LA CAMERA AZZURRA, Georges Simenon

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view post Posted on 13/1/2012, 18:29
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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LA CAMERA AZZURRA

Autore: Georges Simenon
Data di edizione: 1963
Genere: romanzo


camera-azzurra

SPOILER

“Si sentiva felice e triste. Ma non a causa di Andrêe né di Nicolas. Non ricordava di averci pensato. Felice e triste come la vita, così avrebbe voluto dire.”

E’ la prima volta che leggo Simenon.
So che può sembrare strano data la mia innata passione per i romanzi “giallo-polizieschi”, ma non so perché lo scrittore belga non mi ha mai attratto, pur avendo avuto un genitore che adorava leggere i suoi libri e quelli di Rex Stout io non mi sono mai avvicinata, forse perché li ritenevo erroneamente noiosi, poco avvincenti e interessanti(ero giovane, mi si può perdonare. :-)).
Con la maturità ho deciso di calmare questa lacuna leggendo uno dei suoi romanzi più famosi e amati(e dagli estimatori che ho tra amici e parenti più consigliati), “la camera azzurra”.
Mai consigli furono più graditi, questa lettura è stata per me(forse esagero, ma ci tengo a dirlo) un’illuminazione, una specie di corrente d’acqua vorticosa che ha lavato via ogni mio indugio e pregiudizio verso lo scrittore belga.
La storia che ci presenta Simenon è una storia comune, con protagonista un uomo comune, un uomo come tanti, Tom, che trascorre la sua quotidianità diviso tra la famiglia(ha una moglie, Gisele, perfetta casalinga e madre di famiglia e una deliziosa figlia di appena sei anni, Marianne) e il suo lavoro d’impiegato.
La sua vita normale(che poi tanto normale non è dato che tradisce spesso e volentieri sua moglie) viene sconvolta dall’incontro con Andree, una sua vecchia compagna di scuola che, da adolescente bruttina, un po’ snob e altera si è trasformata in una donna bellissima, sensuale e fascinosa.
Tra i due scoppia ben presto un irrefrenabile passione alla Douglas-Close in “Attrazione fatale”, passione che i due consumeranno in frequenti amplessi in una camera azzurra, una stanza di un albergo di proprietà del fratello di Tom e che da il titolo al romanzo.
La loro relazione durerà per qualche tempo fino a quando Tom, impaurito dalla difficile situazione nella quale si stava lentamente e inesorabilmente cacciando, deciderà di interromperla senza mezzi termini.
Quando tutto per lui sembra essere tornato alla normalità, ecco sopraggiungere due eventi tragici e inaspettati che lo annienteranno questa volta in modo definitivo, la morte(o per meglio dire gli omicidi) del marito di Andree, Nicholas e quella di sua moglie Gisele.
Del primo omicidio viene accusata Andree, del secondo ovviamente lui stesso.
Tutto ciò ci viene svelato poco a poco da Tom in persona durante il suo lungo interrogatorio(l’intera vicenda non è altro che una rievocazione dei fatti da parte del protagonista davanti ai magistrati), un personaggio che noi lettori impariamo a conoscere man mano durante il suo lungo racconto, impariamo a conoscere attraverso le sue parole la sua vita, i suoi sentimenti verso una moglie che, in fondo, non ha mai veramente amato ma sposato solo per “convenienza”, se così la si può definire, i suoi sentimenti di profonda passione e di repulsione poi nei confronti dell’amante, una donna che gli ha letteralmente distrutto la vita, i suoi sentimenti di profondo affetto e di protezione verso la figlia, unica donna che Tom ama sinceramente e che alla fine è la vittima più colpita da questa terribile vicenda.
Ma la vera protagonista per me è lei, Andree, la femme fatale, la cui descrizione è affidata ancora una volta a Tony, che la descrive come una donna dal fascino si irresistibile, ma anche pericoloso, morboso e inquietante.
Devo dire che Tony non ci fa affatto una gran bella figura, l’immagine che ne viene fuori è quello di un uomo debole, succube di una donna che, in fondo, non l’ha mai veramente amato e che ha usato solo per i suo scopi.
La cosa che mi ha più colpito di Simjenon è la sua magistrale capacità di descrivere i suoi personaggi, delineandoli psicologicamente in modo perfetto, oltre al suo modo esplicito di descrivere i rapporti tra i due focosi protagonisti( a leggere le prime pagine sembra di avere davanti più un romanzo erotico che un giallo poliziesco :-)).
Mi è piaciuto anche il suo stile, asciutto, essenziale(a volte anche un po’ scarno, devo dire) ma molto efficace, soprattutto in alcune descrizioni.
E’ stata una rivelazione per me, un giallo interessante, coinvolgente(le pagine finali le ho lette tutte d’un fiato, non sono riuscita proprio a staccarmene), fascinoso, ma devo confessare che l’ho trovato anche piuttosto irritante, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Tom, che personalmente avrei preso più di una volta a sonore sberle(lui rappresenta quella categoria di uomini-conigli che mi irritano in modo profondo).
Ottimo romanzo, mi dispiace solo non averlo letto prima(ma non mi sarebbe piaciuto, lo so, meglio che l’abbia fatto ora. :-)).

Voto: 7.5
 
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