DEATH NOTE (2006, JAP) di
Shusuke KanekoTatsuya Fujiwara (Light Yagami), Ken'ichi Matsuyama (L), Asaka Seto (Naomi Misora), Shigeki Hosokawa (Agente Ray dell'FBI), Erika Toda (Misa Amane), Shunji Fujimura (Watari)
Giappone. Un numero sempre crescente di criminali muore per attacco cardiaco, im molti cominciano a pensare che vi sia “un giustiziere di cattivi” subito denominato Kira (che suona come “killer” nella pronuncia giapponese) dal popolo di internet. Intanto scopriamo che l’autore di questi delitti è uno studiosissimo ragazzo giapponese, tale Light Yagami. Il suo desiderio è sempre stato quello di diventare tutore della legge ma infiltratosi nel database della polizia scopre che molti crimini restano purtroppo impuniti. Per caso un giorno trova per strada un quaderno dalle pagine vuote, il Death Note del titolo, e mentre lo raccoglie gli appare uno spaventoso Shinigami (personificazione della morte nella mitologia giapponese) il quale gli dice che avendolo trovato lo potrà tenere. Il Death Note, che ha delle indicazioni sul suo corretto uso nelle prime due pagine, non è altro che un quaderno in grado di dare la morte: infatti basta che il possessore gli scriva sopra il nome di una persona e quella entro 40 secondi morirà di attacco cardiaco; l’unica condizione indispensabile è che si conoscano il volto ed il vero nome della persona in questione. Vi sono anche diverse varianti che prevedono anche la modalità di come e dove avverrà la morte del prescelto/a, basta scriverle. Light prende a cuore la missione assegnatagli dal caso e decide liberare il mondo da tutti i criminali. Coadiuvato (invero passivamente) da Ryuk (lo Shinigami di cui sopra, voracissimo di mele) inizierà ad eliminare delinquenti uno dietro l’altro. La polizia si affiderà alle cure dell’F.B.I. e a quelle di L, il detective più scaltro e famoso del mondo. L, che è uno strano ragazzo goloso di dolciumi, ingaggerà una battaglia d’astuzia con Light e lo metterà più volte in difficoltà tanto che costringerà quest’ultimo ad uccidere anche alcune persone innocenti. Quando la rete di L sta per stringersi definitivamente attorno a Light..
Premetto che pur conoscendolo, NON ho letto il celeberrimo manga da cui il film è tratto. Devo subito dire che pur essendo ambientato in pochissime locations, quasi sempre al chiuso, la pellicola è di sicuro avvincente quanto basta. A questo aggiungo che nonostante i molti personaggi presenti, la dicotomia Light – L è quella assolutamente predominante ed importante. Light, parte come buon personaggio, ma ingolosito dal potere e piegato dall’immaturità del carattere s’incattivisce pur mantenendo un’aura da bravo e accattivante ragazzo. L invece (interpretato in maniera a mio parere entusiasmante da Ken'ichi Matsuyama, già presente, non a caso, in “
Nana” e “
Linda Linda Linda”) è inizialmente ambiguo, sembra un personaggio negativo poichè si contrappone al giustiziere di cattivi Light, ma è evidente che persegua il bene. A fare da corollario vi sono Ryuk (realizzato in digitale) quale non ha molta importanza in questo film, non so quante ne avesse nel manga ma suppongo maggiore. C’è pure la bella Erika Toda che interpreta Misa; però si vede molto poco ma immagino un suo ampio coinvolgimento in futuro. In definitiva è una pellicola ben realizzata, si guarda con piacere, ha una trama ben costruita e senza buchi (forse L è un po’ troppo sveglio!), il tutto condito da un discreto ritmo e un buon finale; l’affascinate idea che sta alla base è un po’quella presente anche in Dexter, solo che qui v’è l’aggiunta dell’elemento sovrannaturale. Promosso.
VOTO 6,5
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