LA CASA SULL'ABISSO -
William H.Hodgson1907
Il terrore dell'inconscioLa casa, il nostro porto sicuro, dove tutti noi ci rifugiamo la sera per ritemprarci dalle fatiche del giorno.
Beh, immaginate se, un giorno, aprendo la porta della vostra stanza, foste risucchiati da un abisso e vi ritrovaste in un attimo in un’altra dimensione, in un altro tempo e in un altro spazio, popolato da mostri che vi vogliono uccidere…che fareste? Come vi comportereste?
Questo è ciò che accade al protagonista di questo brevissimo racconto di Hodgson.
Nel 1877 due uomini, durante un viaggio, ritrovano un antico manoscritto in Irlanda, vicino a delle rovine.
In tale manoscritto è contenuto il diario-delirio di un uomo che viveva con la sorella e il suo fedele cane in un’antica casa sita sull’orlo di un abisso, sul fondo del quale scorreva un lungo fiume.
Tutto ha inizio quando l’uomo vede formarsi, nel suo salotto, una sorta di foschia color porpora, che lo trascina in un’altra dimensione.
In questo non-luogo, una landa sperduta e desolata, l’uomo trova un maniero identico al suo, nel quale vivono esseri mostruosi e sanguinari.
Poco tempo dopo, quello che lui crede essere stato un sogno si trasforma in realtà, vere creature giunte dall’ignoto assediano la sua casa, rendendo lui e sua sorella schiavi di un incubo che sembra non avere mai fine.
Poi, all’improvviso, questo terribile assedio finisce e lui, curioso, decide di avventurarsi fuori e di visitare il luogo dove abitano queste mostruose creature.
Ma di ritorno alla sua casa, scoprirà qualcosa di sconvolgente, che va oltre ogni comprensione umana…
Uno dei libri più brevi e intensi e, personalissima opinione, uno dei migliori testi orrorifici che abbia mai letto.
Un racconto angosciante, a tratti terrificante, una sinergia di horror, fantascienza e metafisica, capace di generare un’atmosfera terribile e opprimente e di incutere incessantemente tensione e paura nel lettore.
La casa vista come un luogo claustrofobico, dove tutte le nostre paure prendono vita e ci assalgono, senza che noi possiamo impedirlo.
Non vi nascondo che ho provato un senso di oppressione di angoscia a causa di quell’atmosfera dolorosa e inquietante che si respira a ogni pagina, un’atmosfera che ti cattura, che ti avvolge come una nube invisibile, che a tratti non ti lascia respirare.
L'angoscia, l'orrore, il senso di oppressione che si provano di fronte all'assalto della casa da parte degli orribili
esseri-maiale è l’ennesima prova della magistrale bravura di quest’autore.
Il tutto “presentato” da questa suggestiva poesia, il cui titolo è “Angoscia”
Una sete crudele regna nel mio cuore.
Non avevo mai immaginato che quest'intero mondo,
schiacciato nella mano di Dio,
potesse dare una così amara essenza d'inquietudine,
un dolore grande come quello che ora il rimpianto
ha estratto dal suo tremendo cuore, aperto!
Ogni respiro è un gemito,
i battiti del mio cuore sono rintocchi di dolore e
il mio cervello ha un solo pensiero, che mai più,
per l'intera vita potrò nuovamente ( eccetto che nel dolore del ricordo), toccare la tua mano, che ora non è più!
Nel vuoto della notte io cerco opacamente piangendo il tuo nome,
ma tu non ci sei,
e il vasto trono della notte diviene una stupenda cattedrale
con le stelle che rintoccano come campane verso di me,
che nell'infinito spazio sono l'essere più solo !
Assetato, striscio verso la riva,
dove forse qualche sollievo mi sarà dato dal cuore eterno
dell'antico mare;
ma guarda !
Dalla sua solenne profondità, voci lontane, misteriose,
paiono chiedere perchè siamo separati.
Dovunque vada io sono solo,
io che un tempo, grazie a te, possedevo il mondo.
Il mio petto è un solo rabbioso dolore per ciò che un tempo era,
ed ora è fuggito nel vuoto dove viene precipitata la vita,
dove ogni cosa non è più, nè mai sarà.
Affascinante, onirico, suggestivo…se si ama l’horror, non si può non leggerlo
Voto :8.5
Edited by LordDunsany - 18/3/2010, 19:14