L'ORRORE SOTTO IL TUMULO, Howard Philips Lovercraft

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view post Posted on 10/11/2010, 18:57
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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L'ORRORE SOTTO IL TUMULO Howard Philips Lovercraft

1929

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Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura. E la paura più grande è quella dell'ignoto

America, anni ’30.
Uno sperduto paesino della California richiama l’attenzione di un giovane esploratore, chiamato a risolvere un caso che va al di là di ogni razionalità e conoscenza umana.
Presso questa città si erge un misterioso tumulo, sul quale si aggirano, di notte, due inquietanti figure, una è un uomo senza testa, l’altra somiglia a un’antica donna azteca.
Come se non bastasse queste due figure sembrano, di volta in volta, scomparire e riapparire dal nulla.
Diversi esploratori hanno tentato negli anni di risolvere il caso, ma la maggior parte di loro sono andati incontro a indicibili disgrazie(alcuni sono impazziti, altri si sono ritrovati con gli organi interni invertiti, altri ancora non hanno più fatto ritorno alle loro case).
Il giovane esploratore, non intimidito da questi oscuri fatti, grazie alla protezione di un prezioso e antico talismano donatogli da Aquila Grigia, un vecchio capo indiano, parte alla volta del tumulo dove s’imbatte ben presto in un tubo che attira stranamente il suo talismano come una calamita e che contiene un manoscritto, che si rivelerà poi la causa di tutti quegli strani avvenimenti.
Erano mesi che non leggevo più nulla di Lovercraft e anche questa volta sono rimasta colpita ed estasiata dalla sua immensa bravura.
Un racconto affascinante questo suo “L’orrore sotto il tumulo”, un’interessante e perfetta miscela di horror e fantascienza, raccontato con il tipico stile di Lovercraft, unico nel suo genere eraro da eguagliare.
Ancora una volta Lovecraft riesce a investigare ed entrare nell'animo umano andando a fondo e toccando i più fragili e nascosti pilastri del suo essere, per mettere in dubbio la sua apparente supremazia e controllo che egli crede di avere sul mondo.
La paura per Lovecraft è il sentimento più antico e più forte dell'animo umano che ogni volta è messo a dura prova dovendo affrontare realtà al di fuori del razionale comune…come si può sconfiggere la paura per l'ignoto e per ciò che appare così diverso, alterato, terrificante e allo stesso tempo per certi versi affascinante? Forse solo affrontandolo a viso aperto senza porsi limiti, in quanto ci troviamo di fronte a delle realtà irrazionali.
Unico neo se così lo si può definire, è rappresentato dal piacere di Lovercraft di dilungarsi un po' troppo sulle descrizioni, senza soffermarsi sull'azione diretta della storia ed escludendo così un po' i dialoghi e i pensieri dei protagonisti, ma è un misero difetto che gli si perdona subito, non appena entriamo “fisicamente” nella narrazione, non appena viviamo in prima persona l’avventura del protagonista, non appena scendiamo anche noi, con lui, in quell’orribile tumulo.
E’ inutile, non si può assolutamente resistere al suo sottile modo di raccontare suggestioni e angosce, di forgiare inquietanti episodi soprannaturali, di creare mitologie aliene abominevoli…Lovercraft è unico nel suo genere, è semplicemente un genio.
Mi dispiace solo che, paradossalmente, delle sue opere, cui sono debitori romanzi e film in gran numero, restino ancora pochissime le pellicole chiaramente tratte dai suoi romanzi(e quelle poche in modo chiaramente discutibile) e mi auguro che con il progetto di Guillermo del Toro “At the Mountain of Madness” si rimedi finalmente a questa mancanza, purché non venga violentato il progetto iniziale(non vengano inserite cose inventate solo per far piacere a un certa tipologia di pubblico).
In attesa di ciò, mi godo queste sue opere immortali, nella speranza che quest’autore venga finalmente rivalutato(lui ed Edgar Allan Poe sono due dei tanti autori che farei leggere nelle nostre scuole).
Un ultimo pensiero: se siete fra tutti quelli che s’inchinano a ogni nuova uscita di Stephen King, prendete in mano un romanzo di Lovercraft e capirete finalmente cosa sia il vero genio.

Voto: 7.5
 
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SconosciutoKadath
view post Posted on 26/7/2017, 11:59




Ecco un' altra delle colonne di quel letterario santuario alieno che è il Ciclo di Cthulhu di Lovecraft.

Recensione inappuntabile, devo dire. Anche in quest'opera fantascienza e horror vengono miscelati sapientemente, come solo Lovecraft sa fare. Non mi dilungherò più di tanto sui contenuti; non si può descrivere Lovecraft a chi non conosce Lovecraft. Si può invitarlo, esortarlo a conoscerlo.

La brutta notizia è che il progetto del film di Del Toro "Le montagne della Follia" non vedrà la luce, almeno per ora.

In quanto alle opere di Stephen King concordo in pieno con te. King è il re dell'horror moderno, commerciale, fatto per riempire gli scaffali degli autogrill. Paragonare King a Lovecraft è come paragonare Scamarcio a Daniel Day-Lewis.

Il mio voto : 8
 
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1 replies since 10/11/2010, 18:57   712 views
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