| SPOILER
E’ senza alcun dubbio vero, ogni vita umana ha nascosto dentro di sé un immenso valore. Ogni persona è speciale, ma le persone che lo sono veramente si riconoscono tra mille volti, fra mille e più persone, entrano nella nostra vita in punta di piedi, senza far rumore e l’arricchiscono, anche solo con la loro semplice presenza. Avere accanto una persona speciale è un dono prezioso che, purtroppo, non tutti hanno la fortuna di avere. Questa è la storia di un gruppo di ragazzi speciali, ragazzi comuni, ma venuti al mondo per uno scopo ben preciso, donare la loro esistenza agli altri. Senza chiedere nulla in cambio, solo perché questo è il loro destino. Hailsham, un antico collegio vittoriano avvolto dal verde della campagna inglese. Questo collegio ospita dei bambini che non hanno genitori(ma non sono orfani). Vengono accuditi da tutrici, che cercando di dar loro, per quanto possono, affetto e sostentamento. A Hailsham si viaggia molto, ma solo con la fantasia, grazie a una cartina geografica si può arrivare dappertutto, anche nei luoghi più remoti dove rifugiarsi quando si è tristi. A Hailsham si da molto spazio alle passioni, alle inclinazioni artistiche di ogni singolo ragazzo…si legge, si scrive, si dipinge, l’arte diventa una via di fuga, un dolce passatempo, l’unico che si può richiedere. Si, perché a Hailsham si possiede davvero poco, ma quello che si ha lo si è guadagnato e lo si custodisce quasi gelosamente in un piccolo scrigno. Anche a Hailsham i bambini crescono e iniziano a farsi delle strane domande, domande sulla vita, sull’amore, sul sesso, sulla morte. In questo luogo crescono Ruth, Katy e Tommy, un’amicizia la loro che è quasi un rapporto di fratellanza, un’amicizia destinata a finire, a essere sacrificata, come la loro vita. Romanzo bellissimo questo “Non lasciarmi”, bello e terribile, tanto. Bello sotto ogni suo singolo aspetto, nella sua atmosfera ovattata e surreale(che a me ha ricordato molto due capolavori cinematografici, “Picnic a Hanging Rock” di Peter Weir e “Il giardino delle vergini suicide” di Sofia Coppola”), nella caratterizzazione dei personaggi, mai banali, nella prosa di Ishiguro, delicata e dolce come una carezza materna, ma anche terribile sotto ogni singolo aspetto, dall’argomento trattato a quesl senso di angoscia e di fatalità che permea ogni singola pagina. Lunghe e semplici immagini di vita quotidiana, dall’adolescenza alla maturità, di un gruppo di amici nati per essere clonati e per donare i propri organi a chi ne necessita, fino alla fine dei loro giorni. Un destino crudele il loro, destino che i ragazzi scopriranno troppo tardi e al quale non potranno più ribellarsi. Un tema quello della clonazione molto amato negli anni settanta, ripreso e riadattato da Ishiguro in chiave moderna, la sua visione è quella di un mondo anti-utopistico dove i “prescelti” vivono in una sorta di ghetto, estraniati dal mondo reale, appartenenti a una comunità al di fuori del mondo civile, della quale non fanno e mai faranno parte, una comunità dalla quale dovranno per sempre stare lontani, senza mai “mescolarsi” con i loro non-simili. Una comunità che li preserva si dai dolori della vita, ma anche dalle gioie, ai “prescelti” non è permesso vivere, non è permesso realizzare un sogno, non è permesso innamorarsi, non è permesso vivere una vita normale. La scoperta della verità per noi e per i ragazzi è progressiva e la rivelazione finale non è né improvvisa né violenta, ma viene fatta assaporare dall’autore molto lentamente, con indizi sparsi durante la narrazione. Qualcuno lo definirebbe un libro di fantascienza pura, ma in fondo quanto siamo lontani da questa fantascienza? Un estremo e brutale utilizzo della scienza non potrebbe un giorno, secondo voi, portare proprio a questo, alla creazione di esseri umani atti solo allo scopo di essere usati come cavie da laboratorio? Purtroppo si e noi tutti ne siamo in fondo consapevoli. Una lettura per me molto intensa, molto struggente e dolorosa come poche lo sono state finora. Sarà impossibile per me dimenticare certe frasi, certe emozioni…è uno di quei libri che ti segna indelebilmente e che ti fa riflettere su quanto l’essere umano sia vicino a sfidare Dio. Terribile, ma da leggere assolutamente e su cui rifletterci molto.
Voto: 8
|