I SALICI CIECHI E LA DONNA ADDORMENTATA, Haruki Murakami

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view post Posted on 10/2/2012, 16:13
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I SALICI CIECHI E LA DONNA ADDROMENTATA

Autore : Haruki Murakami
Genere: racconti
Data di edizione: 2006


9788806184155g

“-Sapete cosa penso?- proseguì dopo un po’. – Che noi esseri umani non dobbiamo temere la paura in sé. La paura esiste, è vero. Si mostra prendendo forme diverse, e a volte opprime la nostra vita…La cosa più temibile, però, è voltare le spalle alla paura, chiudere gli occhi per non vederla. Perché così facendo consegniamo la cosa più preziosa che abbiamo in noi a qualcos’altro. Nel mio caso…questo qualcos’altro è un’onda”. (il settimo uomo)

Forse la mia sarà un’esagerazione, ma considero Murakami uno dei migliori(se non il migliore) scrittori contemporanei della letteratura mondiale.
Mi piace la definizione che qualcuno gli diede tempo fa, quella di menestrello dei tempi nostri, ha una capacità di descrivere le emozioni umane come pochi sono in grado di fare, i suoi romanzi sono un profluvio di bellezza, di suggestione, di vicende vere e surreali che si mescolano alla perfezione, di sentimenti veri, di vite vissute nelle quali ognuno può immedesimarsi, di poesia, di raffinatezza, di mistero.
Tutto questo è riscontrabile nei suoi romanzi, leggere una sua opera significa immergersi in un mondo lontano ricco di suggestione, di fascino, di storia, peccato però che lo stesso discorso non valga con i racconti, perché in questo caso, purtroppo, Murakami perde e molto anche.
Sarà che sono un tipo poco avvezzo ai racconti(ho sempre preferito i romanzi), sarà che avevo enormi aspettative nei confronti di questa lettura, fatto sta che questa lettura mi ha deluso molto, mi ha lasciato un forte senso di amaro in bocca che non riesco a mandar via.
Una raccolta di ventiquattro racconti dal titolo molto suggestivo dove sono presenti tutti i temi più cari allo scrittore giapponese(la morte, la nostalgia, l’elemento fantastico e onirico), ventiquattro racconti ricchi di semplicità e suggestione, di fascino e di mistero, ma se dovessi scegliere quali ritengo degni di nota, ne citerei soltanto tre.
“La Lucciola” è il mio preferito in assoluto, chiunque conosca Murakami non può non rivedere in questa struggente storia le stesse tematiche e ambientazioni di uno dei suoi capolavori, “Norwegian Wood”(la storia è davvero molto simile, così come i personaggi protagonisti), “Tony Takitani” mi ha commossa, nel protagonista e nella sua solitudine ho rivisto un po’ il mio stesso percorso di vita, le mie stesse insicurezze, la voglia di riscattarsi e di fuggire da quella terribile solitudine che mi accompagna un pò da sempre; “Percorsi del caso” mi ha intenerita, mi ha fatto ritornare alla mente un fatto avvenuto tanti anni fa e non ancora dimenticato, per il resto ho trovato solo racconti insipidi(“Granchi”, “I gatti antropofagi”, Nell’anno degli spaghetti”), sconcertanti(“L’aeroplano”, “splendore e decadenza delle ciambelle a cono”), nauseanti nel vero termine della parola(“Nausea 1979”, tutto incentrato sul vomito).
Alcuni racconti poi sono talmente brevi e accennati che non si riesce a coglierne il senso(mi riferisco per esempio a “lo specchio”), come se l’autore li avessi interrotti così, senza una spiegazione plausibile.
Nonostante tutto però non mi sento di bocciarla in toto, Murakami è sempre Murakami, leggerlo è sempre un’esperienza unica, che ti permette di esplorare territori sconosciuti, mostrano tutti(chi più chi meno) una grande originalità, alcune possiedono delle immagini poetiche che ti catturano letteralmente(anche questa volta prendo per esempio “la lucciola”, il migliore dell’intera raccolta), altri ti procurano un piacevole e leggero brivido sulla schiena(è il caso di “il settimo uomo”), ma rispetto a come ci ha abituati lo scrittore giapponese, è davvero poca cosa.
Un salto indietro rispetto a ”l’elefante scomparso” e alla sua intera produzione, ma mi sento di consigliarlo lo stesso, soprattutto per i tre citati racconti, che meritano davvero di essere letti.
Alla prossima Murakami, questa volta non mi hai soddisfatta del tutto.

Grazie di nuovo Sè per il prestito. :)

Voto: 5


I 24 racconti del volume

•I salici ciechi e la donna addormentata - 1996
•Birthday Girl -2002
•La tragedia nella miniera di carbone di New York -1983
•L’aeroplano – o come lui parlasse da solo con l’aria di recitare una poesia - 1990
•Lo specchio- 1983
•Il folclore dei nostri tempi. Preistoria del capitalismo avanzato - 1990
•Coltello da caccia- 1985
•La giornata giusta per vedere i canguri- 1983
•Il tuffetto- 1983
•I gatti antropofagi- 1991
•Storia di una zia povera- 1983
•Nausea 1979- 1985
•Il settimo uomo- 1996
•Nell’anno degli spaghetti- 1983
•Tony Takitani- 1996
•Splendore e decadenza delle ciambelle a cono- 1983
•L’uomo di ghiaccio-1996
•Granchi - mai pubblicato in Giappone
•La lucciola- 1984
•Percorsi del caso- 2005
•Hanalei bay- 2005
•In un posto dove potrei trovarlo- 2005
•La pietra a forma di rene che si spostava ogni giorno- 2005
•La scimmia di Shinagawa- 2005
 
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view post Posted on 13/2/2012, 01:54
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Sapiente Malizioso
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Beh, tu che lo bocci è proprio una cosa grossa :D
Però questo dimostra che sai essere obiettiva anche quando recensisci un tuo grande pupillo! Bel commento comunque! :D
 
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sergio937
view post Posted on 13/2/2012, 08:16




Purtroppo condivido.
Però sarei curioso di una tua opinione su "Il folclore dei nostri tempi".
 
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view post Posted on 13/2/2012, 16:04
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Mi è piaciuto molto Sè, l'ho trovato originalissimo e molto gradevole da leggere. :)
Come scritto prima i racconti lunghi sono quasi tutti ottimi, il problema sono quelli brevi, troppo poco sviluppati...peccato perchè in questo modo si è rovinata un'intera raccolta...
 
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3 replies since 10/2/2012, 16:13   737 views
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