L'ORRORE DI DUNWICH, H.P.Lovercraft

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view post Posted on 25/5/2010, 15:56
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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L'ORRORE DI DUNWICH - Howard Philips Lovercraft

1929

Quando si spalancano le porte dell’inferno…

Immaginate di essere dei viaggiatori solitari e di ritrovarvi all’improvviso davanti a un bivio.
Per pura casualità prendete la strada sbagliata e vi ritrovate in un paese alquanto sinistro…cosa fareste?
Questo è ciò che accade a un ignaro viaggiatore del Massachuttes, che si ritrova per puro caso in un paese sperduto tra oscure foreste e devastato da eventi terrificanti e forze ultraterrene.
Quali innominabili orrori si nascondono nelle oscure foreste che circondano la cittadina?
Da dove provengono quei misteriosi rumori ultraterreni che sconvolgono la vita di questa tranquilla cittadina?
La causa di tutto sembrerebbe attribuirsi a una bizzarra famiglia, i Whateley e al loro strano figlio, il piccolo Wilbur.
Dal giorno della sua nascita strani avvenimenti si sono verificati nella cittadina, dall’improvvisa apparizione di strane luci e curiosi i rumori provenienti dalla montagna, alla scomparsa di alcuni animali nelle vicine fattorie all’improvvisa morte dei suoi parenti più prossimi.
Chi è in realtà Wilbur? Un essere demoniaco o un abitante di un altro pianeta?
E’ veramente lui la causa di tutto ciò che si sta verificando in questa tranquilla cittadina o è opera di un’altra entità giunta da luoghi remoti per conquistare il nostro pianeta?
Solo grazie al tempo e a una sconcertante rivelazione sapremo la verità…
Racconto brevissimo, ma di un’intensità unica.
In poco meno di cinquanta pagine sono concentrati tutti i temi più cari a Lovercraft, la paura dell’ignoto che risiede nei recessi più nascosti dell’animo umano, mostri che si materializzano dal nulla davanti a noi, ma che in realtà sono la metafora delle nostre paure e delle nostre angosce più nascoste e che cerchiamo, vanamente, di reprimere.
Un racconto dall’atmosfera malsana, inquietante, che infonde nell’animo del lettore un’angoscia e un’inquietudine tali che permangono anche a distanza di ore dal termine della lettura.
Per Lovercraft l’incubo non è altro che qualcosa d’irrazionale che si trasforma in reale nella nostra testa dal momento in cui ne prendiamo visione e decidiamo di averne paura…è questo che fa il magistrale autore, ci spaventa con i suoi sottili giochi con le ombre, con i rumori, con le figure, perché quello che terrorizza maggiormente è l’invisibile, non ciò che si vede.
Racconto magistrale, onirico, visionario...

Voto: 8.5

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view post Posted on 27/5/2010, 18:02
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Sapiente Malizioso
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L'ho letto quend'ero adolescente, però legger la tua recensione m'ha riportato a galla tutte le sensazioni di allora.. Lovecraft è sempre molto "intrigante", ha portato alla conoscenza del mondo dei letturi questi mondi e divinità per troppo tempo obliate.. :) Primo o poi mi rileggo un pò del suo materiale..
 
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1 replies since 25/5/2010, 15:56   128 views
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