CITAZIONE (Baba1989 @ 29/9/2010, 19:55)
Non voglio apparire troppo cinica, ma ritengo arrogante, patetico, moralistico, negare che l'apparenza conti, in maniera più o meno accentuata, sulla nostra prima impressione
Ti do pienamente ragione.
Personalmente ritengo ipocrita(o ancor peggio ingenuo) chi pensa che nella vita basti solo il solito luogo comune “tanto basta essere belli dentro”.
E ti do nuovamente ragione quando scrivi che non ci si dovrebbe lamentare di tutto ciò, ma quando vedo ragazze di quindici anni che stanno scomparendo piano piano perché devono assolutamente entrare nella taglia 40(come sta succedendo alla figlia della mia più cara amica) perchè altrimenti non si sentono al passo con la moda, allora mi domando se tutto ciò abbia davvero un senso.
Hai scritto delle cose giustissime, la colpa è nostra, della società in cui viviamo, una società che, con i suoi modelli di bellezza, ma anche di superficialità, è una delle cause principali dell’inadeguatezza e dell’insicurezza che colpisce molte ragazze e molte donne.
Ormai la vita ha senso solo se sei figo, se hai un ottimo lavoro e una bella famiglia, in parole povere solo se sei un vincente.
Allora si, sei degno di vivere, in caso contrariovali meno di zero.
Forse l’unica fortuna della mia vita è stata non credere a tutto questo, sarà perché ho sempre pensato che la vita fosse ben altro, che per stare bene ho bisogno di altri stimoli, ho bisogno di aiutare chi mi sta accanto, ho bisogno di impegnarmi in ciò in cui credo, ho bisogno di assaporare le cose minime che la vita mi offre ogni giorno.
Ritengo che se tutto ciò venisse insegnato ai ragazzi fin dall’infanzia, allora tanti di loro non si perderebbero, non si farebbero del male in questo modo.
E' vero, l'aspetto fisico conta molto, ma basta davvero poco, basta essere se stessi e sentirsi bene con il proprio corpo, non essere la modella o la velina che sgambetta in tv, ma molte ragazze questo, purtroppo, non riescono a comprenderlo.
Parlerò con tutta sincerità, la corsa al successo che c’è oggi mi da la nausea, quella non è vita, quella è follia.
Un ragazzino che prende un quattro a scuola o litiga con i genitori oggi si suicida, perché non sa più perdere ed è questo che mi spaventa più di ogni altra cosa, bisognerebbe insegnare ai ragazzi che nella vita bisogna sempre lottare e trovare la forza di rialzarsi quando si cade.
Oggi, purtroppo, non lo sanno più fare e, cosa ancor peggiore, non c'è nessuno che abbia più voglia di insegnarglielo.