DONNIE DARKO, Richard Kelly

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view post Posted on 1/8/2011, 15:18
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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DONNIE DARKO(USA 2001) di Richard Kelly con Jake Gyhllenhaal, Maggie Gyhllenhaal, Jena Malone, Mary MacDonnelly, Drew Barrymore, Noah Wyle, Patrick Swayze, James Duval.

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Un equilibrio sopra la follia

Middlesex, 1988.
Donald Darko, detto Donnie, è un adolescente con dei disturbi mentali che in passato lo hanno addirittura portato a incendiare una casa abbandonata.
Nonostante sia un ragazzo davvero in gamba, con una famiglia che lo adora e lo appoggia anche nelle sue scelte più discutibili, Donnie è in cura da una psicoanalista che tenta di aiutarlo a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, un coniglio gigante di nome Frank, che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose discutibili e sempre più pericolose.
La situazione precipita quando il coniglio gli preannuncia la fine del mondo da lì a 28 giorni…Donnie sarà costretto a una corsa contro il tempo nel tentativo di fermare il disastroso evento…
Donnie Darko ha lo stesso effetto di un pugno nello stomaco.
E’ uno di quei film che lascia sconcertati, un po' con l'amaro in bocca, perché si pensa che tutto ciò che è accaduto alla fine trovi una spiegazione e invece la spiegazione non c’è, o meglio va cercata dentro ognuno di noi.
Un film folle assurdo, schizofrenico, ma che alla fine non può non colpirci, non può non rapirci.
Non può non colpire il nostro cuore la perfezione di Donnie, un essere schizofrenico, ma dotato di quell’intelligenza, di quella spiccata sensibilità, di quella maturità e capacità di amare che il più delle volte è raro trovare nelle persone cosiddette sane di mente.
Il suo mondo è reale ed è figlio di una comunità che non riflette altro che il marciume della società contemporanea, dove molti cercando di farsi strada con l’inganno e altri cercano invece di cambiare le cose, ma vengono bloccati da chi per ignoranza o comodità preferisce vedere solo ciò che luccica sotto un velo di muffa.
Molti significati e messaggi nascosti, numerosi riferimenti cinematografici e una colonna sonora che non è appropriata, ma sembra fatta apposta per ogni sequenza.
C'è tutto in questo film, non è neanche possibile categorizzarlo in un solo genere, c'è ogni cosa, ogni piccola sfaccettatura della realtà umana ed è probabilmente questo che lo ha fatto tanto amare dalla critica.
Donnie Darko ti sconvolge, ti sconvolge il film, ti sconvolge lo sguardo diabolico e al contempo dolce del bravissimo Jake Gyllenhaall, ti sconvolgono le musiche associate alle scene, ti sconvolge ogni minima cosa, ogni minimo particolare e non importa in quale modo lo faccia.
A volte angeli e demoni possono convivere in un unico corpo e Donnie ne è l’assoluta incarnazione…puoi amarlo, ma anche temerlo.
Affascinante, assurdo, assolutamente indefinibile, ma per questo unico nel suo genere.
E amato, amato dal pubblico, che ne ha fatto un piccolo cult, amato dalla critica, che l’ha inserito tra i cento capolavori dell’ultimo secolo.
E amato dalla sottoscritta, che ogni volta sente il bisogno di perdersi nelle sue follie.
Voto: 9
 
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