L'ultima legione (USA 2005)
di Doug Lefler
con Ralf Moeller, Aishwarya Rai, Colin Firth, Ben Kingsley, Thomas Sangster, Peter Mullan, John Hannah, James Cosmo
Il figlio illeggittimo di Elisa di RivombrosaAnno Domini 460 D.C.
L'Impero romano è ormai in declino.
Odoacre, re dei Goti, dopo aver invaso la città, ne prende le redini e confina il giovane imperatore, Romolo Augusto, al confino di Capri.
Uno sparuto gruppo di legionari, comandati dal coraggioso Aurelio, partiranno per riprendere il ragazzo e riportarlo sul trono.
Sarà l'inizio di una dura e lunga avventura...
Pensavo di aver assistito a tutto nella mia vita, ma mi sbagliavo.
In quasi trentun’anni di vita non avevo mai visto un film più insulso, banale e mal realizzato come questo.
Premetto che non ho letto il libro di Manfredi(e non è detto che non lo faccia, la mia innata curiosità è stata ben più che stimolata), per cui mi baserà solo ed esclusivamente sulla realtà storica.
L’idea che venisse tratto un film sulla figura di Romolo Augusto, l’ultimo imperatore romano e del quale si conosce ben poco, mi incuriosiva molto.
Speravo in un approfondimento storico, una maggior chiarezza sulle dinamiche storico-filosofiche che caratterizzano sia questo personaggio che la realtà storica in cui ha “visto la luce”, ma purtroppo il film è ben lontano da tutto ciò.
Mi sono trovata davanti un filmaccio di Serie B, che dalla storicità è passato a mostrare uno stile “fantasy-disneyano” che non c’entrava assolutamente nulla.
Un film assolutamente ingenuo, pacchiano, ricchissimo di stereotipi e di clichè (la solita ragazza guerriera che nasconde la sua femminilità, il solito eroe senza macchia e senza paura, il solito saggio consigliere et similia) che si potevano benissimo evitare e, come se non bastasse, vi è presente un continuo e fastidioso uso di sarcasmo e ironia totalmente fuori luogo in una vicenda storica del genere.
Aggiungiamoci una regia fredda, totalmente estranea e priva di qualsiasi coinvolgimento, dei combattimenti fin troppo scontati, una sceneggiatura assolutamente debole e superficiale, un finale frettoloso, un montaggio da filmino amatoriale e dei costumi e scenografie da sceneggiato televisivo.
Un film modesto, inutile e soprattutto inaccettabile sotto il profilo storico.
Mi è sembrato di vedere il figlio illegittimo di “Elisa di Rivombrosa”…ci mancava solo di vedere la Canalis che lucidava la spada.
Voto: 3.5