L'uomo che non c'era -
Usa 2001Un film di Joel Coen, con Billy Bob Thornton, Frances Mc Dormand, James Gandolfini.Billy Bob Thornton è Ed Crane, apatico e taciturno barbiere in una modesta cittadina della California anni ’50.
Per reagire alla piattezza esistenziale che lo opprime, Ed decide di investire in un progetto ad alto rischio nel campo del lavaggio a secco: con un astuto stratagemma estorce la somma necessaria a far partire l’affare ad un conoscente, “Big Dave”, presunto amante della moglie.
Ma nel momento in cui Dave scopre l’identità del ricattatore, la situazione si complica considerevolmente, e Crane dovrà agire con lucidità e spietatezza..
Un noir degno di essere chiamato tale, questo dei fratelli Coen, una pellicola affascinante e intensa che si colloca a buon diritto tra gli Oscar mancati.
Sceneggiatura superba, un flusso di coscienza che parte da considerazioni mostruosamente banali per raggiungere riflessioni d’ampio respiro sul senso dello scorrere del tempo, sulle scelte fatte per comodo, sui cambiamenti che si insinuano nelle menti annichilite di chi riposa nell’abitudine. A raccontarci il dramma è proprio lui, Ed, un uomo che parla con lo sguardo perché dalle parole è nauseato, un marito inconsciamente premuroso ed egoista, una persona annullata dalla vita, dalla professione, dalla gente che lo circonda.
L’interpretazione di Thornton è magistrale, matura, profonda, la storia scorre sui suoi occhi, le sue mani, le sue sigarette, i suoi gesti precisi, posati; un attore che, come nessun altro avrebbe saputo fare, incarna perfettamente il caustico, malinconico, ironico senso della solitudine: un uomo che non si pasce nell’autocommiserazione, un eroe romantico che anche quando ha perso tutto, si riconcilia con la vita ascoltando Beethoven.
Fotografia sublime, il bianco e nero garantisce una fredda patinatura retrò, inquadrature ad effetto ma non forzate (il raffinato soffermarsi sulla superficie dell’acqua è meraviglioso); la colonna sonora in pianoforte è perfetta, per avvolgere i pensieri del protagonista come un tiepido velo.
Dai Coen non so mai cosa aspettarmi, talvolta mi fanno gridare al capolavoro, altre volte mi lasciano negativamente basita.
“L’uomo che non c’era” appartiene al primo caso.
Voto: 8