"LA COMPAGNIA DEI CELESTINI", di STEFANO BENNI, 1992, edito da Feltrinelli
GENIALE ALLEGORIA
...oggi niente lavoro, a casa, cosa faccio? finisco di leggere, sotto le coperte, uno dei libri che aspettano sul comodino.
E' geniale, a dir poco. M'ero portata questo libro anche dal parrucchiere, la settimana scorsa, e mi son dovuta trattenere in quella sede, dal ridere apertamente,per non essere presa per pazza. Ma stamattina nel letto, ho potuto farlo liberamente. E' una grandissima, geniale, sottilissima allegoria della nostra società. Ce n'è per tutti, dai politici prezzolati, ai militari mercenari, ai preti corrotti e viziosi, ai giornalisti ligi al potere e affamati di notiziuncole da montare come fossero l'evento dell'anno (ovviamente mai niente di serio). E la massa inerme che sta a guardare e beve tutto come inebetita, e riesce solo a chiedersi, alla fine della catastrofe: come è potuto succedere tutto ciò?
Su che cosa si accaniscono e convergono questi adulti poco simpatici fin qui citati? sono ferocemente alla ricerca della "compagnia dei celestini", appunto. E chi sono? un gruppo di orfani che scappa dall'orfanotrofio, tenuto da frati che li affamano sia d'amore che di cibo, per poter andare a disputare la finale mondiale di PALLASTRADA, uno sport che nel mondo "visibile", nessuno è mai riuscito a vedere. Si gioca di notte, senza regole, i giocatori sono bambini, gli unici personaggi positivi, simbolo del buono che c'è nel mondo, che sopravvive alle angherie, alle brutture dei posti in cui sono nati, ma che gli adulti non sanno più riconoscere e capire quanto siano importanti e cosa rappresentino.
Le squadre di 5giocatori, arrivano da tutto il mondo, sfidando ogni difficoltà, raccogliendo indizi lungo il cammino per poter scoprire dove si disputerà l'incontro finale. Il mondo adulto su citato mette in campo tutte le forze negative per trovare questo campo di pallastrada, riducendo il tutto ad un mega evento pseudo-giornalistico, cavalcando l'onda del pietismo di massa, non capendo che quella partita è LA PARTITA, dove tutto si azzera, come prediceva la profezia.
Ci sono dei passaggi talmente attuali che ho dovuto andar a guardare l'anno di pubblicazione del libro, per capire se facesse riferimento a cose recentissime nostre.
per esempio, aprite a pagg.228-229
secondo spot:
(musica: les feuilles mortes; scena:l'interno di una casa miseranda). Primo piano di uno scarafaggio zampe all'aria, pila di piatti sporchi, un frigo spalancato, vuoto. UNa madre in vestaglia e ciabatte, un bimbo foruncoloso che piange flebilmente. Il padre, in mutande,sonnecchia su una poltrona sfondata.
" Donna: "Quando mio marito aveva un lavoro, usciva tutte le sere. Adesso me lo posso gdere".
Uomo: "prima di diventare alcolizzata, mia moglie voleva sempre aver ragione. Adesso con mezza birra la faccio star zitta."...
Bimbo (fievole) "...ho fame".
Donna (carezzandolo) "da quando mangia ogni due giorni è molto più calmo".
Si sorridono, un gatto rognoso salta in grembo al padre e inizia a grattarsi furiosamente.
Voce fuori campo: DOVE C'è DISOCCUPAZIONE, C'è FAMIGLIA.
scritta: CAMPAGNA NAZIONALE PER IL LICENZIAMENTO VOLONTARIO.
questa è molto amara, di una sagacia e ironia feroci, potremmo usarla in memoria dell'art. 18, che ne dite?
ah.... e .... MUSSOLARDI,il magnate delle televisioni, la cui frase simbolo, per me, è :
..lo sport è uno dei due linguaggi interclassisti, interazziali e internazionali. L'altro è il denaro. In questa occasione io li unirò, e ho grandi idee e grandi progetti. Conto perciò sulla vostra collaborazione. Perchè le idee sono come le tette; se non sono abbastanza grandi, si possono sempre gonfiare"!!
vi ricorda qualcuno?? confessate.... su!!
ahahahahhahah!!
Lo stile di Benni è accattivante, leggero nonostante i temi, mi ricorda molto Pennac. Ti fa ridere sonoramente e ti chiedi: ma come caspita gli vengono certe trovate?? Promesso, leggerò tutti gli altri suoi libri.
Consigliatissimo a tutti.
Edited by amarillis - 10/3/2010, 13:53