NON LASCIARMI, K.Ishiguro

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tiresia5
view post Posted on 25/2/2011, 10:08




"Non lasciarmi" (2005) di Kazuo Ishiguro

SPOILER

L’idea che Ishiguro sceglie è davvero brillante: come un sistema educativo possa giustificare il razzismo e l’uccisione di massa, ma cercando di capire il meccanismo di accettazione delle stesse vittime, ossia l’estremo possibile dell’intero presupposto. Il limite pensabile è superato. In questo romanzo rarissimamente sentiremo le voci dei privilegiati che hanno costruito il programma di creazione, reclusione, indottrinamento e utilizzo dei ragazzi protagonisti, se non dando per scontato il ribrezzo totale su cui si basa la relazione fra normali e speciali. Tutta la storia ha il punto di vista delle docili vittime, completamente modellate sull’assunto di partenza in cui credono senza che mai un dubbio li sfiori, perché la potenza del libro è tutta lì, nel dimostrare come basti una granitico e coerente processo educativo, insinuante e parziale, per creare l’orrore più puro. Perché in fondo se la domanda che serpeggia, malamente, è quella se ci sia un modo di definire il diritto all’umanità, e come lo si possa fare arbitrariamente, Ishiguro dice chiaramente che lo stesso sistema educativo e informativo può creare mostri che sono non gli aguzzini e basta, ma le vittime stesse, demolite nelle loro prerogative istintuali umane.
Della storia quindi le cose più importanti sono quest’idea e la riproposizione del problema della finitudine, del bisogno di tempo, dell’angoscia della morte e qui Dick spunta da ogni parte.
Eppure il romanzo lascia un che di indefinito per più di un motivo: il primo è che il meccanismo narrativo del ricordo di Kath dopo 150 pagine stanca, appesantisce la narrazione , tanto che, quando a poche pagine dalla fine, tutto ritorna secondo un iter temporale meno sincopato, si tira un sospiro di sollievo; il secondo è che, come l’amica bigmouth ha precisato, Ishiguro crea un mondo non coerente. Le falle sono troppo gravi: i ragazzi sembra non abbiano memoria prima di Hailsham, perché?; entrano in comunicazione con ragazzi di altre scuole, ma poi la rivelazione finale sarebbe che la loro scuola fosse la migliore; il concetto di anima, io leggo in traduzione, è buttato lì e non ha nessun peso specifico; per quanto preparati a scuola ad entrare in contatto con i normali in verità non si racconta, in una storia che prende 20 anni di ricordi, neppure un incontro; su che base il ventilato, e falso rinvio, deve legarsi solo ad una coppia innamorata veramente? anche perché in questo libro mai sono approfonditi i sentimenti, perché questi ragazzi sono costruiti per non svilupparli; leggo in traduzione, forse una sola volta si usa il termine morte, poi sempre finire il proprio ciclo e spegnersi, ma il termine morte è un termine che ha un senso molto forte, è culturalmente costruito, comporta tantissimo per l’individuo e il gruppo in cui ci si riconosce, qui nulla è spiegato in merito (stesso discorso può essere effettuato per il termine vita).

dal trailer del film prevedo schifezze

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Edited by LordDunsany - 26/2/2011, 00:05
 
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view post Posted on 25/2/2011, 23:56
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Sapiente Malizioso
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Mamma mia che roba pesante, mi deprimerei a leggerlo :D
Paola, ma è ovvio che è proprio da libri come questo che estraggano il peggio :P :P
 
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view post Posted on 5/9/2012, 15:44
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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SPOILER

E’ senza alcun dubbio vero, ogni vita umana ha nascosto dentro di sé un immenso valore. Ogni persona è speciale, ma le persone che lo sono veramente si riconoscono tra mille volti, fra mille e più persone, entrano nella nostra vita in punta di piedi, senza far rumore e l’arricchiscono, anche solo con la loro semplice presenza.
Avere accanto una persona speciale è un dono prezioso che, purtroppo, non tutti hanno la fortuna di avere.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi speciali, ragazzi comuni, ma venuti al mondo per uno scopo ben preciso, donare la loro esistenza agli altri. Senza chiedere nulla in cambio, solo perché questo è il loro destino.
Hailsham, un antico collegio vittoriano avvolto dal verde della campagna inglese. Questo collegio ospita dei bambini che non hanno genitori(ma non sono orfani). Vengono accuditi da tutrici, che cercando di dar loro, per quanto possono, affetto e sostentamento.
A Hailsham si viaggia molto, ma solo con la fantasia, grazie a una cartina geografica si può arrivare dappertutto, anche nei luoghi più remoti dove rifugiarsi quando si è tristi.
A Hailsham si da molto spazio alle passioni, alle inclinazioni artistiche di ogni singolo ragazzo…si legge, si scrive, si dipinge, l’arte diventa una via di fuga, un dolce passatempo, l’unico che si può richiedere. Si, perché a Hailsham si possiede davvero poco, ma quello che si ha lo si è guadagnato e lo si custodisce quasi gelosamente in un piccolo scrigno.
Anche a Hailsham i bambini crescono e iniziano a farsi delle strane domande, domande sulla vita, sull’amore, sul sesso, sulla morte.
In questo luogo crescono Ruth, Katy e Tommy, un’amicizia la loro che è quasi un rapporto di fratellanza, un’amicizia destinata a finire, a essere sacrificata, come la loro vita.
Romanzo bellissimo questo “Non lasciarmi”, bello e terribile, tanto.
Bello sotto ogni suo singolo aspetto, nella sua atmosfera ovattata e surreale(che a me ha ricordato molto due capolavori cinematografici, “Picnic a Hanging Rock” di Peter Weir e “Il giardino delle vergini suicide” di Sofia Coppola”), nella caratterizzazione dei personaggi, mai banali, nella prosa di Ishiguro, delicata e dolce come una carezza materna, ma anche terribile sotto ogni singolo aspetto, dall’argomento trattato a quesl senso di angoscia e di fatalità che permea ogni singola pagina.
Lunghe e semplici immagini di vita quotidiana, dall’adolescenza alla maturità, di un gruppo di amici nati per essere clonati e per donare i propri organi a chi ne necessita, fino alla fine dei loro giorni.
Un destino crudele il loro, destino che i ragazzi scopriranno troppo tardi e al quale non potranno più ribellarsi.
Un tema quello della clonazione molto amato negli anni settanta, ripreso e riadattato da Ishiguro in chiave moderna, la sua visione è quella di un mondo anti-utopistico dove i “prescelti” vivono in una sorta di ghetto, estraniati dal mondo reale, appartenenti a una comunità al di fuori del mondo civile, della quale non fanno e mai faranno parte, una comunità dalla quale dovranno per sempre stare lontani, senza mai “mescolarsi” con i loro non-simili.
Una comunità che li preserva si dai dolori della vita, ma anche dalle gioie, ai “prescelti” non è permesso vivere, non è permesso realizzare un sogno, non è permesso innamorarsi, non è permesso vivere una vita normale.
La scoperta della verità per noi e per i ragazzi è progressiva e la rivelazione finale non è né improvvisa né violenta, ma viene fatta assaporare dall’autore molto lentamente, con indizi sparsi durante la narrazione.
Qualcuno lo definirebbe un libro di fantascienza pura, ma in fondo quanto siamo lontani da questa fantascienza? Un estremo e brutale utilizzo della scienza non potrebbe un giorno, secondo voi, portare proprio a questo, alla creazione di esseri umani atti solo allo scopo di essere usati come cavie da laboratorio? Purtroppo si e noi tutti ne siamo in fondo consapevoli.
Una lettura per me molto intensa, molto struggente e dolorosa come poche lo sono state finora.
Sarà impossibile per me dimenticare certe frasi, certe emozioni…è uno di quei libri che ti segna indelebilmente e che ti fa riflettere su quanto l’essere umano sia vicino a sfidare Dio.
Terribile, ma da leggere assolutamente e su cui rifletterci molto.

Voto: 8
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 5/9/2012, 18:07




Leggendo la tua bella recensione mi sono tornati nuovamente addosso angoscia e terrore...penso non leggerò mai il libro,non ce la potrei fare! D'accordo con te sui numerosi spunti di riflessione,sul futuro dell'uomo non molto lontano da ciò che qui viene descritto e proprio per questo tanto tremendo...
 
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3 replies since 25/2/2011, 10:08   108 views
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