SOMEWHERE

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tiresia5
view post Posted on 16/9/2010, 07:53




Somewhere (USA 2010)
Un film di Sofia Coppola. Con Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Karissa Shannon, Kristina Shannon

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A me la Coppola piace e mi è piaciuto anche Maria Antonietta. Mi piace come pensa il cinema, non ovvio, che sa aspettare (qui 4 giri di ferrari in pista solo come inizio e camera fissa, ovviamente), che sa parlare con le sole inquadrature (fra tutte inqudratura stretta su babbo e figlia in piscina a prendere il sole, cinepresa che si allontana includendo il mondo).
Ma questo è Lost in Traslantion 2, ecco il problema. Le varianti sono minime, qui è la genitorialità, lì l'amore, qui forse l'autobiografismo è più smaccato, ma poco importa. Personaggio principale in bilico, sicuramente perso, un individuo, qui la figlia, gli esacerba la crisi e lo aiuta, il mondo va con le sue regole, la macchina dello spettacolo non si può fermare, ma noi forse sì. Meno disillusione, più speranza.

Bella la scena del make up, ma proprio lui coperto dalla biacca, con il solo respiro: fa tanto laureato, fa tanto Kubrick, ma, ecco, qui non c'è soggettiva, qui anche l'ultimo senso, la vista, non c'è, lui può solo respirare.

Il film della Coppola è un puro film da cinefili, non è un capolavoro, ma è valido.

Delle famose scene in Italia a me sembra che si siano state sottolineate quelle sbagliate: la cerimonia dei telegatti, l’albergo etc sono probabilmente frutto di ricordi personali (la cerimonia dei telegatti è ancora così, la nostra televisione è così, vuoto pneumatico, cosce all’aria e lo pseudo comico giullaresco). Ma la scena davvero rivelatrice a me sembra un’altra: la mattina dopo in albergo la Chiatti che cerca di parlare alla bambina. Ecco, lì non solo c’è tutta l’accusa della figlia al padre e all’emerita sconosciuta (la Elle è brava con gli sguardi e i bronci), ma la Chiatti intavola una discussione illuminante: ce l’hai il fidanzato? Lei in quanto donna vede le donne, anche le bambine, come proiezione di una coppia, sempre, indiscutibilmente, appendici di un uomo; con quel discorso traccia un futuro per la ragazzina, ne disegna il ruolo predefinito; con quelle parole infrange il limite dell’infanzia, come se fosse necessario accorciare il tempo dell’indefinito che è tipico di quell’età e abitarlo con le logiche, cretine, dell’età adulta.

Edited by LadyTriffide - 20/9/2010, 15:55
 
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LadyTriffide
view post Posted on 4/1/2011, 01:09




Mi sento sempre in soggezione leggendo le tue recensioni, complimenti per le analisi puntualissime a cui io non arrivo mai... ("ce l’hai il fidanzato? Lei in quanto donna vede le donne, anche le bambine, come proiezione di una coppia, sempre, indiscutibilmente, appendici di un uomo") sono illuminanti, ma benchè ti do ragione in tutto quanto ciò che hai detto, penso che il grande talento della Coppola sia scivolato su una buccia di banana, troppi vuoti senza senso, senza pathos, non ho provato pena, gioia o interesse per questo personaggio, non ho pensato "povero cristo" o "che vita meravigliosa che ha!" , le immagini (le vere protagoniste del film) non mi hanno trasmesso niente, non mi hanno fatto sognare o odiare Los Angeles, un film non deve per forza "emozionare" o "commuovere" ma almeno deve darmi quel qualcosa che lo possa rendere almeno un bel film, come esempio mi viene da pensare a Elephant, non succede assolutamente niente per 3/4 eppure l'ho trovato straordinario.
Personalmente la cosa che mi irrita maggiormente è lo spreco di talento, tutti i film della Coppola fino ad ora li avevo tanto apprezzati :(

VOTO 4
 
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Baba1989
view post Posted on 17/1/2011, 19:43




La Coppola mi piace, e tanto.
Mi avvicino ai suoi film con grandi aspettative, fiduciosa nel suo saper fare cinema. Amo la sua impronta, il suo linguaggio, le sue allusioni, le sue illusioni, i suoi colori e le sue musiche.
Vedendo Somewhere però sono rimasta delusa. Ma non perchè il film sia particolarmente sgradevole: sono rimasta delusa perchè la Coppola questa volta non ha osato.
Non ha avuto il coraggio di sperimentare un nuovo modo di raccontare qualcosa, è tornata a ripararsi nel tepore di un suo grande successo, Lost in translation appunto, di cui il presente film è solo pallida rediviva.
Lì c'era delicatezza, romanticismo, poesia, Tokyo, le persone, la conoscenza e non il sesso, l'ironia che avvolge il dolore e lo rende struggente, come per le vergini suicide.

La Coppola non ha osato perchè ha ripreso la formula precedente, l'ha rimescolata, e ha tirato fuori dal cilindro questa storiella banalotta e appesantita sull'attore che possiede tutto quello che si può desiderare dalla vita, ma in realtà si rende conto di non avere nulla di vero, e l'unico suo contatto con la vita è la figlia che aspetta nel corridoio dell'albergo il suo papà mentre lui "usa la doccia della vicina di camera".

Insomma, questo film non concede ampi spazi all'inventiva, ma possiede i pregi congeniti di un film di Sofia Coppola: l'aria vagamente orientale delle lunghe inquadrature senza dialogo, la focalizzazione spiazzante su immagini "dense" (la macchina che fa lo stesso circuito incessantemente, la maschera, ma anche solo il fermarsi a guardare un portacenere, e vederlo davvero), le sequenze fatte di contrasti, di paralleli, di colori mai casuali (bellssima la scena dell'esibizione di pattinaggio della figlia, così pura, lieve, inconsapevole, la piccola Cleo che ha addosso un costumino di scena che pare quello visto poco prima addosso alle due imbarazzanti "ballerine della camera da letto").
Il taglio di questa regista è pregevole e sempre interessante, ma stavolta poteva fare molto di più.

Voto: 5.5
 
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view post Posted on 18/1/2011, 17:43
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Sapiente Malizioso
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Letti i commenti sembra proprio sia poco entusiasmante! Tarantino, potevi premiare Tsui o Woo o Miike invece che questo :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 19/1/2011, 09:53




Concordo Lord!!

Ma Baba, comunque un 5,5 glielo concedi, quindi non l'hai così disprezzato?
 
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Baba1989
view post Posted on 19/1/2011, 13:27




CITAZIONE (LadyTriffide @ 19/1/2011, 09:53) 
Ma Baba, comunque un 5,5 glielo concedi, quindi non l'hai così disprezzato?

Il mio voto in questo caso non è oggettivo, il film mi ha deluso e annoiato, premio semplicemente il "taglio" dato alla pellicola, che rispecchia pienamente lo stile della Coppola e quindi apprezzo.. :bleh.gif: :)
 
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tiresia5
view post Posted on 19/1/2011, 20:38




:D E' un film antinarrativo e completamente cinefilo, ma ripetitivo nel tema trattato, indubbiamente è una pecca, perchè non aggiunge molto alla storia dei suoi film , ciò che dice lo dice in maniera forte e personalissima
 
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6 replies since 16/9/2010, 07:53   80 views
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