FIORI PER ALGERNON di
Daniel Keyes
Un romanzo che costringe a pensare a tematiche decisamente importanti, scomode e dalle mille sfaccettature da indagare, senza riuscire tuttavia a trovare una soluzione. E' giusto cambiare se stessi e il modo in cui la natura ci ha creati, se lo si desidera, quando la scienza sembra essere in grado di farlo?
SPOILER
Charlie è un uomo che desidera essere intelligente per poter comportarsi e vivere come gli altri, per poter piacere agli altri. Ma quando l'esperimento condotto su di lui ha successo, si trova a dover fare i conti con un'intelligenza mostruosa, che lo aiuta a comprendere anche il se stesso precedente e le dolorose angherie che ha subito da tutti quelli che lo circondavano, ma che lo rende anche irrimediabilmente diverso dalla persona che era prima.
Eppure, il comprendere tutto non aiuta anche a viverlo meglio.
Charlie si indigna, e quel che desidera disperatamente diviene non essere intelligente, ma essere semplicemente considerato un essere umano, e pretende che gli altri riconoscano che egli lo era anche prima, che il suo mondo ovattato e privo di cattiveria non era per questo degno di risate e scherno.
La sorte del topolino Algernon, che rappresenta in miniatura il suo futuro, lo coinvolge perchè nella creatura rivede se stesso, e la sorte che lo attende. Dalla cima di ogni cosa verso il declino inesorabile, ma senza rancore, con la gratitudine di aver almeno contribuito con la propria vita e la propria esperienza al progresso dell'umanità. Che senza affetto ed amore, tuttavia, non è mai vero progresso.
Un romanzo bello e 'denso'.
Voto: 8
Edited by LordDunsany - 29/10/2013, 18:06