ZAGOR, Guido Nolitta, Gallieno Ferri

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view post Posted on 5/12/2011, 13:31
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Nome originale: Patrick Wilding
Autore: Guido Nolitta(pseudonimo di Sergio Bonelli)
Disegni: Gallieno Ferri
Editore: Sergio Bonelli Editore


Il giustiziere con la scure

“Anche la mia vita, non c'è dubbio, è segnata dal marchio della violenza, ma tra noi esiste fortunatamente una differenza incolmabile! Se io combatto, se io uccido, è soltanto perché la situazione di questo meraviglioso ma ancora selvaggio Paese me lo impone! Un giorno, spero, giuste leggi, mentalità più aperte smusseranno i punti di attrito tra gli abitanti di Darkwood e i conquistatori bianchi... in quel preciso istante io rinuncerò senza alcun rimpianto alla mia immagine di combattente e di guerriero, e sarò lieto di buttare nel più profondo dei fiumi quella scure che ora considero un mezzo sgradevole ma indispensabile per ottenere un po' di giustizia!”
(Zagor n.117 “Arrivano i samurai”)


Ho sempre amato il genere western, è una delle tante passioni che mi ha trasmesso mio padre.
L’America della prima metà del 1800 con i suoi spazi incontaminati, le sue sconfinate praterie, i suoi terreni vergini popolate da tribù di indiani che vivono solo ed esclusivamente di caccia e di pesca è la protagonista di questo indimenticabile fumetto firmato Sergio Bonelli.
Immaginaria foresta di Darkwood, stato della Pensylvania.
Zagor è un difensore degli indiani che cerca di far trionfare sempre la giustizia combattendo contro i malvagi(bianchi, neri o rossi che siano).
Ha come unica arma la scure, che maneggia con grande abilità(da qui l’epiteto di “giustiziere con la scure” che gli hanno affibbiato gli indiani).
Nelle sue avventure è accompagnato da un messicano di nome Cico, pancione e pasticcione che rappresenta un po’ la parte comica del fumetto(come accade nei cartoni animati giapponesi).
Le sue storie sono tutte all’insegna dell’avventura, con qualche punta di horror, fantascienza e fantasy(c’è molta magia presente nel fumetto).
Ho avuto modo di rileggere un albo(da bambina li ho letti tutti grazie alla vasta collezione di mio padre e ammetto di aver avuto un debole per lui) e l’emozione che ho provato è davvero difficile da descrivere.
Un fumetto di un’altra epoca, che t’insegna l’amore e il rispetto per la natura, che ti fa appassionare al sapore dell’avventura, che ti fa sperare in un certo senso in un mondo migliore.
Non so se alle nuove generazioni possa piacere, ma per gli amanti dei fumetti anni’60 è un dolce abbandonarsi ai ricordi.

Voto: 7
 
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