ASSASSINIO SULL'ORIENT-EXPRESS, Agatha Christie

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view post Posted on 2/12/2010, 19:17
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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ASSASSINIO SULL'ORIENT-EXPRESS
di Agatha Christie

1934

In treno

Il treno, mezzo di trasporto di individui, ma soprattutto di anime, di sentimenti, di emozioni, di ricordi, di sensazioni, di pensieri, di angosce e di paure.
Ogni viaggio è un viaggio a sè, ci si lascia alle spalle il passato e il futuro, si vive solo di presente, di quegli attimi sospesi dove ti lasci cullare dal leggero e monotono rollio del vagone, che ti porta dove vuoi tu ma da cui ti faresti portare ovunque, tanto è dolce e rilassante il suo cullare.
Si intrecciano vite diverse sul treno, vite che sono destinate a scomparire dalla tua in un solo attimo, in un breve momento, in un leggero battito di ciglia.
E tu, inconsciamente rimani solo, in un mondo che assomiglia sempre di più a una giungla, con la consapevolezza e l’amara consolazione di aver vissuto, per un breve attimo, in un mondo effimero che presto, troppo presto si è sgretolato tra le tue mani, lasciandoti per sempre il dolce ricordo di ciò che fu.
Ho sempre amato viaggiare in treno, ho sempre amato quello stretto rapporto tra movimento ed emozione, ho sempre amato viaggiare di notte e visitare luoghi a me sconosciuti, ho sempre amato l’idea di lasciarmi trasportare, senza preoccuparmi della strada e di ciò che mi attendeva a destinazione.Il treno come luogo di vita, luogo di tutti e di nessuno, del nulla che dimora ovunque.
Questo libro ha un po’ riportato alla mia mente vecchie sensazioni che avevo cancellato per sempre, mi ha fatto ricordare i miei lunghi viaggi in treno, viaggi di speranza, che poi si sono tramutati in illusioni.
Insieme a “Dieci piccoli indiani” è il capolavoro per eccellenza di Agatha Christie, l’archetipo del suo genere, il cosiddetto giallo per eccellenza.
Poirot, dopo aver risolto brillantemente un delicato caso riguardante l’esercito francese in Medioriente, si trova a Istanbul, sulla via del ritorno in Gran Bretagna, quando gli arriva un telegramma che richiede urgentemente la sua presenza a Londra per un altro importante caso.
Il nostro ometto riesce a salire sul famoso Orient Express, che da Istanbul percorre mezza Europa fino a Parigi e poi a Londra, grazie all’interessamento del suo amico Bouc, dirigente della compagnia ferroviaria padrona del treno.
Si profila per Poirot un riposante e tranquillo viaggio, ma ovviamente quando c’è di mezzo lui non può essere così.
Durante la prima notte sul treno, viene ucciso Samuel Edward Ratchett, milionario americano…l’uomo è stato pugnalato con ben dodici coltellate nella sua cabina.
Il mistero è fitto…tranne il segretario, Hector MacQueen, e il cameriere, Henry Masterman, del ricco statunitense, nessuno conosceva l’uomo né poteva avere interesse a eliminarlo in un luogo così bizzarro come un treno.
Sull’Orient Express viaggia una variegata e interessante “fauna” umana…oltre a Poirot, al suo amico Bouc e a Costantine, medico greco (che aiuteranno l’investigatore nelle indagini), e ai due dipendenti di Ratchett già nominati, vi viaggiano il colonnello inglese Arbuthnot, Mary Debenham, un’istitutrice anch’essa inglese, l’anziana principessa russa Natalia Dragomiroff, Hildegard Schmidt, cameriera tedesca della nobildonna, il conte e la contessa Andrenyi, ungheresi, Martha Hubbard, un’esuberante turista americana, Greta Ohlsson, una missionaria svedese, Antonio Foscarelli, viaggiatore di commercio italiano, l’americano Cyrus Hardman, anche lui viaggiatore di commercio, e Pierre Michel, l’addetto francese al vagone letto Istanbul-Calais, teatro dell’omicidio.
Essendo il treno bloccato in mezzo alla campagna jugoslava da una tormenta di neve, in attesa dei soccorsi, Poirot dovrà risolvere l’enigma con il solo aiuto delle sue famose cellule grigie, ovvero con il suo portentoso cervello, dotato d’acume e di una logica sorprendenti.
A complicare ancora di più le cose sono alcune circostanze davvero strane, innanzitutto, gli indizi trovati nella cabina del morto: dei resti di un foglio bruciato, un fazzoletto femminile d’ottima qualità con l’iniziale H ricamata sopra, un pulisci pipe, poi, c’è la donna con uno sgargiante kimono vista di spalle da Poirot la notte della tragedia, per non parlare del misterioso uomo, entrato, sempre quella fatidica notte, nella cabina della signora Hubbard, confinante con quella dove è stato commesso l’assassinio…
Come espresso sopra, dopo il suo capolavoro assoluto, “dieci piccoli indiani” questo è il romanzo, a mio parere, più geniale e coinvolgente di tutta la produzione della signora Christie.
Gli ingredienti di base, come scritto anch’esso sopra, sono ricchi e succulenti: l'Orient Express (stranamente pieno di passeggeri in quel periodo dell'anno) bloccato dalla neve nelle pianure della Yugoslavia, lontano dalle stazioni ferroviarie, un americano trovato nel suo alloggio morto con dodici pugnalate, i dodici sospettati che hanno ognuno un passato da nascondere e da dimenticare e una serie di indizi incoerenti e fuorvianti, tra cui un kimono scarlatto, il bottone di un'uniforme da conducente e una lettera in parte bruciata, della quale si leggono poche parole: "...cordati della piccola Daisy Armstrong".
Con questi elementi a sua disposizione Poirot risolverà il delitto in maniera teatrale, come è tipico del suo stile, facendo riemergere i dolori e i fantasmi del passato di tutti i suoi passeggeri, con una conclusione del romanzo che, vi assicuro, vi lascerà tutti senza fiato.
Semplicemente grande nel suo incedere, nella sua trama aggrovigliata, durante la quale la lettrice si diverte, con la solita maestria, a giocare un po’ al gatto con il topo nei confronti del lettore, ma che alla fine lo ripaga con un finale degno di lode, assolutamente perfetto.
Un’opera di assoluto spessore, che consiglio di leggere a tutti, appassionati e non.
E io intanto ho voglia di fare un nuovo viaggio in treno, di lasciarmi di nuovo abbandonare dal suo lento incedere, senza pensare a nulla, libera, almeno per una volta nella vita.

Voto: 9

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view post Posted on 3/12/2010, 17:31
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Sapiente Malizioso
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Peccato sia un giallo, quindi l'aver visto il film mi preclude la lettura del romanzo (che è evidentemente un gran bel libro come certificato anche dalla tua bella recensione!) :D
 
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1 replies since 2/12/2010, 19:17   134 views
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