I TURBAMENTI DEL GIOVANE TORLESS, Robert Musil

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view post Posted on 30/11/2010, 19:29
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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I TURBAMENTI DEL GIOVANE TORLESS

di Robert Musil

1906

Ragione contro sentimento, mente contro cuore

Il profondo amore che nutro nei confronti di questo romanzo lo devo esclusivamente al mio professore di lettere al liceo.
Ricordo ancora con piacere le ore in classe trascorse ad ascoltare la sua voce, mentre ci raccontava i tratti salienti, quelli che lo avevano più colpito, di questo difficilissimo libro.
Difficilissimo sì e molto molto duro…non è certamente un romanzo per i più sensibili, ve lo posso assicurare.
Un romanzo abbastanza complesso, che mette a nudo i turbamenti di un adolescente, Torless appunto, chiuso in collegio militare per giovani rampolli della borghesia austriaca.
Fin qui sembrerebbe tutto normale, vive le sue amicizie, la malinconia della lontananza da casa e il fascino per un ambiente che lo vede diventare adulto e abbandonare la vita adolescenziale.
Ma ecco che interviene in questo scenario un motivo di turbamento, ovvero la scoperta che un suo compagno di classe è l'autore di alcuni furti avvenuti all'interno del collegio.
A saperlo sono solo in tre, Torless e due suoi compagni più grandi che si ritrovano nelle mani un potere immenso sull'autore del furto, Basini, che diviene così la loro piccola cavia da laboratorio. Sevizie, umiliazioni e sofferenze varie vengono imposte al giovane ragazzo colpevole del furto che è disposto a tutto affinchè il segreto rimanga tale.
Il riconoscimento da parte di tutti di un tale misfatto lo sottoporrebbe alla vergogna pubblica e all'esclusione dal collegio.
I tre ragazzi decidono di esercitare questo enorme potere acquisito per sperimentare le loro teorie che nascondono una natura sadica e crudele cui alla fine decide di allontanarsi Torless.
Il povero Basini diventa il loro amante, eccita le loro menti e li porta a gesti maniacali.
Beinberg e Reiting, i due compagni di sevizie di Torless, abusano del loro potere dimostrando un'indole ben più malvagia di quella del loro giovane compagno che matura repulsione e disprezzo per questi che non riescono a controllare i loro istinti più animali.
Per Torless Basini non è solo uno strumento di piacere, ma è una sensazione, un sentimento e cerca in ogni modo di studiarlo e di indagare il suo pensiero.
Che cosa accade all'uomo nel momento in cui cessa di essere tale? Cosa si rompe dentro quando un uomo si abbassa a commettere atti così tremendi? Cos’è la realtà che ci appare se non un involucro che contiene in se molto altro che però è impenetrabile?
Questi e molti altri quesiti corrodono la mente del giovane Torless che non riesce a soffocare in se il bisogno carnale di trovare soddisfazione nell'umiliazione e nel contatto fisico e sessuale con lo sventurato ragazzo.
Il giovane Basini diventa così il simbolo della ragione che viene violentata e maltrattata affinchè giunga a darci le risposte che cerchiamo ma che siamo incapaci di attingere individualmente.
Il finale del libro poi ci porta a giungere alla tappa finale di questo lunghissimo viaggio introspettivo nella mente adolescenziale del protagonista, Torless, che vive un intenso sconvolgimento emotivo.
Provare piacere nel contatto omosessuale e nel dolore altrui lo rende indegno? Il suo disprezzo per i compagni che sono suoi complici e maestri di torture non è forse un disprezzo interiore che egli prova contro se stesso?
Tutti i suoi dubbi rimangono raccolti in un alone di nebbia, racchiusi in quel libro di Kant che non è riuscito a comprendere o in quei numeri immaginari di cui non è riuscito a interpretare l'essenza.
Intorno a lui nessuno riesce a capire i suoi pensieri ed è proprio questo stato che lo porta a una iniziale fuga dal collegio e poi a uno stato di vera e propria isteria, tanto da spingere i suoi insegnanti ad allontanarlo dall'istituto affinchè sia seguito individualmente da insegnanti privati.
E il suo destino è di vivere da reietto, in cura come se fosse pazzo.
Turbamento, è' questa la parola chiave dell'intero libro che contiene in se una filosofia densa di richiami a Rousseau, ma anche a Schopenauer e Kant.
Un romanzo complesso, forte, duro, denso, che mira a scardinare ogni finta logica dell'assetto sociale su cui la società ancora oggi si appoggia e che arriva a costruire un nuovo tipo di morale filosofica, in cui l'essere umano è compreso per quello che è, istinto, passione e ragione, costretto a conciliare questi aspetti e per questo infelice.
Un libro non facile da comprendere, ma che vale assolutamente la pena di leggere, soprattutto per i ragazzi che si trovano in quella fase delicata del passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Voto: 8.5

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LadyTriffide
view post Posted on 1/12/2010, 00:43




Sono rimasta sempre molto affascinata da questo libro, anni fa quando Patrizio Roversi conduceva ancora "Per un pugno di libri" fecero una puntata dedicata proprio a questo volume, non ho avuto ancora occasione di leggerlo, complimenti per la recensione Simo :)
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 1/12/2010, 18:34




Bellissima recensione davvero...:) ce l'ho da tanto tanto tempo questo libro ma non so perche ancora esito a leggerlo...eppure mi attira :)
 
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2 replies since 30/11/2010, 19:29   869 views
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