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| SPOILER"FRUSTRAZIONE - Il ritorno dell'abominevole dottor Phibes" (1972, GB) di Robert FuestVincent Price (Dr. Anton Phibes), Valli Kemp (Vulnavia), Robert Quarry (Darius Biederbeck), Fiona Lewis (Diana Trobridge, compagna di Biederbeck), Caroline Munro (Victoria Phibes), Peter Jeffrey (Ispettore Trout), John Cater (Sir Waverley), Peter Cushing (Capitano della nave) Il diabolico dottor Phibes terminata la sua vendetta nel primo episodio, sta per essere catturato dagli agenti di Scotland Yard, ma riesce a calarsi nella cripta dove aveva precedentemente alloggiato la defunta moglie Victoria e ivi si tumula in attesa di risvegliarsi nuovamente! Dopo tre anni di oscurità, la luna, trovatasi in perfetta congiunzione con gli eterni pianeti illuminò con la sua luce la cripta; in questo modo tutto si rimise in movimento e il malefico dottore tornò a camminare sulla terra. Richiamata dalla dimensione parallela Vulnavia, sua fedele assistente, Phibes imbastisce un viaggio per la terra d’Egitto, ove una montagna che sovrasta la Valle dei Faraoni, custodisce la sua nuova dimora (in tutto simile all’originale, non fosse per i motivi egizi lungo le pareti): laggiù c’è la chiave della resurrezione per Victoria e la vita eterna per Phibes. Il fiume della vita, che scorre ogni 2000 anni, può portare a lui e alla sua amara una nuova vita. A fare da avversario stavolta è lo studioso Biederbeck (possessore di un elisir della vita che sta per finire); costui e Scotland Yard non potranno far niente per fermare il piano di Phibes. Ritorna il fascinoso dottore (ancora interpretato da un bravissimo Vincent Price), così come tornano gli straordinari musicisti meccanici (The Alexandrian Quartet), il maestoso organo, la fedele ed eterea Vulnavia (stavolta interpretata da un’incantevole attrice, Valli Kemp); i motivi art-decò sono mescolati all’arte egiziana, creando un originale effetto! Ad un certo punto la bara di Victoria, adornata con caratteristici ramoscelli dipinti, viene inserita in un sarcofago! Ci sono ancora omicidi di varia originalità e crudeltà, ci sono i proclami di Phibes ed il suo strano apparecchio per parlare, c’è ancora, a tratti, quell’atmosfera magica che era presente nel primo. All’inizio della pellicola v’è un riassunto di quel che era capitato nel primo film; il misterioso Egitto è condito con tocchi fascinosi di arredi e vestiti; una splendida colonna sonora fa da sfondo a tutte le scene più intriganti e mentre guardiamo Phibes, novello Caronte di bianco vestito, allontanarsi in barca lungo fiume della vita, attraverso il cancello sotterraneo nella tomba faraonica, ci domandiamo se avremo ancora il piacere di rivederlo. Come fare molto con mezzi non eccelsi, molti registi contemporanei dovrebbero guardarlo più e più volte, imperdibile! VOTO 7 © Tutti i diritti riservatiValli Kemp
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