TOSA NIKKI - IL DIARIO DI TOSA di Ki no Tsurayuki
Il Diario di Tosa é uno dei primi esempi del genere diaristico di epoca Heian. Un campo che successivamente vedrà all'opera prevalentemente donne, ma che qui nello specifico vede all'opera un uomo.
Lo scritto, molto breve, presenta il resoconto del ritorno del governatore, che nella realtà é l'autore storico dello scritto, da una provincia lontana sino a Kyoto: il viaggio per nave viene descritto attraverso l'ansia di ogni persona per la meta, la capitale che tutti desiderano rivedere. I principali avvenimenti vengono commentati con poesie, declamate da persone di ogni classe sociale ed età, e da tutti colte come adatte al momento.
Non viene mai specificato chi stia parlando, ma le parole della donna che l'autore finge di essere parlano prevalentemente proprio di lui. Una figura malinconica, spesso patetica, caratterizzata dal dolore per la perdita di una figlioletta durante l'esperienza di semi-esilio nella provincia.
Il tono generale del diario é proprio di malinconia. C'é la speranza di rivedere presto l'amata capitale, ma allo stesso tempo nulla é più come prima, perché non tutti quelli che sono partiti vi hanno fatto ritorno. Ogni cosa sembra ricordare all'autore la bambina morta. Inoltre, anche le case che avevano lasciato anni prima non sono più le stesse: il tempo é passato inesorabilmente, e i suoi segni si fanno vedere.
Un testo nel quale sembra non accadere nulla, ma che si dimostra dolente e dolce alla lettura. C'é nei viaggiatori una sorta di mite rassegnazione nel non poter compiere le attività quotidiane che scandiscono la vita nella terraferma. Il ritmo delle parole é simile alla distesa del mare che fa da sfondo alla maggior parte delle vicende. Suggestivi e sfumati i paesaggi che vengono descritti.
Una lettura piacevole, che lascia addosso un po'di tristezza. Molto interessante e fondamentale per comprenderla l'introduzione.
"Osservando la luna
che splende scivolando
lungo la Via Lattea
scopro che
la sua foce é il mare"
"Ella vi è nata
ma in questa casa
non fa ritorno
la vista dei giovani pini
mi rende triste"
Voto: 8