“
Tempo fuori luogo” (o anche"
Tempo fuor di sesto") di
Philip K. DickRomanzo Fantascienza, 1959, Sellerio, pagine 260
Il mio primo Philip K. Dick! Provincia americana, anni ’50. Protagonista è una tipica famiglia middle-class; sulla scena si muovono Margo e Vic, marito e moglie, il figlioletto Sammy ed il fratello di Margo, il geniale Ragle. Ragle è una persona estrosa, trae sostentamento dai proventi ricevuti per la sua eccezionale bravura nel risolvere il quesito giornaliero del quotidiano “Gazette”. La sua abilità è notevole e da due anni consecutivi riesce sempre nel dare la soluzione esatta tanto che è diventato popolarissimo. Abbiamo poi i rampanti vicini di casa, i coniugi Junie e Bill Black che hanno una caratteristica particolare, l’invadenza. Ragle però apprezza le sortite dei Black perché ciò gli da modo di star vicino a Junie, “mora piccolina e tutto pepe”, per la quale prova più che una simpatia. Ragle è un tipo strano e dubita sempre più di se stesso: talvolta alcuni oggetti gli spariscono davanti lasciando come unica traccia dei foglietti che identificano l’oggetto appena sparito, foglietti che lui raccoglie e conserva in tasca. Un giorno, presso alcune rovine dove abitualmente giocano i bambini, gli capita di rinvenire alcune riviste ed i resti di un elenco telefonico(i cui numeri risulteranno disabilitati). Attirato da un articolo presente su una delle riviste, scopre l’esistenza di una famosa e bellissima attrice americana che però lui non riconosce; mostrata la foto a Margo e Vic apprende che nemmeno loro sono a conoscenza di chi sia questa procace attrice che una didascalia presenta come Marilyn Monroe..
Scritto in maniera piacevole e scorrevole è una delle prime opere di Dick, e pur non conoscendo il suo background di scrittore, m’è parso di veder emergere dalle pagine del romanzo diverse fobie, unito ad un generale senso d’inadeguatezza, prima fra tutte la teoria che la normalità nasconda sempre qualcosa di diverso, in peggio ovviamente. Non mi voglio addentrare oltre nei labirintici significati del romanzo, lascio a chiunque vorrà leggerlo il farsi un’idea propria. Il periodo storico e lo scenario entro cui si muovono i personaggi sono delineati con precisione e lo svolgimento riesce ad esser sempre abbastanza coinvolgente benché spesso mi sia parso prolisso. C’è una bella idea di fondo ma sviluppata male; la sorprendente soluzione finale è mal scritta e non in linea col resto del romanzo; in poche pagine vengono “gettate” addosso al lettore una marea di informazioni, temi, questioni corredate da approfondimenti e spiegazioni quasi nulle. In certi tratti del narrato non ho proprio capito di cosa si stesse parlando, dovessi usare un termine solo per riassumere l’impressione generale che m’è rimasta userei questo: confuso. I personaggi sono discretamente tratteggiati, molto meglio Ragle e Vic rispetto al resto del gruppo. Geniale e ben scritto ma un po’ acerbo.
VOTO 6
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