastano nemmeno per fare un viaggio, tant'è che si ricorre a ridicoli stratagemmi per sognare di aver girato il mondo. La seconda parte è anche quella di un Bingham che, per un attimo, a metà fra la contingenza e la convinzione (i cambiamenti decisi dal datore di lavoro e l'infatuazione per Alex) pensa a come sarebbe cambiare, diventare "normale", sperimentare la sedentarietà che è propria dell'essere umano, abbattere la solitudine travestita da autodeterminismo; e cosa trova? La delusione, il rimpianto, la dimostrazione che chi una casa ce l'ha, come Alex appunto, cerca momenti di evasione.
Non sappiamo cosa è giusto e cosa no, ma il film arriva a conclusione così, senza picchi, procede liscio, amaro e divertente come gli stereotipi (saranno affidabili? Gli orientali sono più veloci al check-in e i trentenni sono falliti disincantati che sacrificano qualsiasi sogno per "accontentarsi"?).
Reitman confeziona un film godibile, sarcastico, pungente, malinconico, ricco di belle inquadrature, di nuvole bianche e squallidi uffici di provincia, di ritratti "americani" (il matrimonio della sorella, le conferenze motivazionali), e di attori bravissimi, in primis George Clooney, la cui ottima interpretazione giustifica la corsa agli Oscar.

Voto: 7
 
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view post Posted on 13/1/2011, 17:03
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Sapiente Malizioso
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Dopo tanto tempo l'ho visto pure io.. :)
Comincio dicendo che Clooney è bravissimo, parte cucita addosso o meno. Il film parte bene e ti "tiene" avvinto, sapete mi piacciono le cose luccicanti, patinate! :D Arriva Nathalie e gli scambi col protagonista sono frizzanti, divertenti, intelligenti. Il dialogo a tre quando Nathalie è lasciata è fantastico, lì Nathalie riesce a dire del suo ex: "Lui aveva tutti i requisiti", favoloso, m'ha fatto morire! :) Quindi scontro genrazionale, diversi modi di fare, di dire, di relazionarsi; Clooney va sicuro per la sua strada, ma, c'è un ma.. Qual è la sua strada?
La pellicola prende una brutta piega, Clooney forse si converte, poichè Alex non è male; c'è pure il marimonio della sorella che viene in aiuto (o forse no) ai convincimenti del nostro eroe. Il patinato scompare (ahimè), i dubbi sono in agguato, Alex si scioglie al sole, Nathalie scompare, Clooney torna quello di sempre..
Perchè dal brillante registro iniziale si è passati ad un tono tanto dimesso? Va bene, era funzionale alla sceneggiatura, ma per me spettatore che guardo rappresenta qualcosa di negativo (poteva esser tutto basato sulla brillante scrittura iniziale alla Allen invece deriva verso lidi scontati).
Perchè eliminare Nathalie nella seconda parte? Vero, lo scopo di Reitman era un altro, però la forza di un regista dovrebbe anche essere quella di capire quando ti capita in scuderia un cavallo di razza in modo da poterlo sfruttare a dovere. Nathalie è un personaggio buonissimo, con mille sfaccettature, sicurezze che poi diventano dubbi, contraddizioni che la portano sulla retta via.. :D
Quel finale (banale, come lo sono tutte le scene da metà in poi)? Scusate, sarò sciocco, ma io non l'ho capito. Clooney è o non è contento della sua nuova/vecchia vita? :)

VOTO 6
(Media tra il 7 del film con Nathalie e del 5 senza) :)
 
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