COME UN ROMANZO, Daniel Pennac

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Baba1989
view post Posted on 7/2/2010, 19:35




Come un romanzo, Daniel Pennac

I diritti imprescrittibili del lettore:

I. Il diritto di non leggere
II. II diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere

Pensavo che avrei sentito la mancanza di Malaussène.
Mi sbagliavo.

Daniel Pennac scrive in maniera incantevole.
In questo saggio sulla lettura ci delizia con aneddoti, riflessioni, ricordi, in cui ogni lettore (o, perché no, non lettore) si ritrova.

Noi, in quanto lettori, (status ottenuto faticosamente e socialmente utile al nostro orgoglio personale), godiamo di alcuni diritti da cui non si può prescindere.
Mi baso appunto su tali intime concessioni, per dimostrare come il rapporto tra il lettore ed il libro sia sempre individuale, speciale, segreto, ma racchiudibile in universali assiomi.
Quando ci piace un libro, ci eleviamo a sacerdoti incaricati di diffondere il verbo (“leggilo, è bellissimo!”), dimentichi di ogni forma di libero arbitrio letterario, cullati da un sano egoismo, possessori dell’unica verità.
E quanto ci piace dire che amiamo leggere, e quanto male giudichiamo quelli che leggono solo le istruzioni per il microonde. Cosa si perdono, pensiamo.
Eppure, Pennac ci rivela come la lettura (o la non lettura ) non sia un processo così automatico come potrebbe sembrare: intervengono spesso fattori esterni che modificano il nostro atteggiamento.
E questi diritti non sono altro che le sfaccettature di quel meccanismo oltremodo magico.
Abbiamo il diritto di non leggere, perché non ci va, perché preferiamo vedere un film, perché leggere non è un obbligo, è un istinto che si impossessa di noi, e non diciamo che non ne abbiamo il tempo perché non è vero, il tempo per leggere si trova sempre, come il tempo per mangiare, per dormire, per lavorare. Abbiamo il diritto di saltare il capitolo dell'incontro tra Rodolphe ed Emma, perché ci stiamo slogando la mandibola a forza di sbadigliare. Di lasciare Anna Karenina lì, coi suoi pensieri, perché dei suoi pensieri non ne possiamo più. Di rileggere mille volte le stesse righe, ogni volta con una nuova consapevolezza ed un antico amore. Di leggere qualsiasi cosa, anche i libri della Meyer (why not, ci si fa quattro risate). Di infatuarci di un libro, di un personaggio, in modo quasi ridicolo, semplice riflesso di una tentata evasione dalla realtà. Abbiamo il diritto di leggere sul treno col rischio di dimenticare il volume sul sedile. Di leggere nella vasca da bagno, e uscire col romanzo inzuppato come un biscotto. Il diritto di andare in libreria e leggere le ultime righe di un libro, guardinghi, temendo che qualcuno ci veda e ci giudichi. Di sentire il suono della nostra voce, mentre scorrono parole, righe, pagine, si disperdono nell’aria ma confluiscono tutte nella mente, nel cuore di chi le sa ascoltare.
Ed il diritto di tacere, dice Pennac.
Sacrosanta verità.
Perché a tutti piace tacere, a volte.

Voto: 7.5

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view post Posted on 8/2/2010, 10:23
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Sarà una delle mie prossime(tante) letture.
Adoro Pennac, per me è un poeta del romanzo, dipinge i suoi personaggi con un'umanità tale che tocca il cuore e seduce l'anima.

Splendida recensione Baby, come sempre :)
 
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view post Posted on 8/2/2010, 11:56
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Sapiente Malizioso
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Sono lieto ti sia tanto piaciuto questo libro.. :)
La tua recensione è troppo bella, sembra scritta da Pennac in persona! :) Quando ci sono i brani in cui nomina autori e romanzi mi emoziona un sacco! Libro da avere e leggere ogni tanto, anche casualmente spilluccando! :)
 
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Baba1989
view post Posted on 8/2/2010, 12:31




Sono tanto contenta che vi sia piaciuta, grazie mille.. :)

Si, quando parla di Guerra e Pace, di Delitto e castigo, o di Madame Bovary, con una nonchalance ed una padronanza dell'argomento assoluta, è una gioia leggere..
 
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view post Posted on 16/4/2010, 15:33
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Piccoli oggetti, eppure così pieni di significato

Esistono al mondo persone che nascono con l’inchiostro nel sangue, che dentro di sé covano un’irrefrenabile voglia di leggere e di scrivere, che non riescono a vivere senza questi preziosi compagni e maestri di vita.
Esiste però anche una seconda categoria di persone, coloro che non sono avvezzi alla lettura, che non sono abituati a leggere, che amano dedicarsi ad altre passioni.
Questo libro è per loro, per chiunque voglia imparare ad amare la lettura, a capire cosa significhi leggere un libro, a quali emozioni ti scaturisce dentro, a quali meravigliosi viaggi in mondi sconosciuti riesce a condurti questo prezioso “strumento”.
Daniel Pennac, con la sua innata genialità e la sua esperienza d’insegnante, riesce a documentare e trasmettere la favolosa alchimia che cattura tutti coloro che scoprono, per la prima volta nella loro vita, il vizio della lettura.
Un saggio di bravura da parte del francese, che mescolando intelligenza e ironia delinea alla perfezione tutte le caratteristiche del moderno giovane lettore, partendo dalla sua scarsa passione per i libri, cercando di analizzarne le cause, i motivi per cui i ragazzi d’oggi leggono così poco, chiedendosi cosa li allontani dai libri e cercando, con la sua pratica di insegnante, di inculcare nelle loro giovani menti la passione per la lettura.
A queste interessanti dissertazioni, il sagace autore francese unisce quelli che oramai sono diventati i celeberrimi diritti imprescrittibili del lettore, dieci deliziose “regole” raccontate con sagacia e profonda intelligenza:

I-Diritto di non leggere
Per me non leggere è un peccato mortale, forse perché ho sempre ritenuto che l’amore per la lettura sia un dono prezioso, uno dei pochi che abbia ricevuto nella mia vita e ho sempre cercato di farne tesoro.
Rispetto tutti coloro che storcono la bocca davanti a un libro, ognuno ha le sue proprie passioni e convinzioni, ma non sapete cosa vi perdete.
II-Diritto di saltare le pagine
Ebbene lo confesso, talvolta lo faccio(ed ecco che vi starete tutti chiedendo:”Ora capisco perché finisce i libri in meno di due giorni!”), soprattutto quando, come dice Pennac, questo ci permette di leggere romanzi che altrimenti sarebbero troppo ostici per noi.
III-Diritto di non finire un libro
Anche se lascia un senso di sconfitta, leggere deve essere un piacere, non un lavoro o una forzatura.
Se il feeling non scatta, è inutile insistere, si vede che non era destino.
IV-Diritto di rileggere
Altra cosa che faccio spesso, soprattutto con quei romanzi che mi hanno catturato anima e corpo.
V-Diritto di leggere qualsiasi cosa
Sono d’accordo, ma quando penso alla robaccia che scrivono tizi come Moccia e Coelho mi passa subito la fantasia
VI-Diritto al Bovarismo
.Leggere per evadere e soddisfare la propria necessità di sensazioni
VII-Diritto di leggere ovunque
Io sono una di quelle persone che legge anche a testa in giù, in bagno, mentre fa le pulizie, mentre ascolta la radio o guarda la televisione, mentre è in fila alla posta, mentre mangia, alle tre di notte quando non riesce a prendere sonno, sotto il sole(con rischio di ustioni molto elevata), mentre cammino…per me i momenti di lettura rubati sono quelli più belli.
IX-Diritto di leggere ad alta voce
E’ una cosa che faccio sempre e spero di insegnarlo un giorno ai miei figli
X-Diritto di tacere
Perché in fondo la lettura è una cosa intima e personale.

Un vero e proprio attestato di stima che Pennac rivolge ai libri, un testo che ogni lettore dovrebbe possedere e spilucchiare ogni tanto, nei periodi di stanchezza mentale o per cercare dentro di sé delle risposte.
Un Pennac insolito e profondo, che mi ha fatto capire quanto la lettura sia un’attività nobile, vitale e unica.

Voto: 7.5
 
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view post Posted on 16/4/2010, 21:24
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Sapiente Malizioso
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E pensa Simo che c'è qualcuno che non ama questo libro.. Mi fa piacere sia piaciuto tanto pure a te.. :)
 
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Baba1989
view post Posted on 17/4/2010, 16:22




Ma noooooo, Simooooo, non si saltano le pagineeeee!!! :lol: ;) ^_^
Scherzo ovviamente, ci mancherebbe :) E' una cosa che non faccio mai, perchè mi sembrerebbe di perdermi qualcosa, sarebbe come interrompere una canzone, un continuum; un po' come concludere il libro con una sensazione di incompletezza e sconfitta, allo stesso modo in cui si rimane infastiditi quando non si riesce a terminare un volume, cosa che invece una volta mi è capitata (è stato orribile!).. :)
Bellissima recensione!!
 
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6 replies since 7/2/2010, 19:35   134 views
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