| "La febbre del sabato sera" (USA 1977) di John Badham con Barry Miller, John Travolta, Karen Gorney, Joseph Cali, Fran Drescher. (VM 14).
Trama:Tony Manero vive nella Little Italy e lavora come commesso in un negozio di vernici. Passa il tempo libero con gli amici proletari del quartiere tra sbronze e risse, ma il luogo preferito è la discoteca, dove Tony può sfogare alla fine della settimana il suo talento per il ballo. Durante le visite in discoteca, conosce Stephanie, che al contrario è una ragazza istruita e di alto ceto sociale: una persona che sa ciò che vuole. Nonostante le differenze, i due si avvicinano e iniziano una preparazione, più o meno, regolare per la partecipazione al concorso di danza della discoteca. Nonostante i frequenti battibecchi i due decidono di allenarsi per partecipare alla gara di ballo della discoteca che frequentano. Vinceranno immeritatamente il primo premio e questo sarà per Tony l'inizio di una presa di coscienza che lo porterà a mettere in discussione il proprio stile di vita.
"La febbre del sabato sera" esce nel 1977 e riscuote un gran successo negli Stati Uniti prima e poi in tutta Europa. L'era delle discoteche era già avviata da un bel po' di anni, ma il film di Badham colpì l'immaginario collettivo perché nessuno aveva mai pensato alle discoteche come ai luoghi in cui si gareggia, ai luoghi in cui si va vestiti con giacca e pantalone bianco, si beve e, qualche volta, ci si può anche sballare. Il Tony Manero di John Travolta (doppiato nientemeno che da Flavio Bucci!) era un personaggio speciale, non il figlio di genitori borghesi che va nelle discoteche per conquistare la ragazzina di turno, ma l'onesto operaio che vive una realtà lavorativa e familiare non proprio esaltante, che cerca nella discoteca, nel ballo, un aiuto per distrarsi, per sfogare quanto ha di represso dentro di sé. Celebre rimane il ballo tra Stephanie e Tony, quest'ultimo vestito con pantaloni "a zampa" bianchi, giacca bianca, gilet bianco e camicia scura, sulle note di "More than a woman" dei Bee Gees. Un'altra grande rivoluzione del film fu rappresentata dalla eccezionale colonna sonora: un gruppo musicale, i Bee Gees, che già aveva mietuto grandissimi successi ('My word', 'Massachussets', 'Run to me') in un dignitoso genere commerciale, si lanciava nel ballabile allo stato puro. Quelle canzoni conquistarono la hit parade di tutto il mondo, 'Night fever' è ancora oggi uno dei pezzi più belli che le discoteche abbiano mai proposto. La pellicola ha pregi e pochi difetti. Il messaggio è a volte truculento, ma giustamente esplicito. Il film al tempo, venne vietato ai minori ma rivisto alla luce di oggi, anche un ragazzino di 10 anni, non vedrebbe cose che già non sà. In poco meno di due ore, si consuma il radicale cambiamento nella vita di Tony, si passa dal ragazzo, bullo e spavaldo, alla consapevolezza, appena saggiata nel finale, al vero volto della vita. Ciò che più meraviglia di questo semplice film, è la capacità di evidenziare, pur con un linguaggio semplicissimo, tutto il malessere e la vuota quotidianità che precede la "svolta", sofferta, ma inevitabile se hai qualcosa dentro. Se riesci ancora a distinguere il bene dal male.
Colonna sonora: "Stayin' Alive", Bee Gees, durata 4'45" "How Deep Is Your Love", Bee Gees, 4'05" "Night Fever", Bee Gees, 3'33" "More Than a Woman", Bee Gees, 3'17" "If I Can't Have You", Yvonne Elliman, 3'00" "Symphonie No 5" (originale di Beethoven), Walter Murphy, 3'03" "More Than a Woman", Tavares, 3'17" "Manhattan Skyline", David Shire, 4'44" "Calypso Breakdown", Ralph MacDonald, 7'50" "Night on Disco Mountain", David Shire, 5'12" "Open Sesame", Kool & the Gang, 4'01" "Jive Talkin'", Bee Gees, 3'43" (*) "You Should Be Dancing", Bee Gees, 4'14" "Boogie Shoes", KC and the Sunshine Band, 2'17" "Salsation", David Shire, 3'50" "K-Jee", MFSB, 4'13" "Disco Inferno", The Trammps, 10'51"
Voto: 8
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