KEN PARKER, Giancarlo Berardi/Ivo Milazzo

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view post Posted on 12/12/2011, 16:17
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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KEN PARKER

Autore:Giancarlo Berardi
Disegni: Ivo Milazzo
Editori: Sergio Bonelli Editore/Panini Comics
1°edizione: Giugno 1977
Albi: 59
Genere: Western


Un grandissimo, ma con troppi pochi lettori

Altro fumetto che ha caratterizzato una parte della mia vita.
Ha accompagnato la mia pre-adolescenza, con i miei sogni(pochi realizzati), le mie paure e il desiderio di avere accanto a me un uomo forte come lui che mi proteggesse dalle asperità della vita.
Ken è un cacciatore, ma per vendicare la morte del fratello decide di arruolarsi nell’esercito dove spera di poter trovare i suoi assassini.
Per un lungo periodo vive insieme agli indiani, ne sposa una bellissima e quando lei disgraziatamente muore decide di ripartire alla ricerca degli assassini di suo fratello.
Rientrato nell’esercito, ne esce pochissimo tempo dopo perché non ne condivide gli ideali e inizia una vita da vagabondo, finché non diventa un investigatore privato.
La sua vita scorre tranquilla fino a quando durante una manifestazione uccide accidentalmente un poliziotto.
Da allora comincia la sua lunga e solitaria fuga, che verrà interrotta molti anni dopo con il suo arresto.
Un fumetto straordinario, avventuroso, coinvolgente, un fumetto d’altri tempi…Ken con la sua forza di volontà mi ha insegnato a rialzarmi ogni qualvolta accadeva qualcosa di terribile nella mia vita.
I disegni di Milazzo sono straordinari(soprattutto quelli nella versione acquarello), le storie hanno un fascino unico, condite con quel pizzico di humor che non guasta mai e toccano temi ancor oggi molto attuali come la discriminazione razziale, l’omosessualità, l’ecologia e l’amore per la natura, il diritto al lavoro e gli affetti familiari.
Una graphic novel che per me raggiunge il livello più alto della storia del fumetto italiano, una pietra miliare che purtroppo è stata poco amata dal pubblico che non ha saputo apprezzare a dovere il suo alto valore artistico-culturale.
Lo consiglio vivamente, soprattutto alle nuove generazioni, chissà che non riescano ad appassionarsi a questo straordinario personaggio.

Voto: 7.5
 
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