HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE

Harry Potter e i doni della morte (UK , USA 2010)
Un film di David Yates. Con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Helena Bonham Carter, Bonnie Wright



Al contrario di quello che immaginavo, questo penultimo capitolo è risultato più coinvolgente e appassionante dei precedenti, continuo a ripetermi dicendo che questo NON è un film per bambini, la sala dove sono stata era gremita in maggioranza da preadolescenti, a mio avviso troppo impressionabili
In questo ultimo libro, Harry, Hermione e Ron sono in cerca dei sette Horcrux (oggetti) che compongono l'anima di Voldemort , senza il ritrovamento e la distruzione degli stessi il signore oscuro non può essere eliminato. Tra mille peripezie dovranno cercarli e distruggerli (in questa prima parte ne recuperano soltano uno).
Quindi questo film a differenza dei precedenti, è decisamente on the road, Hogwarts (la scuola di magia) non viene mai fatta vedere, c'è molta meno magia, nessuna scopa volante e niente amore adolescenziale, per quanto può sembrare strano, l'ho apprezzato moltissimo!
Questo film è dedicato principalmente ai fan lettori dell'intera saga, non è didascalico, ti presenta i personaggi con i loro nomi, senza presentarli, rimembra vecchi episodi senza spiegare nel dettaglio l'accaduto e poi è rivolto ad un pubblico più adulto, le atmosfere dark, i mangiamorte, i dipendenti del ministero, neanche un bambino, solo i tre ragazzi la quale viene specificata all'inizio la maggiore età.
Come al solito ho trovato irritante ed egoistica la figura di Harry, la sua costante volontà per sette anni di voler fare di testa sua è decisamente fastidiosa! A dir la verità non ho mai trovato Daniel Radcliffe un buon attore e in questo film pure Emma Watson era poco credibile.
Comunque a parte questo ottima aderenza al testo (dopo il terzo film ci voleva proprio!) e credo sia il film che soddisferà maggiormente i fan, come me, del libro!

VOTO 7 (è sempre Harry Potter, non si può dare di più )

Come già scritto in un altro topic, ripeto che la pellicola si dimostra poco chiara per chi come me non ha letto i libri, alcune parti non vengono spiegate e causano solo confusione, il che, filmicamente parlando, è un difetto non da poco.. Oltre questo, l'ho trovato troppo lungo, noioso, e con un Harry Potter più irritante che mai..

Migliore del precedente, è un filmn soddisfacente per ritmo (sì anche con il nulla delle attese in tenda), per scenografie, fotografia, effetti speciali. Brillante la trovata della cinesizzazione del racconto dei doni della morte, molto fuori rispetto allo stile laccato di Harry Potter, ma molto centrato per via del racconto che descrive, che è un racconto che riguarda il dialogo con la morte, il confronto con essa, dunque la paura di essa e in definitiva la paura che si prova nel vivere.
Meno potente di quanto non fosse nel libro la sequenza dentro il ministero della magia, ma comunque gli elementi razzisti sono disseminati lo stesso, notare cosa trova Harry quando apre il cassetto delle Umbridge, è esattamente un foglietto razzista d'epoca a cui alla parola ebrei è stata sostituita la parola Babbani. La storia volge alla fine con tocchi cupissimi, ma è pienamente nello spirito del libro. Le introspezioni psicologiche non sono nel carattere della saga, ma va bene così. Bella la scena iniziale dell'annullamento di Hermione, lei scompare dalla memoria dei suoi genitori cancellandosi dalle foto che testimoniano il suo esserci stata con una lunga sequenza avvolgente. E notare quanto il vissuto di Hermione serva via via a salvarli, quel vissuto che lei ha dovuto rinnegare.
I tre protagonisti non sono mai stati gran che, ma Radcliffe è massacrato dal doppiaggio.

Convengo con entrambi che se non si è letto tutti i libri e che quindi non ci si è appassionati alla saga, guardare i film è del tutto superfluo