Mutant Chronicles (2008, USA) di
Simon HunterThomas Jane (Sergente John Mitchell Hunter), Ron Perlman (Fratello Samuel), Devon Aoki (Valerie Chinois Duval), Benno Fürmann (Tenente von Steiner), J.Malkovich (Constantine), Anna Walton (Severian), Tom Wu (Juba Kim Wu)
Terra, 2707, il mondo è in mano a 4 corporazioni che si dividono il territorio: Bauhaus e Imperiali si spartiscono Europa ed Africa, Mishima l’Oriente e Capitol l’Occidente (compresa una parte d’Europa dell'Ovest). E’ in atto una durissima guerra per accaparrarsi le ultime risorse; soldati stremati combattono per pochi metri di territorio. Durante uno scontro nel centro Europa, sul confine tra Bauhaus e Capitol, riemerge dal sottosuolo la Necromacchina. Questo manufatto era giunto dalla spazio millenni prima inviato da una razza aliena con il solo scopo di trasformare gli uomini in mutanti ma era stato sigillato da un manipolo di coraggiosi nelle profondità della terra. Subito compare un’orda di umanoidi mutanti (i quali, insensibili ai normali proiettili, muoiono solo con armi che ledono l’epidermide) che travolge i soldati delle due fazioni; in poco tempo la Terra sarà devastata dall’evento e costringerà gli umani a preparativi d’evacuazioni verso il pianeta Marte (solo pochi fortunati hanno il biglietto). Fratello Samuel, possessore del libro sacro che racconta la storia dell’uomo e della vittoria sulla Necromacchina va dal regnante della corporazione Capitol, Constantine, chiedendogli un pugno di uomini per andare nella Macchina infernale e provare a sbarazzarsene per salvare il genere umano. Il variegato gruppetto (due asiatici, un tedesco, un messicano, un paio d’americani, un colored, una vestale ed il “prete”) è presto riunito e con l’ausilio della fede e di armi approppriate, parte per la missione impossibile.
Questo film nasce dal medesimo gioco di ruolo del ‘93 dal quale fiorirono diverse espansioni commericiali di discreto successo: giochi da tavolo, videogames, un gioco di carte collezionabili, libri e fumetti. Siamo nell’enorme campo della SF, il genere è Cyberg-punk, in un indefinito futuro simil-tecnologico, dove tutto è comandato da pochi. L’introduzione è molto buona, così come la fattura delle immagini; la premessa iniziale sembra promettere benissimo, c’è pure un discreto ritmo che non cala quasi mai ed i mutanti “spaccano” come piace a me. Putroppo però il prodotto si rivela essere di medio-basso livello: i personaggi, presentati alla spicciolata, hanno lo spessore di una piadina, non riesce proprio di afferzionarcisi. Tom Jane ha meno espressività di N.Cage ed il plot si perde in irritanti banalità viste mille volte (perché?). Si sa già chi si sacrificherà e come (che te ne fai dei due orientali e del soldato di colore? Il macho dev’essere per forza l’american boy
), così come si sa già come sarà il finale (che però presenta un’immagine finale inaspettata e accattivante). I temi della religione, della fratellanza tra i popoli, della fede nelle possibilità uomane sono solo sfiorati. Alcuni aspetti sono lasciati al caso: perché i primi mutanti sono già tali in pochi secondi? Ma se devono esser portati al centro della Macchina! Perché i nostri eroi combattono contro milioni di mutanti e portan così poche munizioni? Perché Tom Jane deve fare l’eroe a tutti i costi per salvare il suo amico e poi si libera di lui in pochi secondi? Perché Tom Jane lascia combattere le due ragazze con le spade mentre lui, che sta facendo altro, ha una pistola? Perché tante enfatizzate scene di eroismo? Perché la scena, inutile, dell’imbarco dei terrestri tramite pedaggio risolta poi dal solito Jane? Troppi perché: se azione dev’essere che azione sia, ma i raccordi tra uno scontro e l’altro dovrebbero esser curati meglio (sono da sempre convinto che la differenza tra un film sufficiente e un bel film sia tutta qui!). Mi sono piaciuti molto l’atmosfera, gli assalti dei mutanti e la parte, troppo breve, con John Malkovich. Mi fa rabbia perché si poteva fare moooolto di più!
VOTO 6
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