Autore: Yutaka Nanten
Editore: Kadokawa Shoten
1ª edizione: 1º maggio 1998
E’ difficile eguagliare un capolavoro.Come scrissi tempo fa non sono un amante delle nuove produzioni animate, sono rimasta fedele ai vecchi classici anni’70-’80, quelli che hanno caratterizzato l’infanzia e l’adolescenza di quelli della mia generazione.
Ce n’è uno che fa eccezione, Cowboy Bebop.
Il nostro è stato un amore a prima vista, la prima volta che lo vidi rimasi piacevolmente colpita da questo irresistibile poliziesco fantascientifico così frizzante e perfettamente caratterizzato nei personaggi.
Per curiosità ho cercato on-line anche il manga(creato ad arte dopo l’onda di successo che ha investito il cartone animato) e la delusione è stata cocente.
Non è male, devo essere sincera, una lettura intrigante e piacevole, ma non ha nulla a che vedere con la grandiosità del cartone animato, la bellezza di Cowboy Bebop è tutta nella storia, nell’ammaliare lo spettatore con i suoi meravigliosi disegni, con i suoi personaggi affascinanti e carismatici, con le sue meravigliose musiche che accompagnano ogni singola scena, tutti elementi impossibili da riprodurre su carta.
I disegni non sono affatto male, ma non rendono giustizia ai suoi personaggi(la Faye Valentine e lo Spike cartaceo non valgono nemmeno un milionesimo di quelli animati), anche la storia è carina, ma non al livello della splendida sceneggiatura animata.
In parole povere un fumetto inutile, nato solo con la speranza di eguagliare il grande successo televisivo, speranza poi risultata vana.
Se lo trovate leggetelo, ma se posso darvi un appassionato consiglio guardatevi il cartone animato, ne guadagnerete di più.
Voto: 5
