AMERICAN PSYCHO, Mary Harron

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view post Posted on 19/8/2010, 14:54
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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AMERICAN PSYCHO(Canada 2000) di Mary Harron con Christian Bale, Jared Leto, William Defoe, Josh Lucas, Samantha Matis, Justin Theroux.

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La genialità che cade inevitabilmente nella pazzia

Manhattan, 1987.
Il ventisettenne Patrick Bateman è padrone del mondo...sistemato da papà alla vicepresidenza di una grossa società di intermediazione finanziaria, si gode il massimo della vita: vestiti d'alta sartoria, limousine con autista, appartamento megagalattico con videoteca porno, i migliori ristoranti del mondo, cocaina, fotomodelle, una fidanzata ufficiale e un'amante ufficiosa, una segretaria devota, un lavoro lussuoso e impercettibile che gli dà il tempo di occuparsi maniacalmente della sua forma fisica, peraltro scultorea, e di frequentare prostitute d'alto e basso bordo.
Pat vive in una patinata fortezza d’indifferenza, gira sempre con auricolare e musica pop nelle orecchie, è sarcastico e distaccato nelle discussioni da bar con gli amici del lavoro, rampolli vicepresidenti anch'essi; in realtà è roso da un'ansia divorante, dal terrore di essere lasciato indietro dalla sua cerchia(la mancata prenotazione al ristorante di grido, la qualità dei biglietti da visita dei suoi colleghi, venire scambiato per un'altra persona dall'ennesimo vicepresidente della società).
Ognuna di queste cose, e al tempo stesso la loro quotidiana somma, fanno tracimare in lui una frustrazione furibonda, che reprime dentro abiti impeccabili e brillantezza mondana, ma che sfoga poi di notte dilettandosi con asce, seghe elettriche, pugnali e punteruoli assieme a compagni e compagne di giochi tutt'altro che consenzienti.
Tratto dall'omonimo best seller di Bret Easton Ellis, il film della Harrows ci conduce per mano in questo viaggio visivo, a tinte forti, nella mente malata di Patrick Bateman, broker di Wall Street di giorno, spietato serial killer di notte, in quella che è stata la più criticata e dura accusa all'arrivismo e al rampantismo anni 80.
Visività sottolineata dall'iconografia presente nella locandina, da questo rosso sul bianco e dal contrasto creato dall'uno sull'altro.
Bianca come l'asetticità dell'esistenza diurna del protagonista, che vive una vita di facciata, determinata da un occupazione principale, che si basa sull'attenzione maniacale verso aspetti all'apparenza insignificanti, come la cura estrema per l'aspetto fisico, la scelta di una determinata griffe nel vestirsi, dei ristoranti più "in" della città.
Nella corsa al successo non c’è spazio per sentimenti come l'amore, l’amicizia e l'attenzione alle cose, i suoi affetti dovrebbero essere "gestiti" da una ragazza che non ama e che non lo ama, o da un gruppo di "amici" che sovente lo scambiano per qualcun altro.
Citando Peter Gabriel è parte del "macchinario", ma non intende uscirci, come da sua esplicita ammissione.
La notte invece Patrick si trasforma, nei suoi delitti c’è una specie di esorcismo-epurazione, le sue vittime sono corpi che incarnano spettri, quali la miseria (sia materiale, il barbone, che spirituale, le prostitute) o la concorrenz
SPOILER (click to view)
(uccide a colpi d'ascia un collega solo perché invidioso della sua capacità di trovare sempre un posto libero al Dorsia
), spettri che vuole eliminare dalla sua testa perchè ne è impaurito.
In questo viaggio ci sembra, paradossalmente, quasi di essere dalla sua parte, Come una sorta di assoluzione data dal desiderio di uccidere presente in noi.
La lucidità con la quale compie le sue efferatezze, mentre recensisce gli album che hanno influenzato la scena musicale degli anni ottanta, Rendono la storia totalmente grottesca(
In tal senso, fattE ovviamente le dovute distinzioni di sorta, un paragone può esser fatto con quell’”Arancia Meccanica” di Kubrick, opera altrettanto controversa, in cui il protagonista pestava le vittime al ritmo delle musiche di Beethoven).
Infine la sua confusione mentale nel non saper distinguere tra gli spettri della sua mente e le vittime, persone reali, che incarnano tali spettri, lo porta a non distinguere nemmeno se i suoi delitti siano veri o immaginati.
E sta nella rivelazione finale la sua condanna, l’unico vero fantasma si era incarnato in lui e non negli altri, e questo è quello della pazzia.
Incredibilmente straordinario Christian Bale, il vero punto di forza di questo film…bellissimo come non mai, ambiguo, simpatico e pazzo furioso.
Un personaggio complessissimo che lui interpreta divinamente…lo ribadisco ancora una volta, per me è uno degli attori più interessanti e talentuosi della “nuova” Hollywood.

Voto: 7
 
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Baba1989
view post Posted on 19/8/2010, 19:59




Anche a me piace moltissimo Bale, emerge da una fitta schiera di attori monofaccia (Cage docet)..
Non ho visto questo film, poichè non ho ancora letto il libro; fatto questo, lo vedrò sicuramente, anche perchè mi sembra molto appetitoso. :)
 
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maxmagnus
view post Posted on 21/8/2010, 08:12




Interessante film, chi ha letto il romanzo asserisce che molte sfumature si sono perse nel film e non ha la sua stessa forza corrosiva.
Il film è comunque buono, forse non ti riesce a far emozionare completamente, ma ti fa riflettere e molto.Bale è veramente eccellente e interpreta una figura di serial killer originale.
Scene indimenticbili: quando il protagonista crepa d'invidia di fronte ad altri che hanno il biglietto di visita piu bello del suo e le sue disserzioni sulla musica anni 80(phil collins ed altri )solo apparentemente(appunto) profondi.
Patrick Bateman è il classico yuppie anni 80, un "eroe"
cinico, che si muove in un mondo conformista e il cui unico valore è il denaro. Bateman è totalmente solo al mondo, tagliato fuori da qualunque contatto con gli altri che vada al di là di un rapporto superficiale,si muove in un mondo in cui sono impossibili rapporti profondi, è impossibile qualsiasi empatia con gli altri.
Quello che viene descritto è un universo completamente appiattito e privo di significato. Gli altri non sono diversi da lui, i personaggi sono tutti impersonali,belli, ricchi,con il culto del fisico perfetto,vestiti ccon abiti firmati,l'unica cosa che conta è quella di apparire, come dimostra anche la scena dei biglietti da visita.Come trovare un senso in un mondo simile?allora lui porta all'estremo le cose(ed è solo questo che lo differenzia dagli altri), cadendo negli abissi della follia,oltrepassando ogni limite immaginable per superare l'appiattimento. Il protagonista si muove in un mondo privo di senso, senza Dio e senza anima, la giustizia è morta, la sessualià è qualcosa di freddo e cerebrale,privo di amore, ridotta a una questione di quante persone e quante volte.Non esiste altro che apparenza e narcisismo,(il protagonista che si guarda continuamente allo specchio quando fa sesso) e questa superficie manca completamente di profondità.A Bateman la realtà sfugge di mano e non si capisce cosa faccia veramente e cosa immagini solo di fare, dal momento che non esiste alcuna istanza di controllo al di fuori della sua stessa, solipsistica realtà.

Edited by maxmagnus - 21/8/2010, 09:36
 
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view post Posted on 1/9/2010, 22:40
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Sapiente Malizioso
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Due belle recensioni, non c'è che dire! :D :D
In quanto appassionato fan di Ellis e sommo estimatore di Bale non potevo farmi scappare questo film; ricordo benissimo la crescente impazienza che mi aveva preso quando stava per uscire al cinema, l'emozione che ebbi sulle immagini iniziali proiettate sul grande schermo nel buio della sala. Avevo grandi aspettative, non del tutto esaudite. La Harron ha costruito un film molto patinato rendendo benissimo l'atmosfera di quegli anni cercando di stare il più vicino possibile al testo del romanzo. La scena dei biglietti da visita è quella che rende meglio l'idea di quelleche viene raccontato nel libro. Quello che non va è la raffigurazione di Patrick (un Bale bravissimo), nella pellicola è "troppo" personaggio, nel romanzo è assolutamente mimetizzato sullo sfondo, è esattamente come gli altri, in più ha solo la mania omicida e fa cose molto peggiori di quelle viste nel film (e le compie in maniera meno plateale, più "minimal") e, fondamentale, non è così "vanitoso". Molte scene succulentissime del romanzo (vedasi quella dello zoo) sono state levate ed il finale è stato assolutamente modificato, in peggio, facendo perdere il significato del tutto..
Intendiamoci, m'è piaciuto, però si poteva far molto ma molto meglio: le disquisizioni ad inizio capitolo su un particolare cantante o disco sono imperdibili e capisco fossero assai difficili da inserire, ma almeno alcune parti in cui si parlava maggiormente di "marche" di vestiario sarebbe stato bello poterle vedere.. Promosso con riserva, ma "Glamorama" non lo porta nessuno sullo schermo?? :ani-11aquarius.gif:
VOTO 6,5
 
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LadyTriffide
view post Posted on 2/9/2010, 00:06




Visto che sembra che la scena preferita da tutti (sia nel film che nel romanzo) sia quella dei biglietti da visita, andatevi a rivedere il video! :)

www.youtube.com/watch?v=WJUBPeOpCf0
 
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4 replies since 19/8/2010, 14:54   383 views
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