LA LETTERA D'AMORE di
Schine Cathleen Romanzo, 1995, ADELPHI, pagine 270
Avendo ormai accumulato degli anni alle spalle posso dirmi testimone dello scandolo che girò attorno a questo libro, un libretto al cui centro c'è il sesso, non direi neppure l'amore, un libretto frivolo pubblicato da adelphi e...con una copertina rosa confetto, almeno nell'edizione originale. Fu un susseguirsi di interviste, indagini di costume, ricordo un Calasso che quasì si dovette scusare perchè con quel libretto, dall'immenso successo per la casa editrice, in fondo si sarebbe pagato una sfilza di titoli di nicchia.
Era il tempo in cui le persone tenevano qualche volume di adelphi in casa per darsi un tono, era l'esibizione del nostro provicialismo.
Il libro è il cosiddetto titolo baciato dalla fortuna, anche perchè viene molto prima...molto prima della Sarandon che molla Robbins, più giovane di 10 anni, per uno più giovane di 30, prima della Moore, prima della Stone, prima di tutti e di tutte e ti racconta il sesso di una donna di 40 anni con un ragazzotto aitante, scoprendo, per il tempo, che anche le donne lo fanno e lo fanno oltre l'età del lolitismo, lo fanno svincolato dall'amore (ebbene sì ), e se possono scegliere, e cercano sempre di scegliere, se lo cercano bello, alto, muscoloso e giovane.
Certo la Schine è colta, quindi muove la storia da un testo, la famosa lettera, ci mette l'equivoco, la libreria, il mare, l'estate, il sudore, il sesso "proibito" e poi un panorama di sole donne aizzando tutti i salotti, le femministe, le casalinghe, le donne in carriera a parlarsi addosso e soprattutto a parlare del libro, era impossibile non averlo letto.
Che cosa ne è rimasto? Nulla...anzi sì, putroppo, il film.
Ecco adesso io mi domando: la moglie di Spielberg ne avrà di soldi, di contatti, di conoscenze, di possibilità? E come cavolo ha fatto lei, innamorata di questo libro, ad averne tratto una cosa così brutta che una puntata, a caso, di un telefim, a caso, pure di un telefim italiano, è a suo paragone 8 e mezzo?
Non solo la moglie di Spielberg è più famosa per essere...la moglie di spielberg e basta e quindi la sua prova da protagonista è appunto al livello dell'essere la moglie di spielberg e basta, ma ha scelto un ragazzotto, di cui si sono perse le tracce, per la parte dello stallone giovane che non farebbe pensare al sesso proprio a nessuno, e dico nessuno, al limite può muovere un blando istinto materno, proprio non avendo un gatto su cui convogliarlo.
E, non ultima delle scelte sceme, chi ti mette a fare la parte dell'amica della protagonista? La De Geners, e perchè mai? Forse perchè lei, essendo pubblicamente lesbica, potesse indirizzare il distratto spettatore a sgamare chi si cela dietro alla passionale lettera del titolo? Scelta troppo scema? Evidentemente no, considerando che qui la De Geners è fastidiosa, incapace, spiritatamente televisiva come non mai, come tutto il resto della pellicola in fondo.
Edited by LordDunsany - 27/4/2010, 17:42
Io non ricordo affatto che il titolo fece scalpore, sinceramente è la prima volta che sento titolo e autrice