CAMERA CON VISTA, Edward M.Forster

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view post Posted on 3/5/2010, 18:17
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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CAMERA CON VISTA - Edward M.Forster

1908


Alla fine è sempre il cuore a vincere


A volte capita di desiderare la solitudine, di sentirsi talmente estranei al mondo che ci circonda da ricercare un luogo dove poter passare alcuni momenti in completa solitudine, soli con i propri pensieri e le proprie riflessioni.
E ci ritroviamo così in una stanza, sdraiati su un letto, con la finestra spalancata e il vento che ci accarezza dolcemente il viso e fuori da quella finestra c’è tutto un mondo che ci aspetta, che ci chiama, che in un modo o nell’altro ha bisogno di noi e noi di lui, ma ora non abbiamo voglia di rispondere al suo appello, desideriamo soltanto stare qui, sdraiati a contemplare la vita che vediamo là fuori.
Dalla finestra si osservano tante cose, dai colori del cielo che si mescolano sapientemente a quelli della terra, dai profumi che emanano i fiori che impreziosiscono i giardini, dall’andirivieni frenetico delle persone, a noi così estranee, ma nel profondo così simili a noi, con gli stessi sentimenti, le stesse preoccupazioni e gli stessi desideri da realizzare.
Già, le persone…chissà a quanti di loro sarà capitato di vivere una storia d’amore in cui non credono più, di vivere accanto a un’altra persona che non amano più, verso la quale non nutrono più quella passione che ti travolge e ti trascina come un’onda che s’infrange sugli scogli e che non hanno il coraggio di affrontare in faccia la realtà, di chiudere definitivamente la loro storia d’amore perché non vogliono far soffrire chi fino a quel momento è stato la loro ragione di vita.
Un atroce dilemma, che ti lacera dentro, che ti fa sentire, in parte, una persona orribile.
Questo è ciò che deve aver provato in parte Lucy, la protagonista di questo romanzo.
Una ragazza semplice, ricca, ligia ai quei doveri che la sua classe sociale le impone, un personaggio molto somigliante alle varie eroine austeniane, verso la quale è impossibile non provare fin da subito una certa simpatia.
S’innamora di Cecil, un caro amico di famiglia, di estrazione alto-borghese, spocchioso e antipatico ma ben presto si renderà conto che la sua è una semplice infatuazione, l’amore vero, quello che ti travolge e ti sconvolge l’anima con la sua forza distruttrice lo scoprirà grazie a un altro uomo, George Emerson, un giovane sincero, realista e inizialmente deluso dalla vita.
Per Lucy George rappresenta tutto ciò che ha sempre desiderato e ricercato in un uomo, la sua perfetta anima gemella, ma non ha il coraggio di lasciarsi andare, per timore di far soffrire Cecil.
Alla fine però dovrà cedere, il richiamo del suo cuore è talmente forte da divenire insopportabile, ma si renderà conto, anche a sue spese, che qualsiasi scelta venga fatta, non sarà mai immune da una consistente quantità di dolore, ci sarà sempre qualcuno che soffrirà, nonostante tutti i nostri sforzi per impedirlo.
E’ la dura legge della vita, a cui non possiamo far fronte.
Un romanzo molto delicato, che ti culla, ti coccola dolcemente con quelle sue deliziose descrizioni, con quel suo stile semplice e determinato, che ti fa dimenticare per un attimo ciò che sei, la società in cui vivi e t’immerge in una piacevole e soave atmosfera romantica, che ti pervade come una leggera brezza estiva.
E un invito ad ascoltare sempre il proprio cuore, anche se a volte è difficile perché è talmente colmo di tristezza che non si ha assolutamente voglia di dargli retta, altre volte è confuso, dibattuto tra la paura di guardare avanti e la nostalgia dei ricordi.
Il cuore sa sempre cosa è giusto fare, sa che forse è possibile vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, sa che la vita è anche lotta e il coraggio di affrontare le avversità e di sconfiggerle.
Spesso però queste avversità sono immuni alle nostre armi e allora dobbiamo fermarci, guardare dentro noi stessi e cercare di trovare la strada giusta da seguire.
Questo è il modo più difficile di combattere battaglie, di superare ostacoli e avversità ed è il più difficile da imparare.
Io a trent'anni suonati non l'ho ancora imparato, ma ora ho la certezza della strada che devo seguire.

Voto: 7

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view post Posted on 4/5/2010, 12:41
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Sapiente Malizioso
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La tua recensione è molto bella; approvo particolarmente le tue considerazioni finali. Non ho mai letto questo libro (e non so se mai lo farò), ma se fa lo stesso ho lvisto il film che è tra i miei preferiti.. :D
 
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1 replies since 3/5/2010, 18:17   65 views
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