MAZINKAISERAutore: Go Nagai
Edizione: Marzo 2007
Genere: MechaQuer pasticciaccio brutto di Go NagaiCito da Wikipedia:
“Mazinkaiser, il primo e il più potente Mazinga, talmente potente da indurre il dottor Kabuto a nasconderlo e a optare per il più tranquillo Mazinga Z, pilotato dal figlio, Koji Kabuto.”Ah, bene…no, cioè, un momento, il dottor Kabuto aveva progettato già in passato un robot in grado di distruggere le ambizioni del dottor Inferno e di spazzare via in un istante l’intera armata Mikeros e cosa fa, lo nasconde e da al figlio un robot che vale meno della metà con il risultato finale di farlo quasi ammazzare? Ma perché? E soprattutto perché ha costruito un terzo robot? Non poteva far pilotare Mazinkaiser a Tetsuya? Che bisogno c’era di costruire anche il Grande Mazinga?
Premesso che già tutto mi sembrava pressoché inverosimile, mi sono letta con curiosità queste poche pagine, aspettandomi che Nagai mi stupisse in qualche modo e devo dire che l’ha fatto, ma non come speravo.
Inizio con il raccontare la trama, decisamente complessa: lo scenario si apre su una Tokio devastata dai mostri meccanici del dottor Inferno.
Tra le strade desolate si aggira un volto conosciuto, Koji Kabuto, che affranto osserva ciò che rimane del suo amato robot, Mazinga Z, ridotto a un cumulo fumante di rottami.
L’esercito giapponese intanto cerca come può di fronteggiare gli attacchi dei nemici, ma ovviamente ogni sforzo si rivela inutile, i nemici sono troppo forti per l’esercito dell’Imperatore.
Sayaka, la bella compagna di Koji, lo raggiunge e cerca di convincerlo a tornare in battaglia, ma lui le risponde che con la distruzione del suo robot il suo lavoro di combattente è praticamente finito, ora tutto è nelle mani del suo collega-amico Tetsuya e del suo Grande Mazinga.
La scena si sposta sul dottor Inferno, che chiuso in laboratorio sta ricreando un nuovo Barone Ashura, ucciso precedentemente in uno scontro.
La scena si sposta di nuovo su Koji e Sayaka, che lo invita ancora una volta a tornare sui suoi passi, ma il ragazzo, profondamente amareggiato per la sconfitta e per la distruzione del suo robot, scappa e s’imbatte nel suo giurato nemico, il Barone Ashura.
Ma Ashura è diverso dal solito, ha le due metà femminili e maschili invertite e si dichiara essere l’Ashura del bene, in contrapposizione con l’Ashura del male, che si trova al servizio del dottor Inferno(un po’ come il visconte dimezzato di Calvino, per intenderci) e invita il ragazzo a tornare in battaglia.
Davanti alla perplessità del giovane, l’Ashura buono lo trasporta con la sua navicella in un’immensa astronave-città costruita secondo il modello delle polis greche(la città è molto simile a quella di Cherubino, il principe di Mikene…chi ha seguito un po’ la serie de “Il Grande Mazinga” sa di cosa parlo) che un tempo fu sede degli dei del popolo di Mikene.
Qui il ragazzo fa un incontro che gli cambierà per sempre la vita, si trova davanti suo nonno Juzo, che gli rivela di essere il vero Juzo Kabuto, mentre quello da lui creduto morto sulla Terra è solo un suo clone.
Il nonno mostra al nipote ciò che sta accadendo sulla Terra, ormai in balia dei terribili mostri guerrieri del dottor Inferno e il Grande Mazinga ormai allo stremo delle sue forze.
Il ragazzo, profondamente scosso da quelle immagini, decide di riprendere la sua personale guerra contro il dottor Inferno e viene accompagnato dal nonno in un luogo dove riposa da tempo immemore un portentoso robot che egli ha costruito per fronteggiare l’armata del Dottor Inferno.
”E’ il majin dei majin. E’ il re dei re. E’ Mazinkaiser” , queste le sue parole.
Così Koji sale a bordo di questo potente robot e si appresta così a sconfiggere una volta per tutte i suoi nemici giurati, il dottor Inferno e il Barone Ashura.
Questo è il riassunto della storia, storia che, sinceramente, non mi ha convinta per niente.
L’intento di Nagai era quello di far rivivere l’epopea dei suoi vecchi robot unendo le storiche vicende a noi note e i vecchi personaggi con questa sua nuova creazione, il Mazinkaiser, ma il risultato finale è una storia parecchio inverosimile(Il dottor Inferno che in realtà è un clone del nonno Juzo, i Mikeros che in realtà sono degli extra-terrestri tipo i Veghiani di Goldrake, un robot formidabile nascosto su una navicella in orbita sulla Terra) che mi ha lasciato piuttosto perplessa.
I personaggi sono sempre gli stessi, a eccezione del Barone Ashura buono(molto interessante questo personaggio), i combattimenti sono coinvolgenti e spettacolari(ma questo c’era da aspettarselo, Nagai in questo è un maestro), ma il disegno non mi è piaciuto granché, sarà che sto diventando vecchia, sarà che sono ancora rimasta agli anni’70, ma preferisco i tratti grezzi e marcati dei suoi vecchi manga che questi suoi disegni moderni, che tolgono fascino alla storia e ai personaggi.
E poi c’è il robot, veramente brutto con quegli addominali scolpiti…ma veramente non si poteva fare di meglio? Non ci credo.
E’ stata una delusione, cinquanta pagine in cui Nagai cerca in qualche modo di aggrapparsi disperatamente ai suoi miti, tentando di ricrearne le atmosfere, ma non riesce a trasmettere di nuovo quel pathos, quel senso di tensione emotiva e di commozione che trasmise più di trent’anni fa.
E’ pur vero che ormai siamo cresciuti, non siamo più in grado di guardare il mondo dell’animazione con gli stessi occhi(perlomeno io sento di non riuscirci più), ma mi sembra che Nagai stia veramente raschiando il fondo con i suoi miti, nella speranza di riuscire a dargli una nuova linfa vitale, ma il tempo passa per tutti e la saga di Mazinga ha ormai fatto il suo tempo, forse sarebbe meglio lasciarla così com’è, senza aggiungere nuove cose, senza cercare di capovolgere il mito, senza stravolgere completamente la storia con il risultato poi di rovinare tutto ciò che si è fatto di buono in passato.
La saga di Mazinga è finita con Goldrake, perché stravolgerla così, in questo modo? Perché inventarsi questo prequel-sequel?(non ho ancora capito quale delle due opzioni sia giusta).
Meglio lasciarla così com’è nei nostri ricordi, senza aggiungere altro.
Un’ultima cosa: ho letto che il costo è davvero esoso, 30 euro(ma a quanto pare il prezzo finale comprende anche il modellino del robot),decisamente una spesa esagerata visto anche la qualità del prodotto(io ho avuto la fortuna di scaricarmelo on-line e di leggermelo), ma tutto sommato capisco che è una cifra ragionevole per chi come me sarebbe disposta a spendere pure un milione di euro(beh, facciamo un po’ meno) pur di avere un modellino di un qualsiasi robot . ^-^
Voto: 5.5