IL CARTAIO, Dario Argento

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view post Posted on 29/12/2011, 00:04
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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IL CARTAIO (Italia 2004) di Dario Argento con Stefania Rocca, Fiore Argento, Silvio Muccino, Claudio Santamaria, Elisabetta Rocchetti, Adalberto Maria Merli, Liam Cunningham, Pier Maria Cecchini, Cosimo Fusco.

locandina

Roma
Anna Maria Mari è un giovane ispettore di polizia che un giorno riceve una e-mail da un tale che si fa firmare “Il Cartaio”, un pazzo che le propone una folle sfida, una partita a poker nella quale la posta in gioco è la vita della turista inglese che ha sequestrato, legato a una sedia e imbavagliato(il tutto viene ripreso in diretta dal pazzoide di turno con tanto di webcam ).
Se a vincere sarà la polizia, la donna sarà salva, altrimenti morirà.
Inutile dire che la prima vittima non riuscirà a salvarsi, a causa di un indecisione di Anna Maria che non si fida dell’uomo e decide di non raccogliere il guanto di sfida lanciatole dall’uomo.
A occuparsi delle indagini interviene anche un poliziotto inglese tanto affascinante quanto arrogante, un tale John che s’innamorerà subito della giovane e La sfida del Cartaio continua: nuove vittime, nuove carismatica Anna Maria.
Un’altra vittima viene rapita e uccisa, il cartaio sembra imbattibile nel suo gioco, ma Anna sembra aver trovato la soluzione dei suoi problemi in Remo, un ragazzotto dedito ai videogiochi e alle canne che si rivela un vero e proprio asso nel videopoker…solo lui è in grado si vincere e salvare così la vita alle povere vittime.
Peccato però che il killer non giochi in modo molto pulito e a farne le spese saranno il giovane Remo e il poliziotto inglese(che nel frattempo, come si era capito fin dall’inizio, è diventato l’amante di Maria).
La sola Maria si ritroverà così ad affrontare il maniaco nell’ultima e decisiva sfida a poker, che varrà la sua vita o la sua morte…
Mi ero ripromessa di non recensire(e soprattutto di non sottopormi più alla visione) mai più un film di Dario Argento, ma tutte le volte ci ricasco, non riesco proprio a tenermi lontano dagli orrori che quest’uomo sta sfornando ormai da svariati anni.
Che altro dire, film di una bruttezza quasi allucinante(e io che pensavo che con “non ho sonno” Argento avesse toccato irrimediabilmente il fondo), una trama che più scontata non si può(ho individuato il colpevole individuabile dopo appena un quarto d’ora, un record per me) , nessun colpo di scena, pessima prova degli attori...in parole povere un’ora e mezza di sbadigli e di giramenti di palle.
Col "Cartaio" tocchiamo davvero il fondo e, pur trattandosi di un thriller con un che di poliziesco ( Dario Argento questa volta non cade mai nell’horror “puro”) pecca molto in quanto a pathos e a colpi di scena .
Passiamo ora un po’ in rassegna gli orrori di questo film.
Prima lacuna: assassino prevedibile già dai primi quindici-venti minuti di film.
Mi sovvengono ora alla mente i suoi più grandi capolavori, "Profondo Rosso", "L'uccello dalle piume di cristallo", "Phenomena”, “Il gatto a nove code”, “Quattro mosche di velluto grigio” in cui si pensava di aver trovato il killer(se ne era praticamente certi dato che tutti gli indizi portavano quasi sempre a lui ) e poi, colpo di scena, nel finale ogni certezza veniva inesorabilmente abbattuta e ci si rendeva conto che l’assassino era tutt’altra persona, quella più insospettabile.
Per me perlomeno è sempre stato così e questa è una delle tante abilità che ho sempre ammirato in Argento, quello di saper creare un’atmosfera di tensione che ti accompagnava dall’inizio alla fine, ora purtroppo quella capacità in lui sembra definitivamente scomparsa, tutto diventa prevedibile, a partire dall’identità dell’assassino, già individuabile fin dai primi minuti(che guarda caso uccide poi sempre per gli stessi motivi, o per odio o per una mancanza di affetto o per un amore non corrisposto).
Seconda lacuna: gli attori.
La parte della protagonista è stata affidata a Stefania Rocca, a mio parere una delle migliori attrici italiane in circolazione, espressiva, coinvolgente, versatile, fascinosa, carismatica(ricordo ancora con profonda emozione la sua interpretazione della non vedente ne “la bestia nel cuore”), qui ridotta a una bambolina inespressiva, catatonica, costruita, manierata, patetica e del tutto fuori luogo.
Poi arriva lui, il peggio del peggio del peggio, Silvio, “il raccomandato di ferro” Muccino.
Domanda: ma nessuno gli ha spiegato che per diventare attore si necessita di un corso di dizione e di recitazione?
Lui è stato per così dire “graziato” solo perché il fratellone fa il regista?(e pure su di lui avrei parecchie cose da ridire, ma mi astengo).
Per tutto il film questo pseudo-attore fa solo una cosa, la figura dell’imbecille(e non gli riesce nemmeno poi così male, devo dire).
Infine, dulcis in fundo, arriva lei, l’altra figliola raccomandata di Dario argento, Fiore(eh si, perché se non c’è una c’è l’altra, mica ci salviamo)a rendere ancora più squallido il tutto(questa che fa, lavora nel campo della moda? Davvero? Bene, che continuasse a fare quel mestiere e lasciasse il cinema e già che c’è si portasse dietro pure sua sorella, che le facesse fare la modella, la stilista, l’appendiabiti, quello che le pare, basta che ce la toglie di torno).
Terza lacuna: trama prevedibile e sciatta
Come già scritto prima la sceneggiatura è esile, prevedibile e stereotipata e a nulla servono i vani tentativi di Argento di inserirvi qualche piccolo frammento di humor(Dario, non ci riesci, sei lontano anni luce dalla sottile e fascinosa ironia che aleggiava in “Profondo Rosso”, perché non la smetti? Ma non ti rendi conto che ti stai scavando la fossa da solo?).
Quarta lacuna: regia
L’ho messo come ultimo punto perché lo reputo il più grave, Dario Argento sembra essersi dimenticato di come si faccia il regista, le sue riprese sembrano fatte da un videoamatore amatoriale(le scene sembrano girate sotto casa con una videocamera comprata all’Eurospin), le uniche riprese che si salvano sono quelle esterne(bellissima quella sul Gianicolo), ma è davvero poca cosa in confronto a ciò che lui ci ha sempre abituati e vedere una roba del genere fa davvero male al cuore di chi un tempo rimaneva affascinato davanti ai suoi capolavori.
La colonna sonora anche l’ho trovata pessima, quasi soporifera(anche in questo caso i bei tempi di “Suspiria” e di “Profondo Rosso” sono belli che andati).
Che altro aggiungere, dopo “Non ho sonno” ho assistito al peggior film in assoluto di Dario Argento(sono arrivata perfino a rivalutare “Trauma”, il che è tutto un dire).
Non mi rimane altro che rimpiangere sempre più i bei tempi andati, quando Argento era ancora un regista e non il collezionatore di orrori di oggi.
Risorgerà dalle sue ceneri come l’Araba Fenice? Io ci spero sempre, anche se sto cominciando seriamente a pensare che non avverrà mai, che rimarrà uno dei miei tanti sogni irrealizzabili.

Voto: 4
 
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view post Posted on 2/1/2012, 22:48
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La speranza sopravvive perché la verità non muore mai.
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Non oso commentarlo per quanto non mi è piaciuto! :angry:
 
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view post Posted on 3/1/2012, 21:33
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Sapiente Malizioso
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E pensare che pure questo l'ho visto al cinema! :D A differenza tua Simo, credo che questo sia il suo peggiore in assoluto davanti all'ultima delle madri..
Ha una trama priva di fascino e di pathos, che non avanza, si trascina tra una, scialba, immagine e l'altra. Che il problema sia pure di "scrittura"? Perchè continuare con Ferrini, perchè non riprovare con Dardano Sacchetti? Così è continuare a farsi del male.. Io non posso credere che il signor Argento non si accorga di quanto scarsi siano gli ultimi risultati. Ho ascoltato una sua intervista recentissima in concomitanza dell'uscita del suo nuovo film (a proposito, il trailer è raccapricciante, e non perchè faccia paura.. :( ), mi sembrava di sentir parlare un alcolizzato. Qualcuno lo fermi, gli imperdisca di farsi del male. Continuando col "Cartaio": la scelta di Muccino m'ha lasciato più che perplesso, recita in maniera imbarazzante, lo introducono, al'improvviso, come eroe e, altrettanto velocemente, lo fanno sparire. La soluzione finale è telefonatissima e sconcertante nella sua esecuzione. Pare veramente una pellicola girata da un neofita del genere; oltre alla musica, mancano "il cuore", "la passione" e la voglia di creare qualcosa che faccia paura (o meglio, la voglia forse c'era, ma "il tocco" dov'è finito?). Bocciatissimo..

VOTO 3
 
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view post Posted on 4/1/2012, 15:52
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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CITAZIONE (LordDunsany @ 3/1/2012, 21:33) 
Io non posso credere che il signor Argento non si accorga di quanto scarsi siano gli ultimi risultati.

No, non se ne rende affatto conto ed è proprio questo il suo problema principale, lui vive ancora nella convinzione di essere il genio visionario degli anni'70, crede ancora che le sue idee siano innovative mentre altro non sono che una continua(e mal fatta) ripetizione dei suoi capolavori e la cosa più triste è il sapere che, finchè non ci sarà qualcuno che glielo farà capire, questo continuerà a sfornare orrori su orrori facendoli passare per un suo ritorno al glorioso passato.
 
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3 replies since 29/12/2011, 00:04   117 views
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