LA DAMA DAL NASTRO DI VELLUTO, Alexandre Dumas (padre)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/2/2011, 00:36
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


LA DAMA DAL NASTRO DI VELLUTO” di Alexandre Dumas (padre)
Romanzo, 1849, Ibis, pagine 191

1846: Dumas ormeggiato al porto di Tunisi ricorda una lettera che scrisse alla signora Marie Nodier, pretesto questo che gli permette di magnificare le serate passate all’Arsenal diversi anni prima. Mattatore di queste serate fu Charles Nodier, marito di Marie, per il quale Dumas provò una sorta di venerazione; di lui infatti disse: “Persona adorabile, senza vizi, ma pieno di difetti, di quei cari difetti che fanno l’originalità dell’uomo di genio..”. Charles Nodier fu noto bibliomane, affascinante conversatore, grande erudito e buonissimo scrittore di racconti fantastici. Uno sconosciuto Dumas si rivolse a lui per ottenere una raccomandazione affinchè il suo primo dramma, “Christine”, fosse rappresentato; in seguito Nodier invitò Dumas alle colte serate dell’Arsenal. Poco prima di morire Nodier donò una storia all’amico e questa ci vien raccontata dal secondo capito in poi dove un giovane E.T.A Hoffmann, dopo aver conosciuto il Maestro Murr e la di lui figlia Antonia, decide di spostarsi da Mannheim a Parigi in pieno Terrore (siam nel 1793) e lì..
Non posso aggiunger altro perché questo piccolo e misconosciuto romanzo va gustato parola per parola, lasciandosi meravigliare dalla scintillante prosa di Dumas, il quale scriverà pure periodi lunghi ed abitati da frequenti ripetizioni, ma qui ci regala un romanzo originale, avvincente, intriso della sua voglia di raccontare. Dumas colloca Hoffmann, noto scrittore romatico tedesco, suo contemporaneo, in una Parigi cupa, funestata dal Terrore, ove chi comanda è peggio di chi comandava prima; solo che ora non c’è più la bella vita, i musei e le biblioteche sono chiuse, si sa, potrebbero esser fonte d’ispirazione per certi intellettuali cospiratori; le esecuzioni sono l’evento giornaliero ed il nuovo sinonimo repubblicano per “cameriere” è “ufficioso”. Il Terrore vuole tutti uguali e chi non lo è può pagare con la vita. Dumas mostra la sua contrarietà per la Francia post Luigi XVI, afferma con sarcasmo che la prima preoccupazione dei rivoluzionari fu cambiare il nome a strade e piazze, Ma questa è solo l’inquietante cornice storica nella quale il buon tedesco si muoverà, la sua sarà un’avventura insolita, fantastica. Tutto sembra una gigantesca illusione, ogni azione sbagliata comporterà un prezzo da pagare; paradigmatica sarà l’esecuzione di Madame Du Barry, corrusca visione di uno stralunato Hoffmann. Devo annotare che il massimo paladino del romanzo storico ci consegna anche, tra le righe, la sua buona opinione riguardo Voltaire e De Sade. Ovviamente la vicenda principale è pura invenzione (la traccia base si deve alla commistione di svariati racconti di autori coevi a Dumas) anche se alcuni personaggi vissero realmente ed alcuni conobbero Hoffmann: l’amico Zacharias Werner, il maestro Murr, Danton. In definitiva Dumas dilata e modifica la storia per poterci infilare le sue idee ed i suoi personaggi dando vita ad un’opera singolare.
Allusioni ed illusioni accompagnano il lettore sino al sorprendente finale; gradevolissimo, pieno d’atmosfera, si segue con grande facilità ed interesse. Hoffmann, ammirato maestro del fantastco moderno viene omaggiato, ma a lui Dumas degnamente si sostituisce con questa “rilucente” chicca.

VOTO 7

image

© Tutti i diritti riservati
 
Top
LadyTriffide
view post Posted on 17/2/2011, 09:57




Avevo letto questa tua bella recensione anche su Anobii e non posso che confermare la voglia di leggere finalmente qualcosa di questo autore straordinario!! La trama di questo romanzo poi sembra entusiasmante :D
 
Top
Baba1989
view post Posted on 17/2/2011, 11:54




La tua recensione è molto bella, e mi ha proprio fatto venir voglia di leggere questo romanzo, mi sembra delizioso :)
 
Top
view post Posted on 24/2/2011, 15:45
Avatar

Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Letterato Classico
Posts:
25,310
Location:
Civita Vetula

Status:


CITAZIONE (LadyTriffide @ 17/2/2011, 09:57) 
Avevo letto questa tua bella recensione anche su Anobii e non posso che confermare la voglia di leggere finalmente qualcosa di questo autore straordinario!! La trama di questo romanzo poi sembra entusiasmante :D

Non hai letto ancora nulla di Dumas?!? Meriti una buona dose di sculacciate, sai? :P :lol: :D ;)

Leggi "Robin Hood" e "il tulipano nero"(che non ha nulla a che vedere con il cartone animato che impazzava qualche anno fa sulle nostre reti, non so se lo ricordi), sono i suoi due romanzi più leggeri, poi sarai subito pronta per "il conte di Montecristo", il suo romanzo fondamentale e poi per il ciclo dei moschettieri("Vent'anni dopo", "i tre moschettieri" e "il visconte di Bragelonne").
Vedrai che ti appassionerà molto, è un autore straordinario, in grado di creare storie appassionanti e personaggi indimenticabili come Edmond Dantes, a mio parere uno dei eprsonaggi più belli della letteratura mondiale,

Nel frattempo io sto cercando questo suo romanzo che mi manca e che voglio leggere assolutamente, soprattutto dopo aver ammirato e goduto questa meravigliosa recensione...se non ho visto male in biblioteca c'è, per cui presto sarà mio, finalmente. :D
 
Top
3 replies since 16/2/2011, 00:36   246 views
  Share