TEKKAMAN-IL CAVALIERE DELLO SPAZIO 1975
SiglaQualche sera fa, facendo zapping qua e là, mi sono imbattuta in una nota rete televisiva locale(Teleroma 56, Se
) e, con mio enorme piacere. Ho notato che stavano trasmettendo una serie robotica da me molto amata, Tekkaman.
Erano ventiquattro anni che non la vedevo(l’ultima volta era il 1987) e potete immaginare quanto forte sia stata la mia emozione nel riascoltare quella sigla, bellissima tra l’altro, e nel rivedere quei disegni.
In questo forum siete tutte molto giovani(beate voi
), ma gli ometti vecchiotti come me(poi so che Cris ha un debole per questa serie
) si ricorderanno sicuramente di questa serie animata che segnò, come Gundam, una svolta epocale nel mondo dei robottoni.
Siamo in un ipotetico futuro e al nostro pianeta rimangono, a seguito dei danni ambientali provocati dall’incuria degli uomini, poco più di tre mesi di vita.
L’umanità è quindi a forte rischio di estinzione, a meno che non si trovi in tempi brevi un nuovo pianeta su cui poter abitare.
Come se ciò non bastasse, alcuni alieni s’impadroniscono della Terra, intenzionati a farne il loro regno e a sterminare l’intera razza umana.
Un ragazzo, di nome George Minami, deciso a vendicare la morte del padre, si erige a ultimo difensore della Terra, trasformandosi in Tekkaman, un potente e invincibile robot.
Chiunque abbia visto questa serie robotica si ricorderà sicuramente della bellissima armatura, delle sue micidiali armi, con le quali riesce a distruggere le tante navicelle spaziali che s’imbattono sul suo cammino.
Si ricorderà anche sicuramente del concentrato di ironia, tragedia e violenza che caratterizzano ogni episodio e di quell’affascinante atmosfera medioevale(motivo principale che mi ha fatto innamorare di questa serie robotica…già all’epoca nutrivo una passione smodata per questo discusso periodo storico) che ti coinvolge completamente.
E poi c’è il contrastato rapporto tra i tre personaggi principali della serie, l’irruento e valoroso George, la bella e malinconica Hiromi e l’ambiguo Andro, in perenne contrasto con l’eroico combattente(un po’ come gli antagonisti per eccellenza di Go Nagai, Pete e Sanshiro di Gaiking).
E poi come non ricordare il finale, con la morte del protagonista, la sua sarà una sofferenza continua, di episodio in episodio, che troverà il suo culmine nel finale, quando, dopo essersi congedato dai suoi compagni, andrà a schiantarsi con il suo robot contro l’astronave nemica(tragico finale che ricorda molto un altro, quello di Zambot 3).
Una pietra miliare dell’animazione, una serie animata ancora attuale per il tema trattato, quello della distruzione ambientale a opera dell’essere umano(presente anche in un’altra serie robotica, Gordian) e che ci riguarda molto da vicino.
Un’opera unica e imperdibile, peccato che venga trasmessa orami raramente in tv.
Voto: 8