Le letture della Dama, Cosa ho letto e cosa leggerò! Letture a richiesta!

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view post Posted on 7/9/2011, 16:07
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Prendo spunto da un'idea che ho visto su un altro forum(non mi picchiate eh :P).

Che ne dite, vi va di fare un resoconto mese per me delle nostre letture?

Comincio io.

AGOSTO


IL TULIPANO NERO (ALEXANDER DUMAS PADRE) VOTO 5
Anche i grandi sbagliano, può capitare.
Ho sempre considerato Dumas uno scrittore che meriterebbe una maggiore rivalutazione nella storia della letteratura francese e mondiale, ma stavolta mi trovo costretta a criticare una sua opera, questo libro non sembra neppure scritto da lui tanta è la mediocrità presente nelle sue pagine, alla quale non si riesce a dare nessuna attenuante, nemmeno quella di una trama coinvolgente.
Il titolo ricorderà a parecchi un cartone animato degli anni’80 ambientato ai tempi della rivoluzione francese, ma questo libro non ha nulla a che vedere con il suddetto, la storia è ambientata nell’Olanda del XVII secolo e verte tutta su un certo Cornelius Van Baerle, sul furto di alcuni preziosi bulbi di tulipano e sull’odissea di una fanciulla nel tentativo di ritrovarli.
Come detto sopra la trama è interessante, il pathos e il coinvolgimento sono tipici di Dumas, ma il resto è tutto fastidiosamente banale, quasi fosse stato scritto da un principiante.
Buona parte della non riuscita del romanzo è dovuta anche alla poca attrattiva che ha avuto su di me il protagonista, Cornelius, personaggio irritante e lagnoso come pochi, lontano anni luce dal carisma e dal fascino di Edmond Dantes.
E’ un libro di cui si può fare benissimo a meno se si conosce Dumas, se non lo si conosce si può anche leggere, l’importante poi che si scoprano anche i suoi capolavori, “Il conte di Montecristo” su tutti.
BATTLE ROYALE VOL.1 (Koushun Takami, Masayuki Taguchi) VOTO 7.5
E’ uno dei manga più terribili e sconvolgenti che abbia mai letto.
La storia mi ha ricordato un po’ il capolavoro di William Golding, “il signore delle mosche", una classe di adolescenti viene narcotizzata e trasportata su un’isola deserta dove i ragazzi si risvegliano con al collo dei collarini di metallo e al loro fianco uno zaino con delle armi e dei viveri.
A questi ragazzi viene dato un ordine, di uccidersi a vicenda fino a che non ne rimarrà solo uno, vincitore del premio in palio.
Ovviamente ci sono delle ferree regole da rispettare, come l’assassinio di un soggetto ogni ventiquattro ore, pena l’esplosione del collarino fissato al collo dei partecipanti e altre aberrazione(per esempio sono costretti a muoversi continuamente sull’isola perché alcune zone sono off-limits).
E’ l’inizio di un incubo per i ragazzi, ma anche per il lettore, che si trova così immerso in un vortice sfrenato di violenza e di scene al limite dello splatter.
Il punto di forza di questo manga sta nella quasi perfetta caratterizzazione dei personaggi, ogni studente ha una sua storia, un proprio passato, una propria personalità e reagisce in maniera soggettiva alla situazione nella quale è stato coinvolto suo malgrado(ci sarà chi uscirà fuori di senno, chi cercherà una via di fuga, chi non esiterà a tradire il migliore amico pur di salvarsi la pelle).
Il disegno è buono, con tratti duri che ricalcano perfettamente la crudezza della storia.
E’ un fumetto molto violento, sconsigliato a un pubblico di giovanissimi e a chi è particolarmente impressionabile, ma rimane pur sempre un buon prodotto, innovativo e diverso.
Adesso sono curiosa di vedermi il film di Kinji Fukasaku.
PER CHI SUONA LA CAMPANA (ERNEST HEMINGWAY) VOTO 7.5
E’ il romanzo più conosciuto di Hemingway(grazie anche alle varie trasposizioni cinematografiche, la più famosa è quella di James Wood con protagonista Gregory Peck) e senza alcun dubbio il più bello.
Dopo “addio alle armi” è di nuovo la guerra a fare da sfondo alla narrazione, uno di qui libri che dovrebbero essere letti a prescindere, impegnativo, che ti trasmette un’immensa varietà di sensazioni ed emozioni diverse, un libro che tratta un tema come la guerra con delicatezza, ma anche con estrema violenza.
E poi c’è di nuovo l’amore, arrivato all’improvviso proprio come in “Addio alle armi”, che rappresenta per Hemingway l’unica ancora di salvezza per l’uomo.
Una prosa semplice, moderna, schietta, diretta, coinvolgente che fa di questo libro un’opera tristemente attuale.
Chiunque sia amante della lettura(ma anche chi non lo è) dovrebbe leggerlo e riflettere su quanto la guerra sia inutile.
MARIA LA SANGUINARIA (CARROLLY ERICKSSON) VOTO 7
Rispetto al saggio sulla Bolena ho visto un notevole passo in avanti, anche se devo confessare che in alcuni punti ho trovato diverse difficoltà a proseguire, ma la colpa è mia, i saggi mi hanno sempre procurato delle difficoltà, è un genere che non è mai stato nelle mie corde.
Lo consiglio a chi volesse leggere, a chi fosse curioso di conoscere la vera figura di questa regina sfortunata, vittima di un padre che non l’ha mai veramente amata, vittima della ragion di stato, vittima di personaggi ambigui che l’hanno usata per tutta la vita.
Una donna triste, infelice, che morì in completa solitudine proprio come sua madre, Caterina d’Aragona e che adesso , per la prima volta, ha avuto la possibilità di uscire da quell’ombra nella quale è stata relegata per un’intera esistenza.
LA LINEA DI SANGUE DEL SANTO GRAAL (LAURENCE GARDNER) VOTO 5Ho fatto una fatica tremenda a finirlo(e se ho fatto fatica io che sono una lettrice strenua e onnivora in grado di leggere anche le peggiori nefandezze, qualcosa che non va c’è) .
Mi è sembrato di leggere un libro di Dan Brown((anche se Dan Brown non sarebbe mai arrivato a tanto, chi ha letto il libro sa a cosa mi riferisco).
Pensavo di leggere un saggio critico sulla storia e la leggenda del Sacro Graal e invece mi sono trovata davanti la storia rivisitata della nascita di Gesù e sui suoi presunti figli avuti da Maria Maddalena.
Mi domando come Gardner sia arrivato a queste conclusioni, dato che non si basa su alcun dati storico reale ma solo sulla sua immaginazione.
Una perdita di tempo, a meno che non si sia degli appassionati del genere.
I SIMBOLI DEL SOGNO (SERENA FOGLIA) VOTO 6
Interessante questa lettura e ovviamente, come scrive l’autrice stessa, è da considerarla solo come una semplice "infarinatura" per iniziare ad addentrarsi nel mondo della psicologia.
Ho trovato molto interessante i capitoli dedicati ai colori e ai numeri, ricchi di nozioni storiche e di curiosità che catturano il lettore.
DIZIONARIO DI PSICOLOGIA E PSICHIATRIA (MICHEL GODFRYD) VOTO 6
Vale lo stesso discorso fatto per “I simboli del sogno”, una lettura stimolante ma poco approfondita, adatta più a chi non ha conoscenze specifiche in materia che a un professionista.
I termini sono descritti in modo chiaro, preciso, semplice, sintetico ed è molto facile memorizzarli.
Un buon testo di consultazione, da tenere sempre a portata di mano, ma da non considerare come testo professionale.
IL GRANDE LIBRO DELLO SPAZIO (GIORGIO PANINI) VOTO 7.5
Chiunque abbia superato i trent’anni avrà sicuramente avuto in dono da bambino uno dei “Grandi Libri” della Giorgio Panini.
Purtroppo ho perso tutti quelli che possedevo, mi è rimasto solo questo volume(che non si può definire più nemmeno libro dato che cade letteralmente a pezzi, la copertina non esiste più, le pagine sono a brandelli, ma per me ha un valore affettivo incommensurabile) che ogni tanto mi rimetto a sfogliare con un pizzico di nostalgia.
La mia passione per l’astronomia è nata da qui, dalle pagine sulle costellazioni(un tempo le ricordavo a memoria tutte e ottantotto, ora sto invecchiando) alle nubi interstellari, dalle affascinanti teorie dell’universo al sistema planetario, dai voli spaziali alla presenza degli ufo.
Sfogliare questo libro è come salire su una navicella spaziale alla Starblazers e scoprire un mondo meraviglioso e inesplorato.
Se avessi un figlio glielo regalerei subito, è di una meraviglia assoluta.
LETTERA AL PADRE (FRANZ KAFKA) VOTO: 7.5
Una lettera breve ma profondamente intensa, il racconto a cuore aperto di un figlio che ha compiuto tanti errori a causa di un padre che non l’ha mai amato, le mancanze di un figlio che rispecchiano gli errori di un padre.
Lo farei adottare come testo obbligatorio nelle scuole data la sua attualità, un tema, quello del conflitto generazionale, molto diffuso ai giorni nostri ma, purtroppo, male affrontato, ma soprattutto lo farei leggere a tutti coloro che sono genitori, li aiuterà a riflettere sul loro ruolo di genitori, sul rapporto con i loro figli, li aiuterà a capire cosa si nasconda realmente dietro l’animo di un bambino e soprattutto li aiuterà a riflettere su quanto il dialogo sia fondamentale, su quanto sia importante parlare e affrontare così i mille pensieri e i mille dubbi che attanagliano ogni giorno la mente e il cuore di un bambino.
LE QUATTRO CASALINGHE DI TOKYO (NATSUO KIRINO) VOTO: 7.5
Le desperate housewives del Sol levante, le quattro protagoniste del romanzo potrebbero benissimo fare concorrenza alle note casalinghe americane, tutte e quattro disperate, tutte e quattro con alle spalle situazioni familiari che definirle angoscianti è un eufemismo.
Masako, la più anziana delle quattro, donna caparbia, testarda, coraggiosa, che vive con un marito che da molto tempo non la tratta più come una donna e con un figlio adolescente che non le rivolge più nemmeno mezza parola, Yoshie, triste, malinconica, con due figlie che vivono completamente allo sbando e un’anziana suocera allettata da accudire, Kuniko, frivola, vanitosa, un po’ stupida, che ha come unico scopo nella vita quello di comprarsi abiti e gingilli vari all’ultima moda e Yayoi, dolce, gentile, educata, amorevole, sposata a un uomo che trascorre gran parte della sua vita tra prostitute e giochi d’azzardo.
Sarà proprio lei, la più debole di tutte, a cedere per prima, uccidendo barbaramente il fedifrago marito e chiedendo poi alle sue amiche di aiutarla a sbarazzarsi del cadavere.
Da quel momento le quattro diventeranno a loro insaputa protagoniste di una morbosa vicenda, una sorta di circolo vizioso che avrà sulle loro vite delle conseguenze drammatiche e inaspettate.
Devo dire che mi ha colpito molto questo romanzo della Kirino, un viaggio nella disperazione e voglia di emancipazione femminile(un po’ alla Thelma e Louise) vista attraverso gli occhi di quattro donne disperate che hanno come unico scopo nella vita quello di fuggire dalla loro grigia esistenza.
Ambientato in una Tokio diversa da quella che conosciamo (non ricca e stereotipata ma fatta di miserie e povertà) è una storia brutale, cruda, quasi efferata, ma che mostra perfettamente quella che è la società di oggi, inumana, menefreghista, arrogante, superficiale ed egocentrica.
Peccato per il finale che scade inevitabilmente nel patetico, altrimenti sarebbe stato un libro perfetto.
Ora mi aspetto una trasposizione cinematografica(e da quel che ho letto ci stanno facendo già più di un pensiero).
STORIA DEL FUMETTO-AUTORI E PERSONAGGI DALLE ORIGINI A OGGI (MANFREDO GUERRERA) VOTO 4
E’ possibile racchiudere centodiciannove anni di storia del fumetto(è infatti nato nel 1892) in poco più di novantatré pagine?
Per l’autore di questo mini saggio è più che possibile e si può benissimo immaginare cosa ne sia venuto fuori, un pastrocchio confusionario che presenta gravissime lacune.
L’autore si sofferma soprattutto sui comics americani e sul fumetto nostrano(e qui non ci sarebbe nulla di strano, ma l’aver completamente dimenticato il fumetto franco-belga, da Moebius a Francoise Burgeon, da Georges Remi a Peyo per me è imperdonabile, così come è imperdonabile non aver citato due capolavori del genere, Maus e Max Fridman di Vittorio Giardino ), ma lo fa in modo talmente approssimativo da farmi dubitare della sua conoscenza in materia(leggo sulla quarta di copertina che viene ritenuto il miglior da sempre uno dei migliori studiosi di cinema e di fumetti…a leggere queste pagine non si direbbe proprio, forse sarò prevenuta io, non so).
Anche il dizionario finale è piuttosto riduttivo, mancano all’appello diversi nomi famosi, sia tra gli autori che tra i personaggi…ora, capisco che le pagine sono poche e si è costretti a fare un lavoro stringato, ma perché non documentarsi prima invece di tirare fuori questa baraonda di nomi, inserirli a casaccio, scriverci due righe sopra e ritenersi così soddisfatti?
Il mondo del fumetto merita molto di più, merita più approfondimenti, merita più spazio e soprattutto merita più considerazione, la stessa considerazione che si da a un libro…lo so che in Italia purtroppo vige l’insana cultura di considerare il fumetto come un inutile surrogato del libro, so che per molti la lettura di un libro viene considerata più “culturale”(o più cool, fate voi), ma sarebbe ora che si rivalutasse la sua “figura”, che si cominciasse finalmente a evidenziare il suo valore artistico che, a parer mio, vale tanto(e a volte anche di più…vi posso elencare decine di fumetti migliori di tanta spazzatura letteraria che ho letto nel corso degli anni) di un libro.
Sarebbe ora di cominciare a parlarne seriamente di questa forma di letteratura disegnata, di rivalutarne l’utilità, ma temo che il nostro paese rimarrà sempre fermo alle sue idee retrograde, basta leggere questo piccolo opuscolo per rendersene conto.
LE CROCIATE (LUDOVICO GATTO) VOTO 5
IL FEUDALESIMO (LUDOVICO GATTO) VOTO 5
Penso che ormai tutti abbiano capito che questi libri della Newton Company vanno presi per quelli che sono, una semplice lettura di intrattenimento e di minimo(ma proprio minimo) approfondimento.
Se siete interessati all’argomento potete anche leggerli, ma sappiate che non ci troverete nulla di nuovo rispetto a un testo scolastico qualsiasi.
DIZIONARIO DEL CINEMA-CENTO GRANDI FILM (FERNALDO DI GIAMMATEO) VOTO 5
Mancano all’appello film che reputo fondamentali(“Rosemary’s baby”, “Che fine ha fatto Baby Jane”, “il mucchio selvaggio”, “C’era una volta in America”, “Arancia meccanica” e tanti altri), ma tutto sommato si legge facilmente, anche se ho trovato dei giudizi alquanto discutibili.
DIZIONARIO DEL CINEMA-CENTO GRANDI REGISTI(FERNALDO DI GIAMMATEO) VOTO 5
Stesso discorso, mancano all’appello registi che reputo fondamentali(Peter Weir, Ermanno Olmi, David Cronenberg, Mario Bava, Lucio Fulci e tanti altri) ma tutto sommato è una lettura abbastanza interessante, anche se poco approfondita(come ripeto cento pagine sono poche per descrivere un’arte così complessa come il cinema e il fumetto, fare un libro così per me è solo uno spreco inutile di tempo e di carta).
DOPO IL BANCHETTO (YUKIO MISHIMA) VOTO 7.5
Recensire un libro di Mishima è sempre difficile, è uno degli autori più maledettamente controversi che abbia mai conosciuto, ma mi piace molto, amo il suo stile raffinato e struggente, il suo non cadere mai nel volgare, la sua delicatezza nel descrivere gli stati d’animo dei suoi personaggi.
“Dopo il banchetto” è uno dei più belli che abbia letto finora, la protagonista ricorda molto la Madame Bovary di Gustave Flaubert, una donna forte, determinata, bellissima, che gestisce un ristorante, che si occupa di politica, che sembra avere il controllo totale sulla sua vita e su quella di chi gli è accanto, fino a quando un amore senile non farà barcollare ogni sua certezza, un amore improvviso, una passione sfrenata, dirompente, alla quale dovrà rinunciare per non destabilizzare la sua intera esistenza.
Per la prima volta Mishima pone al centro del suo romanzo una donna, i suoi desideri, le sue speranze, i suoi sentimenti più reconditi, i suoi sogni che, alla fine, sarà costretta a sacrificare in nome di un ideale.
Si lascia andare molto alle descrizioni, a volte esagerando con la parte politica, ma il risultato finale è quello di un romanzo poetico, leggero, delicato, profondo, un disperato inno alla vita e all’amore.
Non è facile da leggere, ha indubbiamente bisogno di una certa predisposizione d’animo e “di testa”, ma è di una bellezza unica e rara.
I LUOGHI SACRI DEI CAVALIERI TEMPLARI (JOYHN K.YOUNG) VOTO 5Mi aspettavo molto di più da questa lettura.
La prima parte, la connessione fra i castelli templari e i siti megalitici orientati astronomicamente l'ho trovata, seppur interessante, alquanto inverosimile, mentre ho gradito di più la seconda parte, essenzialmente incentrata sulla storia dell'Ordine Templare(dalla sua nascita nel 1181 alla sua fine nel 1307) e sull'ordine massonico.
Anche la terza parte , incentrata sui misteri di Santiago di Compostela e della Sacra Sindone, l'ho trovata interessante, ma il modo in cui il tutto viene descritto mi ha ricordato non poco una puntata di Voyager(e non è affatto un complimento).
E' una lettura che può senza dubbio interessare, ma sull'argomento c'è molto di meglio in giro.
I DRUIDI-SACRI MAGHI DELL’ANTICHITA’ (PIGGOTT STUART) VOTO 6.5
Interessante saggio sui Druidi, figura storica poco conosciuta e da sempre avvolta nella leggenda.
L'autore, professore di Archeologia storica presso l'Università di Edimburgo, analizza con accuratezza questa antica casta, raccontandoci con minuzia di particolari il loro stile di vita, la loro religione, i loro rituali, la loro lingua, il loro livello d'istruzione, il loro ordine sociale.
Ne viene così fuori un ritratto storico accurato, minuzioso e interessante, che qualsiasi appassionato di storia dovrebbe leggere.
DYLAN DOG N.121-FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI (TIZIANO SCLAVI/BRUNO BRINDISI/MAURO MARCHESELLI) VOTO 7
Dylan ha sempre avuto il debole per le belle donne, ma forse molti non sanno che soltanto una riuscì a farlo capitolare, Lilie.
Erano i tempi in cui ancora faceva il poliziotto, i tempi in cui la sua passione per il paranormale era poco più che accentuata, i tempi in cui non conosceva ancora Groucho, il suo compagno di avventure e di vita, i tempi in cui non era ancora precipitato nelle spire dell’alcolismo.
Una storia d’amore simile a quella de “il lungo addio”(sono molte le analogie con questo albo, ma a mio modesto parere trovo che quest’albo sia di gran lunga superiore), struggente, malinconica, commovente, ma con risvolti, purtroppo per Dylan, ben più tragici.
Un albo che mi ha ricordato una delle mie canzoni preferite, “Sunday Bloody Sunday” degli U2, una storia sulla follia dell’Ira che t’induce a fermarti un attimo e a riflettere sull’inutilità della violenza e sulla stupidità di chi la ritiene come unico mezzo per farsi accettare dagli altri, una storia in cui l’orrore della guerra è descritta con un tatto e una pacatezza senza eguali, senza fastidiose e banali retoriche.
Il personaggio di Lillie è splendido, un insieme perfetto di solarità, simpatia, coraggio, incoscienza, dolcezza, dolore, malinconia.
Alla fine mi sono letteralmente commossa, la storia di un amore vero, sincero, profondo, destinato a finire per sempre, come accade spesso purtroppo nella vita.
Un capolavoro indimenticabile, una spanna superiore ai tanto decantati “Johnny Freak” e “Il Lungo addio”.
DYLAN DOG N.100-LA STORIA DI DYLAN DOG (TIZIANO SCLAVI/ANGELO STANO) VOTO 5
Se dovessi dare dei consigli a chi volesse iniziare a conoscere questo fumetto, la prima cosa che gli direi è di non iniziare dall’albo in questione e dal numero uno, ne rimarrebbe quasi sicuramente deluso, con conseguente abbandono della lettura prima del tempo.
La storia è noiosa e parecchio inverosimile e, cosa ancora più grave, è totalmente in contraddizione con quelle che sono state le idee precedenti(Sclavi ha sempre fatto intendere che il padre di Dylan era un indagatore dell’incubo come lui, ora cambia totalmente versione proponendoci un padre pirata).
Anche sul finale ho alcune cose da ridire, l’ho trovato troppo frettoloso(in parole povere si è detto tutto e non si è detto niente) e piuttosto banale.
I disegni anche non mi sono piaciuti, troppo “fanciulleschi”, molto meglio il tratto in bianco e nero.
Per l’albo a cifra tonda si poteva fare senza alcun dubbio meglio e concordo con chi ha scritto che quest’albo doveva sancire la fine del personaggio, gli sarebbe stata risparmiata(e così a noi lettori) quest’ agonia che si protrae ormai da anni.

A fine mese per il resoconto di Settembre. :)
 
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view post Posted on 7/9/2011, 20:32
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Sapiente Malizioso
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Mmmm, perdonami Simo ma non mi piace granchè come idea..
Motivo? Noi siamo pochi e solo tu leggi tanto, ci scriveresti quindi solo tu qui.. Perchè non farlo diventare un tuo spazio personale invece? :D Tipo che ne so "Il bilancio della Dama" o una roba così... :D
 
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view post Posted on 7/9/2011, 21:59
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Per me va bene, posso anche adoperarlo come spazio personale. :)
Altrimenti se volete potete anche chiuderlo, non ci sono problemi. :)
 
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view post Posted on 7/9/2011, 22:18
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Sapiente Malizioso
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No perchè chiuderlo! Va benissimo come spazio personale!! Puoi modificare il titolo se vuoi... :D

PS: i commenti ai Dylan perchè non li inserisci nello spazio apposito come al solito? :D
 
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view post Posted on 7/9/2011, 22:30
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CITAZIONE (LordDunsany @ 7/9/2011, 23:18) 
PS: i commenti ai Dylan perchè non li inserisci nello spazio apposito come al solito? :D

Lo faccio subito. :)

Il titolo però lo potete modificare soltanto tu e Laura, io non posso farlo. :(
 
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view post Posted on 8/9/2011, 15:41
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Sapiente Malizioso
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Ora dovrebbe andare! Ma quanti diavolo ne hai letti??? :D Sono impressionato..
 
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LadyTriffide
view post Posted on 9/9/2011, 08:28




Pure io!!! Sei impressionante Simo :huh:
 
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view post Posted on 9/9/2011, 15:40
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Grazie di cuore Cri per aver modificato il titolo. :)
Eh lo so, di solito leggo dai quindici ai venti libri al mese(non sono normale, lo so... :P).
Già ne ho letti dieci e sono appena all'inizio del mese. :)
 
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view post Posted on 10/10/2011, 14:58
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SETTEMBRE

TRENTOTTO FIABE (HANS CHRISTIAN ANDERSEN) VOTO 7


Indole molto sensibile e ingenua quella di Andersen e le sue fiabe sono un po’ il simbolo di questa sua particolare personalità.
Caratteristica principale di queste trentotto fiabe è la spiccata simpatia che nutriva nei confronti del mondo infantile(i protagonisti sono quasi sempre bambini o fanciulli) e della natura e l'innato pessimismo che provava nei confronti degli uomini, ritenuti da lui stupidi e folli.
In questo libro è raccolta buona parte della sua produzione, dalle fiabe più conosciute("il brutto anatroccolo", "scarpette rosse", "la sirenetta", "la piccola bimba dei fiammiferi", "l'intrepido soldatino di stagno", "la pastorella e lo spazzacamino", “la principessa sul pisello”)a quelle legate ai suoi ricordi infantili(“Quel che fa il babbo è sempre ben fatto”, “la nonna”, “l’abete”, “il ragazzaccio”), dalle fiabe tratte da leggende e fiabe popolari(“i cigni selvatici”, “il guardiano di porci”, “il piccolo Tuk”) a quelle legate alla sua terra, la Scandinavia(“la regina della neve”, “l’elfo della rosa”, “il monte degli elfi”.
Trentotto fiabe da leggere e da assaporare lentamente, un po’ alla volta, fiabe piene di malinconia e di amarezza, ma ricche di simbolismi e di suggestive immagini.
Il saggista e storico Eugenio D’Ors ha scritto su di lui: “Andersen somiglia molto a Shakespeare, cioè a un evocatore di anime”.
Non posso che concordare con questo suo pensiero, può non piacere, lo si può ritenere ingenuo, pessimista, malinconico, ma aveva quel potere, che in pochi possiedono, di toccare le più profonde corde dell’anima.
Una raccolta che consiglio di leggere per riscoprire il meraviglioso mondo delle fiabe, da molti bistrattato perché ritenuto ingiustamente “roba per bambini”, ma sono il terreno sul quale ogni lettore impara a muovere i primi passi.

IL MISTERO DELLE MUMMIE (HOWARD REID) VOTO 5

200 e più pagine di cose sapute e risapute.
E poi, come ripeto, quando leggo uno di questi libri mi sembra sempre di vedere una puntata di Voyager(e come già scritto non è un complimento).

GLI EGIZIANI (CYRIL ALDRED) VOTO 6.5

Questi testi già sono più di mio gradimento, una descrizione minuziosa sul popolo egiziano, sulla loro storia, sui primi insediamenti, sull'età delle piramidi, sulle classi sociali.
Certo non si differenzia molto da un qualsiasi testo scolastico, ma è un'ottima lettura per chiunque fosse interessato all'argomento e desiderasse approfondire un pò le sue nozioni scolastiche.

MITO E MAGIA DEL SANTO GRAAL (LAURENCE GARDNER) VOTO 7.5


Un voto in più per la leggenda di Robin Hood e per l'anello delle streghe.
Per tutti gli amanti della saga di Tolkien e del mito del Graal.

I ROBOTTONI DALLE CORNA DI GO NAGAI (ALESSIA MARTINI) VOTO 5



ALL’OMBRA DEL FUJI-YAMA (ALESSIA MARTINI) VOTO 5


I TUDOR (CHRISTHOPER MORRIS) VOTO 4.5


Saggio presuntuoso sulla personalità dei monarchi appartenenti alla dinastia dei Tudor...l'omonimo telefilm è di gran lunga migliore.

POESIE D’AMORE (GAIO VALERIO CATULLO) VOTO 7

Catullo è passato alla storia per i suoi carmi d’amore(il più famoso è senza alcun dubbio il quinto, dedicato alla sua amata Lesbia), ma in pochi conoscono i versi irriverenti e scherzosi che scagliava contro i suoi peggior nemici.
In questa raccolta s’alternano poesie d’amore e di odio, versi malinconici ed estremamente romantici dedicate alle donne da lui amate e versi pieni d’insulti e di sconcerie rivolti ai suoi peggior nemici, tra i quali figurano anche grandi personaggi storici come Giulio Cesare.
Un libro da centellinare un po’ alla volta, da leggersi nei momenti di assoluto relax, da regalare alla persona che si ama, ma anche a chi si odia.

STIRPE DI LUPO (HAROLD WARNER MUNN) VOTO 5


Non mi è piaciuto.
La trama è piuttosto inverosimile(la racconto brevemente: Cyam, un alieno ritrovatosi per caso sul nostro pianeta, è vittima di un sortilegio di una bella strega babilonese che, invaghitasi di lui, per non farlo ritornare sul suo pianeta lo imprigiona nel corpo di un terrestre.
Nel tentativo di sfuggirgli e di far ritorno al suo pianeta, Cyam uccide il corpo che lo “ospita”, ma facendo questo si autocondanna a una perenne esistenza sul nostro pianeta.
Accecato dall’ira e dall’odio nei confronti della strega, ecco che da vita a una folle persecuzione contro la sua “carnefice” e contro la sua progenie, persecuzione che si protrarrà per secoli e attraverserà alcuni degli eventi storici che hanno segnato la storia dell’umanità, dalla guerra dei Trent’anni alla sconfitta dell’Invincibile Armada), che ben presto si perde in lacune e prolissità varie, trasformandosi in una bolgia dantesca di horror e storia.

IL GOLEM (GUSTAV MEYRINK) VOTO 8

Romanzo visionario e affascinante, chiaramente ispirato alle opere di Edgar Allan Poe(“i racconti del mistero” su tutti) e di Hoffman(“Racconti notturni”), una perfetta fusione di mitologia, esoterismo e antiche leggende popolari.
E’ un’opera datata, ma senza alcun dubbio godibile e ancora ricca di fascino.

VATHEK (WILLIAM BECKFORD) VOTO 7

Interessante romanzo dal sapore gotico ma con un'ambientazione esotica e orientale alla "Mille e una notte" che lo rendono ancor più accattivante.
La storia è molto simile al Faust di Goethe, il demone che tenta l'uomo(in questo caso il califfo Vathek, uomo di grandi principi, stimato e venerato dal suo popolo) con la promessa del potere e del sapere eterno.
Per tutti gli amanti del genere gotico, ma anche per chi non è immune alla bellezza e al misterioso fascino dell'Oriente.

DEATH NOTE VOL.1 (TAKESHI OBATA) VOTO 8


Immaginate che un dio della morte vi faccia dono di un potere particolare, decidere della vita e della morte di alcune persone.
Se vorrete uccidere un tizio, vi basterà solo desiderarlo e questi morirà quando sarete voi a deciderlo, senza che nessun’altro sappia del vostro potere e senza il bisogno di conoscerlo personalmente…in parole povere un potere illimitato.
Usereste o no questo dono? Che cosa vi fermerebbe? La vostra coscienza? O qualcosa di ben più alto?
Come ho già scritto in precedenza non sono un amante delle nuove produzioni animate(Miyazaki a parte), sono rimasta fedele ai classici anni’70-’80, ma ho sentito parlare talmente in modo positivo di questo manga che non ho potuto proprio esimermi dal leggerlo.
E’ stata una rivelazione, come molti sono rimasta colpita dai disegni, sublimi ed estremamente realistici, e dalla trama, una delle più belle che abbia mai letto nella storia del fumetto.
Sono rimasta molto colpita anche dai due protagonisti, L e Light, entrambi ben caratterizzati e mai scontati, così come i personaggi comprimari.
Un’opera d’arte di eccellente qualità che mi dispiace aver conosciuto così tardi, ma in questo campo ho ancora molto da imparare e da scoprire.

RASHOMON E ALTRI RACCONTI (RYUNOSUKE AKUTAGAWA) VOTO 7



LA MORTE DI CAPITAN MARVEL (JIM STARLIN) VOTO 8


A volte esistono battaglie che nemmeno il più grande dei guerrieri è in grado di vincere, esiste un nemico oscuro che ti penetra dentro, che ti consuma poco a poco, che non ti lascia alcuna speranza di sopravvivenza, contro il quale nemmeno la tua voglia di vivere può nulla.
Epicuro nel passo che ho sopra citato sosteneva che non bisogna avere paura della morte poichè non è nulla("Quando ci siamo noi, la morte non c'è, e quando c'è la morte, non ci siamo noi" soleva dire), è solo una semplice assenza di sensazioni e di conseguenza è sciocco averne paura, ma c'è sempre il dolore che rimane in coloro che sopravvivono, quel dolore che si annida dentro di te, che non ti abbandona nemmeno per un istante, che non ti fa dormire, che non ti fa vivere, al quale non riesce a rassegnarti.
Si può accettare la morte? Le persone che ci sono accanto riusciranno a vivere senza di noi?
Questi sono gli interrogativi che si pone Jim Starlin al termine di questa splendida graphic novel datata 1982 e che ho avuto il piacere di scoprire soltanto adesso.
Ribadisco il concetto espresso mesi fa, le graphic novel non hanno nulla da invidare ai libri, non meritano l'appellativo di "letteratura di serie b", questo fumetto è un piccolo capolavoro, una storia struggente e malinconica che ha riportato alla luce un dolore che mi porto dentro da anni e che non sono ancora riuscita(e mai ci riuscirò) a cancellare.
E non ho potuto, non sono riuscita a trattenere le lacrime davanti alle tavole finali, tra le più belle e malinconiche che abbia mai letto, che mi hanno riportato alla mente una storia che, qualche tempo fa, è stata anche la mia.
Un capolavoro dedicato a coloro che considerano i fumetti materiale buono solo per ravvivare la fiamma dei caminetti...leggendo questo e altri forse si ricrederanno, forse.

LA BISBETICA DOMATA (WILLIAM SHAKESPEARE) VOTO 7


Una commedia elegante e raffinata, una storia semplice, se non addirittura banale, scritta con uno stile che cattura letteralmente il lettore.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Caterina, che oggi, invece di bisbetica, definiremmo “una single disperata” o, peggio ancora, “una zitellaccia acida”.

IL MERCANTE DI VENEZIA (WILLIAM SHAKESPEARE) VOTO 5.5


Tra tutte le opere di Shakespeare è quella che mi ha colpito meno.
Una commedia leggera, ma che allo stesso tempo fa riflettere su quella che definirei una delle piaghe dell'umanità(purtroppo al giorno d'oggi sempre più diffusa), il razzismo, ma non siamo ai livelli eccelsi di "Macbeth", di "Otello", di "Amleto", di "Romeo e Giulietta", di "Sogno di una notte di mezz'estate", di "Giulio Cesare".
E' sempre Shakespeare, ma tra le sue innumerevoli opere c'è decisamente di meglio.

GHOST IN THE SHELL (MASAMUNE SHIROW) VOTO 6.5


Interessante, ma non mi ha soddisfatto completamente.
I disegni sono apprezzabili, la trama è intrigante(mi piace questo mondo futuristico di Masamune Shirow), ma i personaggi non mi hanno lasciato nulla, non sono approfonditi né ben caratterizzati.
Senza alcun dubbio è un fumetto innovativo e originale, ma niente di eccezionale, ho letto di meglio finora.




 
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sergio937
view post Posted on 10/10/2011, 16:12




Notevole come sempre ;)
 
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view post Posted on 2/11/2011, 16:00
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OTTOBRE

DIABOLIK-L'ULTIMO REGALO Angela e Luciana Giussani

La mia passione per Diabolik è nata grazie a mia madre, da sempre estimatrice dell'affascinante ladro.
Storia molto coinvolgente(un Diabolik innamorato che, credendo di essere giunto al termine della sua vita, decide di fare un ultimo regalo alla sua bella Eva rubando per lei un prezioso diamante), ricca di pathos e di scene ad alto contenuto adrenalinico, ma la fase finale è troppo confusionaria e "tirata via" troppo in fretta.
Comunque c'è da dire che le sue storie un tempo erano molto più coinvolgenti, come per Dylan Dog ha subito negli anni un calo spaventoso, ma per me rimane sempre un mito intramontabile.
Quanto amo il personaggio di Eva Kant, così intrigante e diabolica.

POESIE DI EMILY DICKINSON
POESIE DI JACQUES PREVERT
POESIE DI ARTHUR RIMBAUD
POESIE D'AMORE DI NAZIM HIKMET
POESIE DI AUTORI BALCANICI SCONOSCIUTI
POESIE DI RABINDRANATH TAGORE
POESIE DI SAFFO
I FIORI DEL MALE DI CHARLES BAUDELAIRE
POESIE DI FERNANDO PESSOA
PICCOLO MANOSCRITTO NELLA BISACCIA DI BANSHO


MAUS-RACCONTO DI UN SOPRAVVISUTO di Art Spielgmann

SANTUARIO di William Faulkner

IL GUSTO PROIBITO DELLO ZENZERO di Jamie Ford

GALAXY EXPRESS 999 VOL.1 di Leji Matsumoto

I PILASTRI DELLA TERRA di Ken Follett

Non per dire, ma tra questo librone e una delle seimila puntate(almeno credo siano arrivati a questa cifra…ormai ho perso il conto) di Beautiful non c’è poi così tanta differenza(da un momento all’altro mi aspettavo di vedermi apparire il mascellone con la sua bionda eterna innamorata che si scambiano teneri e languidi sguardi).
D’accordo, è un buon prodotto commerciale, come “Il codice da Vinci” si fa vendere bene, ma al di là di essere un fotoromanzo ad alto contenuto erotico(mai lette così tante descrizioni erotiche in un libro, a momenti nemmeno con il Marchese de Sade…praticamente nelle prime cento pagine i due protagonisti copulano più della coppia Douglas-Stone in “Basic Istinct”) e ad alto contenuto moralistico(e qui molti vi avranno visto chissà quali insegnamenti di vita), cos’altro ha da offrire?
I pochi colpi di scena presenti sono banalissimi, i personaggi sono stereotipatissimi(evidentemente Ken Follett è andato a scuola da Edmondo De Amicis, i suoi eroi o sono buoni, o sono cattivi, non esiste una via di mezzo) e il finale è prevedibilissimo(i buoni hanno la meglio, vivono felici e contenti e i cattivi finiscono dritti all’Inferno).
Perché un tizio dovrebbe spendere tempo(parecchio data la sua mole) e denaro(parecchio perché come ogni libro che supera le 500 pagine costa dai 15 euro in su) per leggere una cosa alla fine così scontata? Francamente non lo so e visto il successo che ha avuto sto iniziando seriamente a chiedermelo, forse molti ci avranno visto chissà quali meraviglie, forse l’ambientazione storica(Il Medioevo da sempre ha affascinato molti lettori, me per prima)ha stregato un pò tutti, fatto sta che questo librone altro non è che l’ennesima fregatura letteraria, un altro prodotto furbo costruito ad hoc per attirare come falene una moltitudine di lettori.
Mi dispiace di aver sprecato di nuovo del tempo prezioso, ma dovevo proprio togliermelo questo dente, almeno adesso avrò l’anima in pace, potrò dire “ci ho provato, ma non è andata”.
La visione dell’omonimo telefilm però lo consiglio, soprattutto per le affascinanti musiche di Trevor Morris(ha davvero del talento questo compositore).
Il resto è meglio lasciar perdere.

FIABE ITALIANE di Italo Calvino

Una lettura piacevole, diversa dal solito, da fare se si è in un momento di stanchezza mentale, se si desidera svagarsi un po’, allontanarsi dai problemi quotidiani e immergersi in un mondo irreale, ma soprattutto una lettura da fare, per chi ne ha, ai vostri figli, magari prima di andare a dormire(ma esistono ancora genitori che leggono le fiabe ai propri figli prima di andare a dormire? Mi auguro di si).

PORCO ROSSO VOL.1 di Hayao Miyazaki

MADAME DE SADE di Yukio Mishima

MEMORIE DAL SOTTOSUOLO di Fedor Dostoevskij

E’ una delle tante opere che Dostoevskij scrisse dopo la sua terribile esperienza della deportazione in Siberia, raccontata poi in seguito in “Memorie della casa dei morti”.
E’ un libro molto intimista, una profonda indagine sulla parte più buia e recondita della psiche umana, quella parte che noi tutti tendiamo a nascondere perché piena di sentimenti oscuri che vorremmo nascondere a noi stessi per sempre.
E’ stata una lettura emotivamente molto difficile per me(l’incipit in se stesso già ti distrugge…una vera botta di ottimismo e di positività, non c’è che dire), mi sono quasi completamente identificata nelle emozioni del protagonista, ho rivissuto con lui le stesse ansie, le stesse paure, gli stessi tormenti(in fondo io e Dostoevskij siamo molto simili, entrambi due anime passionali, tormentati e fortemente emotive).
Il suo lungo monologo è un lungo profluvio di sentimenti e di emozioni che ti travolgono come un fiume in piena e dal quale non riesci più a emergere.
Non è per tutti, è necessaria di una certa tranquillità emotiva per affrontarlo, altrimenti si rischia di rimanerne sconvolti.

MAZINGA Z VOL.11 di Go Nagai

RACCONTI DI PIOGGIA E DI LUNA di Ueda Akinari

Una raccolta di racconti breve ma intensa, unica nel suo genere, che ogni appassionato della letteratura giapponese dovrebbe possedere, nove storie che uniscono leggenda, storia e fantasia tipiche della tradizione popolare nipponica(in ogni storia è presente un elemento peculiare della fantasia e della storia popolare giapponese, dai fantasmi ai demoni, dalla donna-serpente ai samurai) narrate dall’autore con una raffinatezza e un’eleganza impareggiabili, con uno stile talmente piacevole e rilassante che ti ritrovi alla fine senza nemmeno accorgertene.
Tra i nove racconti è difficile trovarne uno che possa essere considerato il migliore in assoluto, se proprio fossi costretta la mia palma andrebbe al quinto, “la ghiandaia celeste”, ma la scelta è pressoché impossibile, sono talmente affascinanti, poetici e struggenti che mi è davvero difficile fare una selezione.
Un testo assolutamente da scoprire per chi è amante della cultura giapponese, ne rimarrà incantato dalla sua bellezza, ne sono convinta.
 
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view post Posted on 2/12/2011, 15:31
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NOVEMBRE

LA LUNGA NOTTE DEL DOTTOR GALVAN(DANIEL PENNAC) VOTO 7
GLI INFORTUNI DELLA VIRTU’(DONATIEN ALPHONSE MARCHESE DE SADE) VOTO 7
POESIE DI JORGE LOUISE BORGES
HAIKU DI ISSA
POESIE DI CHARLES BUKOVSKI
POESIE DI HERMAN HESSE
SONETTI D’AMORE DI WILLIAM SHAKESPEARE
JEEG ROBOT D’ACCIAIO VOL.1(GO NAGAI) VOTO 5.5
QUANDO CADRA’ LA PIOGGIA TORNERO’(TAKUJI ICHIKAWA) VOTO 7.5
IL CORVO E ALTRE POESIE DI EDGAR ALLAN POE
L’ULTIMA LEGIONE(VALERIO MASSIMO MANFREDI) VOTO 5
PATRIMONIO(PHILIP ROTH)
GRIDARE AMORE DAL CENTRO DEL MONDO(KYOICHI KATAYAMA) VOTO 7.5
I BORGIA(ALEXANDER DUMAS PADRE) VOTO 4

 
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sergio937
view post Posted on 2/12/2011, 15:39




Io questo mese ho letto un libro e 1/2... :angry:
 
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view post Posted on 4/12/2011, 01:06
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Sapiente Malizioso
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Sbaglio o questo mese hai letto meno del solito Simo? :D
Io mi sono fermato a 2! ;)
 
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view post Posted on 5/12/2011, 12:55
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Si, ho letto meno questo mese(mi mancano soprattutto i fumetti), ma mi rifarò con questo. :P
 
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50 replies since 7/9/2011, 16:07   321 views
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