SCHEGGE DI FOLLIA, Michael Lehmann

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view post Posted on 26/10/2010, 17:54
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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SCHEGGE DI FOLLIA(USA 1989) di Michael Lehmann con Winona Ryder, Christian Slater, Shannen Doherty, Lisanne Falk, Kim Walker, Patrick Labyorteaux, Jennifer Rhodes

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L'infernale mondo degli adolescenti

Veronica, una brillante adolescente, frequenta un liceo americano ed è costretta a vivere ogni giorno a contatto con le manie e le abitudini perbeniste e venali delle sue amiche.
Anche se non approva fino in fondo questa situazione, decide di far buon viso a cattivo gioco, ma le cose cambiano quando incontra un misterioso e affascinante ragazzo che si ribella alle regole e con il quale stringe un profondo e morboso legame d’amore.
Costui si sente come un giustiziere chiamato a ripulire il mondo da tanta superficialità, ma la sua mania di grandezza sfocerà ben presto nell’eccesso, portandolo alla rovina…
Per chi ha vissuto l’adolescenza nei primi anni ’90 come me questo film rappresenta un piccolo e indimenticabile cult.
Un autentico capolavoro, come l’onirico “Donnie Darko” un racconto macabro e malato, un viaggio nella devianza legata alla repressione, al consumismo e alla sopraffazione nei confronti di chi non si sa difendere.
Un film che mostra come il perbenismo e il conformismo statunitense possano essere causa di un’insoddisfazione sotterranea, una sorta di mondo fasullo dove la scuola viene vista come una sorta di catena alimentare, dove il pesce più grande mangia il pesce più piccolo, dove le altre istituzioni(famiglia, chiesa) sono totalmente inadeguate al ruolo di educatrici, dove i mass-media non sono altro che avvoltoi in cerca di ascolti e dove sentimenti come l’amore e l’amicizia sono solo delle effimere illusioni.
E la ribellione giovanile che il personaggio di J.D. (le stesse iniziali di James Dean non sono certo una coincidenza) vorrebbe incarnare alla fine trova solo il pretesto per sfociare nella pazzia.
Che ruolo può avere la morte in un mondo simile? Forse può abbattere le barriere sociali, dare un attimo di gloria ai perdenti, e far sì che coloro che li hanno torturati siano ricordati come persone migliori di quanto fossero in realtà.
Insomma, non fatevi ingannare dalla patina da commedia giovanile, questo sconosciuto gioiellino è un film denso di significato e carico di provocazione(uccidere gli studenti più in vista di un liceo bigotto, ipocrita e dominato dalle apparenze e dalla vana ricerca della popolarità è un disperato tentativo di opporsi all'estrema infelicità che quel clima malato ha costituito) e il bello è che Lehmann non lo fa prendendosi troppo sul serio, come a fare una predica a questo schifo di mondo, ma al contrario con uno humor nero e delirante che nemmeno David Lynch e il miglior Quentin Tarantino avrebbero saputo fare.
Due parole sull’interpretazione degli attori protagonisti: bravissima, come sempre, Winona Ryder nei panni dell’intraprendente e coraggiosa Veronica(questo film ha rappresentato per lei la consacrazione assoluta a nuova stella di Hollywood e ad attrice più promettente degli ultimi vent’anni) ma un plauso particolare va a Christian Slater, attore che amo particolarmente ma che, purtroppo, non ha avuto mai modo di farsi conoscere a dovere.
Una grottesca e spietata favola dark, su cui si dovrebbe riflettere molto…un peccato che sia così poco conosciuta nel nostro paese.


Voto: 8.5
 
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