VENERDI' 13 (USA 1980) di Sean Cunningham con Kevin Bacon, Betsy Palmer, Adrienne King, Harry Crosby, Laurie Bartram, Jeannine Taylor.
Campeggio di Crystal Lake, Stati Uniti.
Dopo vent’anni dalla sua chiusura, il campeggio Cristal Lake riapre i battenti e un gruppo di ragazzi, assunti per lavorare come assistenti durante la stagione estiva, si ritrovano qualche giorno prima per iniziare i primi lavori di manutenzione.
Alcuni di loro, però, non sanno che il campeggio fu chiuso perché vent’anni prima, per negligenza del personale, un bambino di nome Jason morì annegato nel lago.
Tutti iniziano a divertirsi allegramente, come è giusto che sia, ma la loro felicità viene ben presto spazzata da una mano assassina che, pian piano, li uccide a uno a uno.
Chi è l’assassino? E’ un angelo della vendetta, che ha aspettato vent’anni per poter attuare il suo piano…
Un cult del genere horror, così come lo divenne Nightmare anni dopo.
Il suo punto di forza è l’ambientazione, un campeggio isolato, non facilmente raggiungibile, immerso in una folta vegetazione dove è facile perdersi, con alloggi non troppo sicuri e isolati, dove la corrente elettrica va e viene e, come se non bastasse, dove le condizioni atmosferiche sono sempre precarie(per tutto il film c’è un temporale che imperversa sulla zona, rendendola ancor più misera e desolata).
Nonostante il budget ridotto e gli effetti speciali che oggi definiremmo irrisori, il film per me è un piccolo capolavoro, ti tiene incollato alla poltrona per ore, ti trasmette un profondo senso d’angoscia e di tensione emotiva grazie alle musiche incalzanti di Manfredini(che non hanno nulla da invidiare a quelle dei Goblin) che accompagnano tutte le scene delittuose, per non parlare poi del finale, uno dei più belli e scioccanti che io ricordi.
Il cast è decisamente buono, tra tutti spiccano il giovanissimo Kevin Bacon, la bellissima Adrienne King(che fu costretta ad abbandonare prematuramente le scene perché perseguitata da un maniaco) e la brava Betsy Palmer.
Ovviamente alle nuove generazioni potrà non piacere, abituati come sono ai film ad alto contenuto di splatter dei giorni nostrani, ma chi ha superato i trent’anni non potrà non rimanere colpito da questo film, non potrà non assaporarne lo spirito, non potrà non guardarlo con occhi malinconici e con un pizzico di nostalgia…era un altro cinema, un altro horror, un altro mondo…ah, nostalgia canaglia.
Lo consiglio, soprattutto agli amanti del genere e, per favore, state lontani dai vari sequel che si sono aggiunti dopo, non valgono nemmeno un milionesimo di questo film, ve lo posso assicurare.
Voto: 7.5
