"GHOST GAME" (“
Laa thaa phii”, 2006, THAI) di
Sarawuth WichiensanPachornpol Jantieng, Kittilak Chulakrian, Phongsak Rattanapong, Wacharin Jinamulee
Il “
Ghost Game” del titolo è un gioco televisivo nel quale 11 persone sono trasportate in un luogo tenebroso e sottoposte a varie prove e spaventi dalla troupe del programma; questa sfida contro la paura porterà via via al ritiro dei concorrenti sino a determinare un vincitore, il più audace, che incasserà 5 milioni di baht. La location prescelta è una ex prigione di guerra nella quale, alcuni anni prima, il terribile e pazzoide comandante Jium, prima di suicidarsi, massacrò migliaia di soldati governativi e abitanti dell’isola di Krujaba. I concorrenti, comprensivi di due vincitori di edizioni passate, saranno seguiti passo passo dalle numerosissime telecamere; il 9 del mese cade l’anniversario della strage al campo e forse le presenze non sono solo innocue illusioni..
C’è un abuso di apparizioni alla maniera di Shimizu, che dopo un paio di volte risultano “telefonate” e non impressionano più.. Il soggetto pareva buono, benché non nuovo (“
Truman Show", “13 beloved”, “Forbidden door”) ma la sceneggiatura lascia alquanto a desiderare (non è fluido, le situazioni non si dipanano in modo chiarissimo) ed è montato con l’accetta; gli attori non sono il massimo ed i personaggi che interpretano hanno lo spessore di un foglio di carta e si muovono su scenari poco vari. Un paio di “jump scares”, la buona fotografia, la discreta atmosfera e le inquietanti ambientazioni non lo salvano del tutto. Rappresentava “in nuce” un’ulteriore interessante indagine sul rapporto tra realtà e finzione, che sono mescolate indissolubilmente e filtrate sullo schermo dall’elemento tecnologico, ma rimane tutto a livello superficiale. Carini i titoli di coda durante i quali vengono mostrate le presentazioni dei partecipanti al gioco!
Ha fatto scalpore l’evidente riferimento alla situazione politica cambogiana che vide i Khmer Rossi di Pol-Pot trucidare migliaia di individui (si parla di oltre 15000 persone) a cavallo della metà degli anni ‘70. Il trasformare il tutto in una spettacolarizzazione giocosa ha provocato un mezzo incidente diplomatico tra Thailandia e Cambogia con le scuse della troupe del film..
VOTO 6
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