GOTICO RURALEAutore: Eraldo Baldini
Data di edizione: 2000
Genere: gotico/horror/fiabesco“Di pietra e di ghiaccio: così sarà questo Natale. E così è la vita, da quando la sedia del nonno è diventata di Toni.”Non conoscevo Eraldo Baldini, anzi a dirla tutta era la prima volta che lo sentivo nominare.
Prima di iniziare questa lettura mi sono un po’ documentata su questo autore e ho scoperto che, dopo la laurea in antropologia e dopo aver vinto, nel 1991, Mystfest di Cattolica con il racconto Re di Carnevale. Si è specializzato in un genere che adoro, il gotico rurale, con ottimi risultati a detta della critica nazionale.
Ho scoperto anche che è un apprezzato autore e sceneggiatore teatrale, oltre che un organizzatore di eventi.
Devo dire che sono sempre stata un po’ restia a conoscere i nuovi autori osannati dalla critica, quei pochi che ho letto si sono rivelati poi delle bufale, ma questa volta devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita, questo scrittore mi sembra davvero in gamba, è interessante, sa scrivere bene, ha uno stile particolare e accattivante che mi affascina molto(forse a volte cade un po’ nel superficiale, ma è l’unico difetto che gli ho trovato finora) e poi mi ha dato modo di conoscere delle leggende e delle usanze di una parte d’Italia a me, purtroppo, ancora poco conosciuta.
“Gotico Rurale” è una raccolta di dodici racconti(in tutto poco più di 180 pagine, è un libro che si legge in un soffio) tutti costruiti sulle leggende e usanze di una delle regioni italiane più belle, l’Emilia-Romagna.
Alcune sono dal dolce sapore noir, altre dal tono fiabesco, altre ancora dallo stile puramente gotico, con tanto di spiriti e apparizioni varie.
170 pagine molto intense, ambientate in uno dei luoghi d’Italia più ricco di storia e di cultura, tutte rigorosamente legate alla campagna, alla realtà di quei piccoli borghi nascosti tra le colline e le nebbiose paludi padane, legate alla vita dei contadini, a comunità formate da persone semplici, umili, ancora ancorati alle loro vecchie origini.
I fantasmi sono spesso i veri protagonisti dei racconti, fantasmi che spesso sono lo specchio delle paure ancestrali dell’uomo( come per esempio la Borda nel racconto “Nella nebbia” o il terribile lamento che si ode nelle campagne ne ”Il Gorgo nero” o la follia in “Re di Carnevale”), che spesso e volentieri nascono dall’animo turbato del protagonista(come per esempio nel suggestivo “di pietra e di ghiaccio”) o da sensi di colpa che si porta dentro e non riesce a far venire alla luce(come per esempio in “La collina dei bambini”).
Come scritto sopra mi hanno colpito in particolar modo “Di pietra e di ghiaccio”, che mi ha ricordato in parte una delle più belle e struggenti fiabe di Andersen, “la piccola fiammiferaia”, l’agghiacciante “A luma di candela”, e gli inquietanti “Chi vive nell’olmo grande” e “Urla nel grano”.
Una raccolta davvero deliziosa, dal sapore un po’ noir e un po’ orrorifico…Baldini ha dato prova di saper scrivere molto bene, ma soprattutto di avere un’ottima conoscenza delle leggende più oscure e nascoste del nostro paese.
E’ stata una piacevole scoperta che devo a una cara persona, a cui dico ancora grazie.
Lo consiglio vivamente, soprattutto agli amanti delle leggende, dei miti, delle fiabe e delle usanze del nostro bel Paese.
Titoli dei racconti contenuti nella raccolta:
La collina dei bambini ***
A lume di candela****
Di pietra e di ghiaccio****
Il grande secco***
Re di carnevale***
Chi vive nell’olmo grande?****
Nella nebbia***
L’insuccesso scolastico e le sue conseguenze***
Il Gorgo Nero***
Foto ricordo***
Urla nel grano****
In fila per due***Voto: 7